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Dalla casa sull’albero all’agriturismo biologico, dall’albergo diffuso negli antichi borghi italiani al rifugio di montagna a zero emissioni, dalla fattoria all’igloo tra i ghiacci. La piattaforma Ecobnb promuove il turismo responsabile e a ridotto impatto ambientale, i soggiorni in strutture eco-sostenibili, il cibo biologico e locale, gli itinerari rispettosi dell’ambiente, gli spostamenti non inquinanti, nonché la riscoperta di luoghi vicini ed autentici.
Fondata da Simone Riccardi, che abbiamo incontrato e intervistato in occasione del Festival della Lentezza, Ecobnb è una community dedicata al turismo sostenibile in Italia e in Europa, “il luogo di incontro tra viaggiatori responsabili e strutture ricettive che stanno investendo in un futuro migliore”.
Turisti, italiani e stranieri possono così conoscere tutte quelle realtà rispettose dell’ambiente. In molti casi si tratta di piccole strutture locali che offrono servizi di alta qualità. Ad oggi si trovano nel portale circa mille realtà in tutta Italia ma quotidianamente i responsabili della piattaforma vengono contattati da molte aziende per entrare a far parte di Ecobnb.
La regola per iscriversi e proporre al turista di soggiornare nella propria struttura è aderire ad almeno 5 su 10 requisiti ambientali riconosciuti a livello internazionale da chi si occupa di ecoturismo: cibo biologico, bioarchitettura, elettricità da fonti rinnovabili al 100%, pannelli solari per l’acqua calda, prodotti per la pulizia ecologica, raccolta differenziata oltre l’80%, accessibilità senz’auto, riduttori di flusso per il risparmio dell’acqua, lampadine a basso consumo e riuso delle acque piovane.
A certificare la qualità delle proposte sono gli utenti e gli ideatori di Ecobnb che verificano che le strutture rispettino le caratteristiche dichiarate.
Ma com’è nata l’idea? “Un po’ di tempo fa – racconta Simone – mentre stavo cercando online una struttura sostenibile in cui trascorrere un breve soggiorno a Potenza, durante una conferenza universitaria, mi sono reso conto che non era per niente facile trovarla su internet. In seguito, quando mi sono trovato a dover realizzare il sito BB Parma, per l’associazione Bed & Breakfast Parma, ho proposto di inserire un criterio di ricerca legato all’ecosostenibilità dei Bed & Breakfast, che ha funzionato – e sta funzionando – davvero bene, per la sua rapidità ed efficacia”.
A quel punto, Simone si è chiesto: “perché non fare la stessa cosa per tutte le strutture ricettive ecosostenibili d’Italia? Perché non mettere in rete in un unico portale tutto ciò che c’è di buono ed ecosostenibile dedicato al viaggio?”. Da questa idea, che Simone ha condiviso con alcuni amici, a fine maggio 2013 è nata la versione Beta di “ViaggiVerdi.it”. Il progetto è poi diventato “Ecobnb”: una sigla facile da trovare anche per i turisti stranieri.
Non si tratta di un semplice sito di booking: visitando il portale web Ecobnb, si possono trovare itinerari di viaggio lenti, valutare modalità alternative di soggiorno e scoprire come ridurre l’impatto ambientale delle proprie vacanze. L’obiettivo? Cambiare il modo di viaggiare e far emergere, mettendole in rete, le possibilità di turismo rispettoso dell’ambiente, dell’economia e delle comunità locali.
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