31 Mag 2022

Eirenefest: tre giorni per progettare un mondo di pace e nonviolenza

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Decine di eventi e centinaia di ospiti nazionali e internazionali – da Vandana Shiva a Jacopo Fo, da Alex Zanotelli a Pat Patfoort – per porre le basi per un mondo fondato sulla pace e la nonviolenza. Tutto ciò succederà a Roma dal 2 al 5 giugno in occasione di Eirenefest, di cui anche Italia Che Cambia è media partner.

Salva nei preferiti

Roma, Lazio - “In un’epoca di conflitti abbiamo bisogno dei libri per la pace e la nonviolenza: libri che ci consigliano, che ci guidano, che ci ispirano verso un mondo con al centro l’essere umano, le sue idee, i suoi sentimenti, le sue azioni verso un mondo migliore”.

Con queste parole gli organizzatori di Eirenefest presentano questo evento – che in un’epoca storica come quella che stiamo vivendo è più che mai necessario – che prenderà il via giovedì 2 giugno, per terminare domenica 5. Eirenefest sarà la prima edizione del Festival del libro per la pace e la nonviolenza e si svolgerà in maniera diffusa nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Anche Italia che Cambia sarà fra i media partner.

IL NOME

Nella mitologia greca Eἰρήνη era la dea della pace. La sua persona viene tradizionalmente raffigurata con in braccio tre elementi: il ramoscello d’alloro a simboleggiare la pace e un bambino con in mano una cornucopia. Il fanciullo è Pluto, dio della ricchezza. L’accostamento di questi simboli testimonia come il benessere – sia fisico che spirituale – non possa realizzarsi che attraverso la pace.

Quale immagine migliore dunque per rappresentare Eirenefest, che vuole essere un momento di approfondimento e condivisione proprio sulle tematiche della pace e della nonviolenza. Coinvolgendo le case editrici e i loro autori, l’obiettivo del Festival è sensibilizzare in maniera attiva il pubblico, le scuole di ogni grado, assieme all’associazionismo che si impegna per la pace e la nonviolenza, per generare una occasione di interscambio e nuovo “attivismo”.

eirenefest

Eirenefest infatti ha anche l’obiettivo di dare alimento alle reti esistenti e crearne di nuove fra gli attori che lavorano per la pace e il pubblico, con lo sguardo rivolto non solo al futuro ma anche alla drammatica attualità – a proposito: per rimanere aggiornati vi invitiamo a seguire costantemente gli aggiornamenti della nostra sezione spotlight su ciò che sta accadendo in Ucraina e non solo. 

Ognuno di noi infatti è un motore di Pace e ha l’occasione di dimostrarlo per esempio sottoscrivendo l’appello lanciato dall’organizzazione di Eirenefest per chiedere congiuntamente uno stop immediato agli scontri armati in Ucraina e condannare l’aggressione militare. Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, di tutti i civili.

IL PROGRAMMA E I RELATORI

Quattro giorni – dal 2 al 5 giugno – con 130 eventi in programma, tra presentazioni di libri, conferenze, workshop, musica, performance teatrali e mostre fotografiche, a cura delle 70 associazioni e realtà editoriali coinvolte. Gli eventi si svolgeranno al Giardino del Verano e all’interno delle sedi delle istituzioni e delle associazioni del quartiere San Lorenzo.

Eirenefest – patrocinata dal Municipio II e con la media partnership, fra gli altri, anche di Italia Che Cambia – vuol essere una “cittadella della pace”, uno spazio con dialoghi e confronti sulle grandi tematiche dell’attualità: dal disarmo nucleare alla salvaguardia del Pianeta, dall’educazione alla nonviolenza alla cultura di pace, fino a Mediterraneo e migranti.

Eirenefest vuole essere un momento di approfondimento e condivisione proprio sulle tematiche della pace e della nonviolenza

Il Festival si aprirà il 2 giugno alle 17:30 con la Festa della Repubblica Multietnica, organizzata da Energia per i diritti umani. Nel giorno della sua Festa, si vuole infatti ribadire la necessità di una Repubblica inclusiva, non discriminatoria e aperta alla diversità.

Fra i 200 ospiti nazionali e internazionali che interverranno nei quattro giorni del Festival: il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury; l’attivista per il cambiamento ecologico nonviolento Vandava Shiva; l’ex deputata e Segretaria Generale della Fondazione RUT, Giovanna Martelli; lo scrittore ed ex segretario della FIGC, Pietro Folena, il missionario, Alex Zanotelli; la fondatrice della prima Università al mondo per la nonviolenza in Libano – AUNOHR, Ogarit Younan;  l’antropologa e formatrice sulla nonviolenza belga, Pat Patfoort; il fondatore dell’associazione Mondo Senza Guerre e Senza Violenza, Rafael de la Rubia.

Grande attesa per lo spettacolo di Jacopo Fo, che sabato 4 giugno alle 21:00 metterà in scena “Sesso Zen Remix”, dedicato all’Associazione Nazionale Vittime dell’Uranio Impoverito – Giardino del Verano Spazio Berha Kinnsky Von Sutter. Tutti gli eventi del festival, interamente autofinanziato, sono gratuiti, programma consultabile sul sito.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Luca Casarini racconta la “contabilità della morte” nel Mediterraneo: il 20% sono bambini
Luca Casarini racconta la “contabilità della morte” nel Mediterraneo: il 20% sono bambini

Genocidio in Palestina: se il silenzio è complicità, il boicottaggio può fermarlo
Genocidio in Palestina: se il silenzio è complicità, il boicottaggio può fermarlo

Rider, in Sardegna sono troppi al lavoro e senza agevolazioni
Rider, in Sardegna sono troppi al lavoro e senza agevolazioni

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"