29 Apr 2016

Da Passamano a Tuttogratis: apre a Milano un nuovo negozio senza soldi

Scritto da: Veronica Tarozzi

Un non-negozio che si basa sullo scambio gratuito dei beni: ognuno porta ciò che non utilizza più e prende quel che gli serve. Dopo l'esperienza di Passamano, il primo negozio senza soldi in Italia fondato da Alessandro Borzaga, apre ora a Milano “Tuttogratis”. Si diffonde così la cultura della gratuità e della condivisione.

Salva nei preferiti

Sta per aprire a Milano “Tuttogratis”, il negozio senza soldi, dove non si vende e non si compra nulla. “L’idea di un negozio dove non si paga nulla nasce dall’esperienza dell’Associazione Passamano di Bolzano, che dal febbraio 2012, sull’esempio dei free-shop austriaci e tedeschi, ha aperto uno spazio aperto a tutti dove è possibile portare oggetti che non servono più e prendere quello che si vuole (es. abiti, libri, dischi, piccoli elettrodomestici, oggettistica etc.)”.

 

Passamano, il primo negozio senza soldi in Italia, è stato fondato a Bolzano da Alessandro Borzaga,

Passamano, il primo negozio senza soldi in Italia, è stato fondato a Bolzano da Alessandro Borzaga


L’idea prende forma durante gli incontri tra alcuni componenti del Movimento della Decrescita Felice di Bolzano e quelli del Movimento Transition, al fine di raccogliere oggetti dismessi dalle persone e cederli a chi ne ha bisogno, evitando di farli finire in discarica.

 

Attenzione però a non confondere l’esperienza di questo non-negozio (come lo ha definito il suo fondatore, n.d.r.) con il baratto: si tratterebbe più propriamente di una sorta di “economia del dono” dove lo scambio non è necessario. Sono molte infatti le persone che semplicemente donano ciò di cui non hanno più bisogno e viceversa: un numero crescente di persone prende quello che gli serve, come ci ha spiegato il fondatore, Alessandro Borzaga, quando lo abbiamo intervistato a Bolzano, all’interno del 1° negozio di questo tipo qui in Italia

 

La vera novità di questo posto davvero speciale è che, come succede già a Bolzano, questa tipologia di negozio riceve una gran quantità di merci che i cittadini donano anche solo per il piacere di donare e senza aspettarsi nulla in cambio, sempre che non si trovi anche qualcosa di utile da portar via e quindi in questo caso si effettua una sorta di scambio.

 

Alessandro Borzaga, fondatore di Passamano

Alessandro Borzaga, fondatore di Passamano


 

Le merci donate superano di gran lunga quelle ritirate ed infatti c’è sempre un surplus di oggetti di tutti i tipi, libri in testa: al negozio Passamano di Bolzano infatti vi è una nutritissima biblioteca molto frequentata dagli studenti, magari in cerca di qualche dizionario, normalmente molto costoso, qui completamente gratis!

 

A Milano, dopo il grande successo di Bolzano, con Tuttogratis si vuole replicare quest’esperienza unica nel suo genere.

 

Il non negozio aprirà venerdì 20 maggio all’interno della stazione del passante ferroviario Porta Vittoria grazie all’associazione Artepassante  e ad un accordo tra Comune e Ferrovie  e verrà messo a disposizione gratuitamente.

 

Il negozio aprirà all’interno della stazione del passante ferroviario di Porta Vittoria

Il negozio aprirà all’interno della stazione del passante ferroviario di Porta Vittoria


 

Già in precedenza ci siamo occupati di raccontarvi le esperienze di condivisione di cibo e delle risorse con Foodsharing  e Yunity  e presto vi parleremo dell’esperienza di altrettanti Movimenti visionari e lungimiranti come il Movimento Zeitgeist  che da quando è nato propone la condivisione delle risorse senza l’uso del denaro.

 

Numerose esperienze stanno sorgendo dappertutto e vanno esattamente in questa direzione: Tuttogratis rappresenta solo l’ultimo esempio in ordine di tempo. In un piccolo paese alle porte del Salento già nel 2010 è partita l’esperienza della Cianfrusoteca: un mercato permanente dell’usato dove si favorisce lo scambio di qualsiasi bene con altri beni, senza impegnare il denaro, con l’obiettivo di allungarne la vita.

 

Non ci resta che augurarci che in un futuro sempre più vicino non si debba più parlare di diritto di proprietà delle risorse, bensì, come già da tanto tempo auspica tra gli altri il saggista americano Jeremy Rifkin, di diritto all’accesso e alla condivisione!

 

[av_button_big label=’IMPORTANTE’ description_pos=’below’ link=’manually,http://’ link_target=” icon_select=’no’ icon=’ue800′ font=’entypo-fontello’ custom_font=’#ffffff’ color=’theme-color’ custom_bg=’#444444′ color_hover=’theme-color-subtle’ custom_bg_hover=’#444444′][/av_button_big]

Il negozio Tuttogratis non ha aperto. Infatti, a pochi giorni dalla data prevista per l’apertura, la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha comunicato che non intende affidare lo spazio della stazione Porta Vittoria, per motivi legati alla sicurezza pubblica.
Ecco la nota diffusa dai promotori di Tuttogratis:

 

notice Passamano

 

 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure
Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure

Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare
Oltre il mito della longevità, la Blue Zone è un modello da preservare

Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso
Back to The Roots: la nuova edizione di Smart Walking è un viaggio a ritroso

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il mandato d’arresto internazionale per Netanyahu e Gallant e gli effetti che avrà – #1025

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(9) "nazionale"