Bonus abitare oltre l’emergenza: un sostegno per le famiglie biellesi in difficoltà
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Biella - Un sostegno ai cittadini biellesi per il mantenimento del ‘bene casa’ dopo e durante l’emergenza Covid-19: è attorno a questo obiettivo che è stato ideato e proposto il Progetto Bonus abitare oltre l’emergenza, lanciato lunedì 12 ottobre. Nel dietro le quinte dell’iniziativa congiunta figurano il Comune di Biella, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, i Consorzi IRIS e CISSABO e lo Sportello Casa Biellese, che hanno voluto mappare le necessità del territorio per cercare di anticiparle con soluzioni nuove.
In questo processo di prevenzione, i consorzi intercomunali Iris e Cissabo, dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Biella e dello Sportello Casa gestito dalla Coop Maria Cecilia, hanno previsto un rilevante aumento degli inquilini in difficoltà con il pagamento delle spese di affitti e bollette.
L’iniziativa solidale, infatti, si rivolge in particolare alle famiglie e ai cittadini biellesi colpiti dalla crisi dalla crisi economica legata al Covid-19. «Un intervento precoce – si legge nella nota stampa del progetto – può rappresentare uno strumento molto importante per evitare l’innescarsi di una caduta verso la povertà. Fin dai primi mesi della crisi sanitaria la Fondazione CRB ha infatti implementato i propri strumenti di ascolto del territorio attraverso l’istituzione di una “Commissione bisogni territoriali”, che ha messo a fuoco le problematiche più urgenti dialogando con tutti gli enti che si occupano di sociale. La serrata concertazione tra enti pubblici e privati e la rapidità di attivazione di un progetto innovativo sono stati sicuramente gli aspetti fondamentali dell’iniziativa rivolta alla tematica casa».
La Fondazione CRB, nello specifico, ha previsto uno stanziamento di 105mila euro per l’attivazione e il sostegno dell’iniziativa al fine riuscire ad evadere almeno 100 richieste di sostegno. Quali sono i risultati che il progetto mira a raggiungere? Aggiungere una fetta di utenza nuova e raccogliere eventuali bisogni; ridurre il rischio di cronicizzazione delle persone che, a partire dal prossimo autunno, si troveranno in una situazione di difficoltà a corrispondere i canoni di affitto o a ripianare le morosità maturate durante il lockdown; sperimentare una modalità innovativa di erogazione di contributo automatizzando il processo; promuovere il ruolo dello sportello casa come servizio di mediazione abitativa, di orientamento e informazione su tutte le misure di aiuto nazionali e locali per gli inquilini e intercettare proprietari disponibile a mettere a disposizione il proprio bene immobiliare; fornire dati di analisi sui nuovi bisogni al tavolo territoriale di confronto.
Le domande per accedere al bonus vanno effettuate entro il 30 ottobre 2020. Per richiederlo è necessario avere residenza in un Comune della provincia di Biella da almeno un anno e dimostrare di aver accumulato una morosità rispetto al mantenimento del bene casa durante i mesi del lockdown e successivi (marzo-ottobre 2020). Non solo, bisogna aver subito, a causa dell’emergenza Coronavirus, una riduzione del reddito nella misura pari ad almeno il 20% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019 (periodo di riferimento marzo-settembre 2019-2020).
«Con questo progetto la Fondazione – ha commentato il presidente Franco Ferraris – mette in campo un nuovo strumento di ascolto e azione sul territorio. Riteniamo particolarmente importante che l’intervento a favore delle persone in difficoltà sia quanto più precoce possibile, in modo che possa essere risolutivo per evitare il crearsi di situazioni di povertà cronica. In questo senso ha un ruolo importante anche l’azione di mediazione dello sportello casa tra inquilini e proprietari il cui rapporto non potrà essere improntato solo sul dato economico, soprattutto di fronte al futuro di difficoltà che ci attende. Un cambio di paradigma che è anche una scommessa sul futuro di questo territorio».
Ha commentato il progetto anche Isabella Scaramuzzi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Biella: «A nome dell’Amministrazione comunale di Biella desidero ringraziare la Fondazione CRB per aver prontamente colto un bisogno che avevamo rappresentato subito dopo il lockdown, ovvero il rischio concreto per molte famiglie, che finora erano riuscite a cavarsela, di precipitare in una drammatica condizione di disagio e precarietà, in parte a causa della prolungata inattività lavorativa, in parte per improvvisa diminuzione dei redditi e in parte per mancanza di risorse accantonate necessarie a far fronte alla quotidianità.
Siamo davanti ad una povertà silenziosa, quasi invisibile che, se sostenuta adeguatamente, può essere reversibile. L’impegno di tutte le realtà, formali e informali, che operano nel sociale, deve essere quello di agire efficacemente con strumenti innovativi e inediti. Pensiamo che il bando finanziato dalla Fondazione possa andare incontro alla vulnerabilità di chi si è trovato improvvisamente in una condizione di insicurezza sociale e che necessita di un piccolo aiuto per ripartire».
«Lo Sportello casa Biellese – ha aggiunto la presidente della Cooperativa Maria Cecilia onlus–Sportello Casa Biellese, Tiziana Rossi – è un servizio di mediazione abitativa nato dalla volontà dei soggetti territoriali (pubblici e privati) che si adoperano per garantire il diritto alla casa in quanto luogo di protezione, cura e benessere delle famiglie. Attraverso il bando “Bonus abitare, oltre l’emergenza” ci auguriamo di raggiungere tutti coloro che, a causa della pandemia, si trovano in difficoltà a sostenere le spese quotidiane per la casa, aiutandoli concretamente con un contributo o facilitandone l’accesso alle misure di sostegno già presenti.
Lo Sportello casa mette a disposizione dall’8 al 30 ottobre 2020 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15 un numero di telefono dedicato 391.7694802 e la mail info@sportellocasabiellese.it per informazioni ed approfondimenti».
Articolo tratto da: Journal Cittadellarte
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