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Catania - È bruciata una CASA, una grande casa per molte persone, tanti ragazzini in calzoncini e scarpette, ma che è stata CASA più volte anche per NOI.
NOI europei, che abbiamo firmato là le co-produzioni (non c’è più quel tavolo nè quelle librerie).
NOI LoFaccioBene e compagni di strada italiani, francesi, africani e indiani, che vi abbiamo fatto arrivare ed esprimere e ballare e sfilare ragazzi dall’Africa (non c’è più la cucina che ci ha sfamato).
NOI abitanti di quel quartiere che ci coltiviamo lattughe e pomodori (non c’è più il bar in cui rifocillarsi).
NOI comunità senza frontiere e senza nome, che vogliamo affermare a tutti i costi il BEN-VIVERE, in tutte le sue declinazioni (non ci sono più i divani su cui sedersi a ragionare).
Quel posto è STRACARICO delle NOSTRE emozioni e di ricordi… qualcuno, in quella CASA, ha persino trovato il grande amore della sua vita, probabilmente, molti più d’uno. Quella casa sta continuando a funzionare: ogni giorno vi si continuano a svolgere i normali allenamenti, i ragazzini si presentano puntuali chiedendo ai “vecchi” – che possiamo fare? – e poi vanno ad allenarsi…
QUELLA CASA COMUNE VA RICOSTRUITA! E SUBITO! Ed è importante che quei ragazzini sentano più che mai che non sono soli che sappiano, molto più di come è stato, già tanto, in questi anni, che stanno nei pensieri e nelle azioni di donne e uomini a Bergamo come a Parigi che si sentano parte attiva di un organismo molto più grande che dalla reazione corale alla disgrazia traggano forza e motivi di fiducia nel mondo e nell’umanità.
SERVE TUTTO quello che serve per rimettere in piedi una grande casa esclusi i lampadari, perché la nuova club house sarà riallestita “dieci volte più grande e più bella” – dice Mario – nella palestra ancora dismessa e appendere lampadari ad un soffitto a 17 metri di altezza non è il caso…
Esclusi i lampadari serve tutto, pensando ai più piccoli, anche, che hanno bisogno di tavolini e sedie basse per il doposcuola; serve riallestire una cucina capace di preparare 100 pasti, uno o più frigoriferi, scaffali, una fotocopiatrice, divani e poltrone, scaffali, legname da costruzione, macchine per il caffè, qualche branda, bagni e lavandini e rubinetterie, impianto elettrico, lampade da tavolo e da muro, scaffali, materiale di cancelleria, materiale medico per il pronto soccorso, giochi da tavola, scaffali.
L’avevo detto? Serve una mano per fare i numerosi lavori, servono soldi per acquistare i materiali per ricostruire e quello che non si riuscirà a reperire di riuso. Potete versare direttamente sul conto dei Briganti: C/C intestato a: A.S.D. I Briganti Iban: IT 03T 03127 26201 000000190243 – BIC: BAECIT21263 – Unipol Banca o partecipare al crowdfunding prontamente allestito da Social Business World.
I Briganti sono già all’opera per coordinare la ricostruzione e domenica si è tenuta un’affollatissima assemblea in palestra tutta la Catania che vuole che vinca la LUCE era là oltre ai numerosissimi attestati di stima e solidarietà, bello sarebbe se nei prossimi giorni i Briganti potessero contare su consistenti sostegni economici grazie! anticipato da parte di quelle centinaia di ragazzini che si formano alla vita qua e le migliaia che passeranno da qua nei prossimi trent’anni… di più?
Roberto
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