20 Giu 2024

Garden Sharing: giardini e cortili sono più belli quando sono condivisi

Scritto da: Paolo Cignini
Video realizzato da: PAOLO CIGNINI

Immaginate di svegliarvi una mattina e trovare persone estranee accampate nel vostro giardino. Un attimo: non è come pensate! La condivisione di spazi privati come giardini, orti, cortili è infatti alla base del concetto di Garden Sharing, una nuova forma di sharing economy che incoraggia l'utilizzo comune dei luoghi e la creazione di relazioni umane, oltre che di microcircuiti economici, nell'ambito dell'accoglienza turistica.

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Sono cresciuto in un piccolo paese in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia. Una realtà conosciuta per la sua ricca storia etrusca, i suoi pittoreschi borghi medievali e il suo splendido paesaggio naturale. Nel raccontarvi la storia di oggi e per coglierne il suo valore, facciamo insieme un salto nel tempo.

Era il 1996, avevo dodici anni e alla porta della nostra abitazione si presentarono due ragazzi molto giovani. Avevano con loro una tenda e pochi altri oggetti essenziali. Erano viaggiatori, camminatori di nazionalità danese. Avevano notato il nostro giardino e ci chiesero di poter pernottare lì. Il giorno dopo venne a farci visita la mia adorata nonna materna, oggi deceduta. Arrivò di buon ora, vide la tenda e rimase allibita: «Degli stranieri e sconosciuti in casa? con una tenda?? Ma come è possibile?». Oggi la nonna avrebbe potuto godere di una piccola rendita piuttosto che spaventarsi per questo episodio, grazie al Garden Sharing.

Garden Sharing
CHE COS’È IL GARDEN SHARING

Il fenomeno del Garden Sharing è una pratica relativamente recente, diffusasi dal basso, che rientra nel più ampio contesto della sharing economy. Questo concetto è nato dall’idea di mettere a disposizione spazi verdi privati, come giardini e cortili, per altre persone che desiderano usufruirne. Abbiamo conosciuto e incontrato Mauro Moroni e Lara Curcuruto, rispettivamente fondatore e Coo dell’omonima realtà imprenditoriale Garden Sharing. Si tratta di una piattaforma innovativa che sta trasformando il modo in cui le persone viaggiano e vivono le loro esperienze all’aperto in Italia. Nata con l’idea di offrire un’alternativa al tradizionale campeggio e ai soggiorni in hotel, Garden Sharing consente agli utenti di affittare spazi verdi privati, come giardini e terreni, per sostare con camper, tende o altri mezzi.

LA NASCITA DI GARDEN SHARING

Mauro Moroni fa l’imprenditore dal 2004. Si è occupato in passato di ingegneria ed energie rinnovabili a diversi livelli, avendo a cuore il tema della sostenibilità ambientale e umana. «Io sono una persona curiosa e mi piace realizzare diversi progetti. A un certo punto della mia esperienza avevo voglia di sviluppare qualcosa inerente al digitale e alla sharing economy – ci racconta Mauro – e siccome io ho sempre amato viaggiare, volevo creare qualcosa che avesse a che fare con il turismo lento e la condivisione».

Garden Sharing

Constatato il fatto che mancava la possibilità di affittare spazi esterni, il passo verso la nascita di Garden Sharing è stato breve: «Abbiamo notato che, in questi anni, sempre più persone cercavano modi per connettersi con la natura e con le comunità locali in maniera diretta», spiega Lara Curcuruto. «La nostra idea era quella di creare una piattaforma che non solo offrisse spazi unici per soggiornare, ma che promuovesse anche un turismo più responsabile e sostenibile».

COME FUNZIONA

Il funzionamento di Garden Sharing, che di fatto è un marketplace nato nel 2017, è semplice e intuitivo. I proprietari di spazi verdi possono registrarsi sulla piattaforma e creare un annuncio per il loro spazio privato, specificando le caratteristiche e i servizi offerti. Dall’altra parte i viaggiatori possono cercare e prenotare il loro soggiorno tramite il sito, scegliendo tra una varietà di opzioni che vanno dal campeggio rustico a sistemazioni più attrezzate come ad esempio i glamping.

Garden Sharing fa da mediatore, mettendo a disposizione il proprio servizio clienti – «composto da persone e non da sistemi di intelligenza artificiale che rispondono alle richieste», ci tiene a sottolineare Lara Curcuruto – per rendere l’esperienza il migliore possibile per gli ospiti e i fornitori di spazi – rispettivamente, in gergo, i guest e gli host – e snellire tutte le pratiche in cui non è prevista la prenotazione immediata.

In questi anni sempre più persone cercano modi per connettersi con la natura e con le comunità locali in maniera diretta

VANTAGGI PER I PROPRIETARI

Per i proprietari di terreni, Garden Sharing rappresenta un’opportunità unica di valorizzare spazi altrimenti inutilizzati. «I nostri sono host particolari, molto diversi tra loro», racconta Lara Curcuruto. «In alcuni casi sono dei privati che mettono a disposizione alcune aree della propria casa per degli ospiti. Ma in alcuni casi abbiamo dei piccoli imprenditori che hanno deciso di costruire un glamping o piccole strutture ricettive». Una caratteristica in comune degli host, che è anche uno dei punti più importanti dell’azione di Garden Sharing, è la loro dimensione come struttura: «Noi non cerchiamo strutture grandi e conosciute da inserire come host – argomenta Lara – bensì piccoli imprenditori o privati per costruire un percorso insieme».

«La nostra competenza principale è il portale insieme alla sua infrastruttura – aggiunge Mauro Moroni – e noi sappiamo quali sono le informazioni e le necessità di chi viaggia. Ad esempio, spesso le foto delle strutture e le loro presentazioni testuali degli spazi non sono ottimali. Per non parlare di altre esigenze informativa dei guest, come la distanza dai servizi o la possibilità di ospitare animali solo per citarne alcune. Abbiamo competenze professionali interne che aiutano e sostengono questo processo, contribuendo a creare un annuncio accurato ed esteticamente coerente».

VANTAGGI PER I VIAGGIATORI

Per i viaggiatori la piattaforma offre la possibilità di vivere esperienze autentiche e personalizzate, diversissime tra loro ma accomunate da una passione per il vivere la natura e gli spazi aperti. «Una delle strade che stiamo percorrendo e che è molto apprezzata da alcuni guest è la destagionalizzazione della nostra offerta», spiega Mauro. «Stiamo osservando un forte interesse per Garden Sharing da parte di viaggiatori che non guardano alle offerte di ricezione standard del mercato. Di conseguenza, cercano esperienze particolari, amano visitare luoghi nuovi e insoliti e lo fanno in periodi che non corrispondono solitamente ai mesi più caldi estivi e nei confronti dei quali siamo ben attrezzati come offerta ricettiva».

Garden Sharing favorisce inoltre il coinvolgimento delle comunità locali, offrendo ai viaggiatori la possibilità di scoprire tradizioni, prodotti tipici e attività varie connesse al territorio. A tal proposito spiega Lara che «una delle caratteristiche più amate della proposta ricettiva di Garden Sharing e è la possibilità di instaurare un rapporto umano e diretto con gli host, spesso ben predisposti a creare una interazione più intima con i propri ospiti. Di riflesso Garden Sharing rappresenta una possibilità di crescita anche per le comunità locali e le aree interne che hanno voglia e bisogno di accrescere la propria offerta culturale e turistica».

I BENEFICI DEL GARDEN SHARING

Garden Sharing promuove uno stile di vita più sostenibile. Riducendo la necessità di costruire nuove strutture ricettive, limita indirettamente l’impatto ambientale del turismo e la necessità di dover costruire nuove strutture e utilizzare nuovi fondi pubblici appositi per farlo. Di riflesso il viaggiare secondo la filosofia del Garden Sharing contribuisce ad arginare eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico, essendo la cementificazione una delle cause principali di questo drammatico fenomeno, contribuendo a ridurre la pressione sul territorio e a preservare le risorse naturali.

Garden Sharing
SFIDE E PROSPETTIVE FUTURE

Essendo nata nel 2017, l’iniziativa imprenditoriale ha per forza di cose risentito, in negativo, dell’arrivo della pandemia e del conseguente e prolungato blocco delle attività ricettive e turistiche. Oggi Garden Sharing guarda con rinnovata fiducia al futuro, grazie anche agli investimenti fatti per il miglioramento tecnologico della piattaforma digitale. «Contiamo di chiudere l’anno con tremila prenotazioni sul sito – auspica Mauro Moroni – e in questa fase siamo aperti all’ingresso in compagine di possibili investitori che credano nel progetto e nei valori che proponiamo».

Conclude Lara Curcuruto: «Outdoor e benessere mentale sono alcuni dei temi più discussi in questo momento storico e cambiare il modo e i tempi di fare una vacanza può portare benefici ad ampio raggio al nostro sistema nervoso. In qualsiasi momento dell’anno c’è una soluzione a questo, non per forza di cose onerosa e proibitiva a livello economico. Noi con Garden Sharing vogliamo dare il nostro contributo in tal senso».

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