
Domenica 18 maggio tornano le visite alle aziende apistiche italiane: un’occasione per scoprire il miele, le api e i prodotti dell’alveare, ma soprattutto il loro legame con la cultura e la biodiversità del territorio.
Permacultura, agricoltura naturale, sinergica, del non fare, sono solo alcuni dei termini e degli approcci che si stanno diffondendo in Italia e nel mondo. L'obiettivo? Un cibo sano, un mondo meno inquinato e un rapporto con la terra autentico e rigenerativo.
Domenica 18 maggio tornano le visite alle aziende apistiche italiane: un’occasione per scoprire il miele, le api e i prodotti dell’alveare, ma soprattutto il loro legame con la cultura e la biodiversità del territorio.
La permacultura può davvero aiutarci a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda? Per Alessandro Marfia, autore del libro “La tua vita in permacultura”, la risposta è sì.
La Calabria punta all’agrumicoltura, la coltivazione in agroecologia per la rigenerazione della fertilità organica dei suoli, della biodiversità e di relazioni umane giuste.
La cooperativa Valdibella e la comunità di Contadinazioni sono promotori di un’iniziativa innovativa, un progetto di acquisto collettivo di un’azienda agricola in difficoltà nei luoghi che hanno dato origine alla stessa cooperativa Valdibella.
La Food and Drug Administration ha licenziato più di 140 dipendenti, tra questi diversi veterinari impegnati a contrastare la resistenza antimicrobica e l’uso di farmaci negli allevamenti intensivi.
In Sicilia è stato lanciato il progetto IDRO, per mettere in pratica soluzioni innovative e contrastare la scarsità d’acqua sull’isola. Funzionerà?
Lo Stato brasiliano che ospiterà la conferenza COP30 sul clima è una delle aree della regione amazzonica coi problemi più gravi in termini di deforestazione e allevamenti intensivi.
Con un nuovo piano di sostegno alle famiglie contadine promosso dal governo, il Messico punta alla sovranità alimentare attraverso l’aumento della produzione delle colture fondamentali per la dieta nazionale.
Al centro del progetto il rapporto armonioso tra persone e ambiente e un approccio pedagogico che premia i talenti e lascia i bambini libri di esprimerli.
Una famiglia di agricoltori biologici del nisseno porta avanti alcuni progetti agricoli e ricettivi per rivitalizzare la zona centrale della Sicilia, minacciata da spopolamento e abbandono.
Appassionato di biodiversità e tradizioni agricole, Tony Rocchetta sta dedicando la sua vita alla conservazione di uno dei grani antichi siciliani, la Chiattulidda, una varietà locale diffusa nella costa sud vicino Licata.
Con uno studio attento e approfondito l’associazione Gramigna è attivamente coinvolta nello sviluppo di comunità energetiche, dove gruppi di persone producono e consumano energia da fonti rinnovabili in modo condiviso.
Cosa sta succedendo davvero tra le file degli agricoltori italiani ed europei? Le proteste sono giustificate o sono guidate da interessi di multinazionali? E se la verità fosse più complessa di così? Daniel Tarozzi ne parla con Matteo Mancini, Silvio Barbero e Giuseppe Li Rosi, rappresentanti rispettivamente di Deafal, Filiera Futura e Simenza. A fare da cornice, Giorgio Gaber che ci porta a riflettere su sedie e foglie da spostare. “Parliamone!”.
Mentre l’Europa sta pensando di rinnovare per dieci anni l’autorizzazione al pesticida glifosato, approfondiamo una volta per tutte gli effetti di queste sostanze su salute e ambiente. Le risposte che la Dottoressa De Rysky e la Dottoressa Alleva – rispettivamente di WWF e ISDE – hanno dato a Daniel Tarozzi in questo podcast sono approfondite e allo stesso tempo angoscianti. Occorre quindi attivarsi subito per costruire le alternative che ci propone il “nostro” Kutluhan Özdemir. Solo così forse potremo cambiare l’odore pestilenziale che ci attanaglia e che viene ben racchiuso dal brano di Giorgio Gaber.
Daniel Tarozzi si confronta con cinque ospiti d’eccezione sul tema del suolo, la sua fragilità, la sua importanza e le azioni che possiamo compiere per difenderlo e tutelarlo. Non mancano le sorprese, intorno ad un tema tra i più sottovalutati e allo stesso tempo tra i più delicati della nostra epoca. Chi sono gli ospiti? Il professor Pileri, l’ingegner Munafò di Ispra, Mortarino per Salviamo il Paesaggio, Zanato per Conscious Planet e Mancini di Deafal.
Se fino a qualche anno fa comprendere la Cina era un passatempo per curiosi, appassionati o esperti di settore, il ruolo sempre più centrale che il Paese ricopre nell’economia globale fa sì che questa esigenza si sia estesa a macchia d’olio a tutta la società. Ci guida in questo viaggio Gabriele Battaglia, giornalista che vive a metà fra Pechino e l’Italia e scrive per Internazionale, il Fatto Quotidiano, è corrispondente per la Radiotelevisione svizzera e Radio Popolare e collabora con diverse testate straniere.