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16 Set 2021

Cerco progetto agricolo vocato alla permacultura sui Nebrodi o sui Peloritani

Scritto da: federico
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Cerco progetto agricolo vocato alla permacultura sui Nebrodi o sui Peloritani

Ciao a tutt*,
mi chiamo Federico, ho 33 anni e sono nato a Roma.

Provo a raccontare il mio percorso:
Nato nella condizione di cittadino ho trascorso i miei primi 29 anni immerso nello studio e nelle futili illusioni di una vita moderna. Ho ottenuto risultati molto buoni e ciò mi ha permesso di avere un lavoro stabile e ben remunerato presso un istituto bancario, già prima dei 30anni. Vivevo nella stessa città della mia famiglia e degli amici di sempre. Una vita soddisfacente per la maggior parte dei miei coetanei. Ma non per me.
Sentivo da sempre un senso di disappartenenza con i ritmi, i valori e le dinamiche della città. La grande azienda in cui mi trovavo a trascorrere la gran parte della giornata, aveva amplificato questo senso di frustrazione.
Così un bel giorno ho deciso di fare un biglietto di sola andata per l’India, senza alcun programma o itinerario.
Ho trascorso lì 3 mesi. Tra volontariato, ritiri spirituali e immersione nei contrasti tipici di quella cultura, ho cominciato a ri-conoscere un Io introspettivo che non aveva mai avuto la possibilità di emergere.
Con lo zaino in spalla, solo e senza meta, mi sono dato la possibilità di riscoprire da zero chi sentivo veramente di essere. Quali piccole scelte sentivo di voler fare per me e per gli altri. Senza dover seguire congetture o forme sociali preconfigurate.
Entusiasta della nuova persona che sentivo crescere in me mi sono spostato in Thailandia, dove per un mese ho sperimentato il minimalismo più estremo. Cercando di dormire sempre nei parchi naturali del nord e restando ben distante dalle cittadine e dal turismo mordi e fuggi.
A seguire ho trascorso un mese nella giungla del Laos, ospite da una ragazzo che era tornato nella terra nativa per dedicarsi all’agricoltura. Lo strumento più tecnologico che si aveva a disposizione era un accendino; l’acqua del fiume che scorreva accanto alla palafitta era l’unica risorsa idrica a disposizione; la natura circostante era spumeggiante e piena di vitalità.

Esattamente durante questa esperienza ho compreso la fonte del mio malessere: il distacco dagli elementi naturali.

Pur avendo una vita piena e confortevole, l’assenza di natura e quindi di veridicità, continuavano a provocarmi dei vuoti incolmabili.
Ho proseguito il viaggio con un mese in Vietnam e uno in Cambogia, ma già dal Laos tutto era più chiaro. La direzione doveva essere la terra ed i suoi elementi primordiali, la cui custodia e cura garantivano al mio animo non solo un senso di utilità ma anche una profonda e pacifica armonia.

Tornato in Italia (ormai 3 anni fa) ho cominciato a girare il centro sud, prima con un scooter, ora con un furgoncino da me camperizzato. Il vagabondaggio ha come scopo quello di conoscere il territorio italiano, avvicinarmi alle tradizioni culturali, agricole e artigiane, imparare il più possibile sulle varie tecniche agro-forestali e rendermi pronto e consapevole nella creazione di un mio progetto.
L’intenzione è quella di raggiungere il massimo grado di autosufficienza possibile, non solo per distaccarsi da un sistema ormai palesemente insostenibile ed inefficiente, ma soprattutto per contribuire alla ricerca di alternative da cui ripartire per riconfigurare la condizione dell’uomo su questo pianeta.

Ho avuto esperienze nell’orticultura, olivocultura, viticoltura, gestione di capre e galline, distillazioni, panificazione, saponificazione, e tanto altro; ma al momento sto cercando una realtà agricola ispirata ai valori della permacultura con magari la presenza di un piccolo allevamento di ovini-caprini o bovini per la produzione di latticini, dove trascorrere anche un intero anno, se ci dovessero essere le condizioni favorevoli per entrambi.
Comincio ad aver voglia di radicarmi e spero di poterlo fare in terra siciliana, che incarna la forza, lo spirito anarchico e l’onore dei propri valori culturali meglio di qualunque altra terra italiana.

Il luogo dove mi immagino di mettere radici si trova vicino ad un bosco, a circa 600 m.s.l.m., non lontano da laghi o fiumi e isolato rispetto ad altre abitazioni.
Per questo sto cercando ospitalità in cambio di aiuto h24 in qualche azienda agricola o famiglia agricola che si trova sul Parco dei Nebrodi oppure sui Monti Peloritani. Luoghi ancora incontaminati e ricchi di biodiversità da custodire.
Si accettano anche proposte in terra calabrese, che valuterei con piacere qualora in Sicilia non riuscissi a trovare ospitalità.

Spero di ricevere presto contatti grazie ai quali avvicinarmi al “mio posto nel mondo”, dal quale contribuire al cambiamento che vorrei avvenisse sul pianeta Terra.

Se siete riusciti a leggere fino in fondo vi ringrazio di cuore e vi chiedo di spargere il mio recapito tra persone in linea con quanto sto cercando.

P.S. Non sono vaccinato ma sono disposto ad effettuare un tampone prima di raggiungervi qualora lo riteniate necessario.

Grazie e buon cammino a tutt*

Recapito: 3491463193 FEDERICO

Una risposta a “Cerco progetto agricolo vocato alla permacultura sui Nebrodi o sui Peloritani”

  1. Natalia ha detto:

    Bellissimo!!! sento le stesse cose, purtroppo non riesco ad aiutari perchè sono anche io alla ricerca!
    Grazie delle belle parole

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