
Domenica 18 maggio tornano le visite alle aziende apistiche italiane: un’occasione per scoprire il miele, le api e i prodotti dell’alveare, ma soprattutto il loro legame con la cultura e la biodiversità del territorio.
Domenica 18 maggio tornano le visite alle aziende apistiche italiane: un’occasione per scoprire il miele, le api e i prodotti dell’alveare, ma soprattutto il loro legame con la cultura e la biodiversità del territorio.
Custodire la biodiversità agricola è il principale obiettivo di Cercatori di semi, un’associazione che da anni fa ricerca sul campo riscoprendo le varietà di sementi rare e antiche, per poi custodirle in una banca dei semi.
Nel 2024 è nata Mielerie Aperte, la rete di aziende apistiche promossa da UNAAPI finalizzata a far conoscere il mondo delle api e dei mieli territoriali spesso superati da un’offerta più economica ma di bassa qualità e dubbia provenienza.
Alla COP16 è stato raggiunto un accordo storico per finanziare la biodiversità, con l’impegno di mobilitare 200 miliardi di dollari entro il 2030. Ora la sfida è trasformare le promesse in azioni concrete.
La Nuova Caledonia ha imposto un divieto di 50 anni sull’estrazione mineraria in acque profonde su una fascia di 1,3 milioni di chilometri quadrati.
Dopo un lungo iter nasce ufficialmente il Parco Nazionale del Matese, un’area compresa tra Campania e Molise di circa 88 ettari sarà protetta.
Svolta epocale in Brasile: i terreni appartenenti a chi è ritenuto responsabile di deforestazione illegale e incendi dolosi saranno confiscati. La misura mira a contrastare i crimini ambientali che continuano a devastare l’Amazzonia e ad aggravare la crisi climatica globale.
Uno studio ha esaminato centinaia di interventi di recupero degli habitat marini a livello globale: la buona notizia è che il tasso di fallimento è del 9%.
Il clima che cambia sta modificando il comportamento delle api. Proviamo a capire quali possono essere problemi e soluzioni insieme all’apicoltrice campana Sandra Castaldo e a Mycolab, azienda che produce arnie secondo i principi dell’economia circolare.
La rete dei Panificatori Agricoli Urbani è un movimento nato nel 2018 per evidenziare l’importanza del ruolo dei panificatori moderni. Attraverso il pane promuove una rivoluzione culturale che impatta sull’ambiente e sulle relazioni.
Appassionato di biodiversità e tradizioni agricole, Tony Rocchetta sta dedicando la sua vita alla conservazione di uno dei grani antichi siciliani, la Chiattulidda, una varietà locale diffusa nella costa sud vicino Licata.
Luisa, Hanna, Enrico e Salvatore sono i fondatori del Collettivo Rewild Sicily nato nell’isola per portare avanti, col supporto della comunità, azioni di contrasto alla crisi ambientale e alla perdita di biodiversità.
Navi militari oramai dismesse, affondate per crearne siti turistici. Questa la proposta in fase di valutazione presentata al consiglio regionale ligure. Ma quali altri esempi abbiamo a livello internazionale e quali i principali vantaggi e svantaggi?
Ma parliamo anche del no della Regione al progetto del parco eolico nelle valli Impero, Arroscia e San Lorenzo, e di uno spettacolo insolito a cui abbiamo assistito qualche giorno fa: una migrazione di oltre 20 mila gru sui nostri cieli.
È finita la COP16 sulla biodiversità di Cali, in Colombia, fra risultati storici, flop altrettanto storici e un’aria di generale disinteresse. Ma anche fra tante cose che le succedevano attorno. Vediamo meglio com’è andata. Parliamo anche delle alluvioni in Spagna, delle molte centinaia di morti e dispersi, ma anche delle nuove forme di negazionismo climatico che stanno alimentando, e chiudiamo parlando di abitare collaborativo, il nostro nuovo filone di approfondimento.
Sta per iniziare la fase finale di COP16, la conferenza sulla biodiversità che si tiene quest’anno in Colombia, ma c’è una situazione di stallo sui punti principali, in particolare sui temi finanziari. L’arrivo dei leader politici sbloccherà la situazione? Parliamo anche del referendum consultivo che si è tenuto in Val del Sole sulla presenza di lupi e orsi, che ha dato un risultato abbastanza preoccupante, e di Israele che ha di fatto bandito l’agenzia Onu dei rifugiati palestinesi dall’operare sul suo territorio.