
Un quadro della situazione sulle rinnovabili in Sardegna tracciato da Maurizio Onnis: tra scelte calate dall’alto e conflitti istituzionali, si gioca il futuro energetico dell’isola.
Fonti fossili, nucleare o energie rinnovabili? Il dibattito sembra tutto qui. In realtà, alla base occorre ripensare il modello, valorizzare efficienza e risparmio energetico, cambiare i modelli di produzione e distribuzione dell'energia e farlo in modo etico...
Un quadro della situazione sulle rinnovabili in Sardegna tracciato da Maurizio Onnis: tra scelte calate dall’alto e conflitti istituzionali, si gioca il futuro energetico dell’isola.
Attraverso incontri nei circoli dei sardi emigrati di Bologna e Cinisello Balsamo, la consapevolezza attorno alla speculazione energetica cresce anche oltremare.
Parliamo di terre rare con un focus sulle implicazioni economiche, ambientali e geopolitiche legate all’estrazione delle terre rare e sul ruolo che la Sardegna potrebbe giocare in questo scenario.
Normative, scelte politiche, diritti delle comunità, rischi di speculazione. Analizzando tutti questi aspetti proviamo a capire perché in alcuni territori nascono movimenti di opposizione a progetti di impianti di produzione di energie rinnovabili.
Lo scorso 9 aprile il vicepresidente della Commissione europea con delega alla strategia industriale, Stéphane Séjourné, ha ufficializzato il lancio di un Progetto Importante di Comune Interesse Europeo (IPCEI) focalizzato sullo sviluppo e l’innovazione nel campo dell’energia nucleare.
Sabato12 aprile, in occasione della seconda edizione di “Green Energy Day” saranno aperti in tutta Italia impianti che hanno intrapreso un percorso di transizione energetica.
Un nuovo bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prevede finanziamenti per i Comuni che vogliono realizzare lavori in ottica di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
Secondo uno studio, il solare è la fonte energetica che ha registrato una crescita importante negli ultimi anni. In Europa nel 2024 ha superato anche il carbone.
Da anni sono in atto una strenue difesa dei trasporti pubblici calabresi e la costruzione di un paradigma radicalmente diverso da quello delle grandi opere inutili. Grazie al lavoro di persone come il professor Domenico Gattuso sono state ottenute piccole e grandi vittorie.
“Chi pedala cambia il mondo” è lo slogan della Ciclofficina TR22o, che a Crotone gestisce tre spazi e si occupa di personalizzazione, restyling, riparazioni e riciclo. Ne abbiamo ricostruito la storia e gli intenti con Francesco Turrà, amministratore dell’impresa sociale e socio del consorzio Jobel, la realtà imprenditoriale che c’è dietro questo progetto che vuole cambiare il volto urbanistico del capoluogo calabrese.
Nel capoluogo nisseno è nata una ciclofficina che è già diventata un luogo di aggregazione. Attraverso le passeggiate domenicali si valorizzano il territorio e la mobilità dolce e sono tante le attività per promuovere l’utilizzo delle due ruote, non solo per svago. La realtà nissena fa parte del progetto Cicli solidali, sostenuto da Fondazione con il Sud, che include anche il trasporto su bici cargo di medicine e alimenti da parte di rider regolarmente assunti.
Dal 2011 Michelangelo Giansiracusa amministra Ferla, il comune siracusano tra i più green in Italia che grazie ad una politica basata sulla strategia Rifiuti Zero e sull’efficientamento energetico registra l’80% di raccolta differenziata e produce energia da fonti rinnovabili consentendo ai cittadini un notevole risparmio sulle bollette e sulla tassazione. Un caso studiato nelle Università e premiato dall’Europa.
Secondo approfondimento sul nucleare, questa volta con il giornalista scientifico Sergio Ferraris, per esplorarne limiti e rischi.
Il dibattito sul nucleare è un dibattito acceso e polarizzante. A volte strumentale e mosso da interessi, ma in altri casi vero e sentito, soprattutto all’interno dei mondi ecologisti.
Ma di cosa parliamo quando parliamo di nucleare oggi? E come mai, nonostante i pericoli di questa tecnologia, secondo alcuni potrebbe darci una mano nella transizione energetica?
Grande alleato o grande bluff? È questa la domanda che circonda l’idrogeno, un elemento su cui molti stati stanno investendo per compiere la transizione energetica. In questa puntata cerchiamo di rispondervi analizzando quali sono gli utilizzi previsti per questa risorsa e capendo, caso per caso, quando può avere senso. Spoiler alert: quasi mai.
Le città 30 sono al centro del dibattito mediatico eppure non se ne parla quasi mai con i dati alla mano. Abbiamo quindi deciso di farlo con l’Architetto urbanista Matteo Dondé in questa terza puntata del podcast condotto da Daniel Tarozzi, “Soluscions – risposte locali a problemi globali”. E minuto dopo minuto, stereotipi e luoghi comuni si sono sgretolati! Ad accompagnare l’ascolto, torna anche Giorgio Gaber con alcuni estratti del suo repertorio.