
È possibile portare il turismo responsabile sotto le fronde di un bosco, creando circuiti virtuosi che coinvolgano anche le comunità locali? Secondo Enrico De Luca, Guida Ambientale Escursionistica e istruttore di Forest Bathing, sì. Ecco come.
È possibile portare il turismo responsabile sotto le fronde di un bosco, creando circuiti virtuosi che coinvolgano anche le comunità locali? Secondo Enrico De Luca, Guida Ambientale Escursionistica e istruttore di Forest Bathing, sì. Ecco come.
Attraversare a piedi o in bicicletta i territori tagliati fuori dai circuiti turistici convenzionali può generare socialità e un’economia sana. Come? Ne parliamo con l’imprenditore nonché appassionato divulgatore di cammini e turismo lento Alberto Conte.
Dopo anni di esperienza nel mondo dell’escursionismo e del turismo responsabile, Enrico De Luca ha creato – insieme ad altre persone – un gruppo di guide ambientali che condividono un obiettivo comune: scoprire e far scoprire la natura delle valli biellesi in un’ottica cooperativa e non competitiva. Oltre al festival, Richiamo del Bosco organizza durante tutto l’anno attività come passeggiate e momenti di forest bathing.
Musica, colori, paesaggio, danza e arte si fondono per offrire un’esperienza immersiva nella natura. Il Richiamo del Bosco è un festival di montagna che vi aiuterà a riappropriarvi dell’atavico legame con il mondo naturale che ci appartiene da sempre. Il bosco chiama!
“La storia di un incontro, tra noi e la natura”. Così uno degli organizzatori, Enrico De Luca, definisce la genesi della rete Richiamo del Bosco e dell’omonimo festival che fra il 7 e il 9 giugno animerà le terre alte biellesi con trekking, dibattiti, laboratori, spettacoli e altre iniziative, tutte con un intento comune: recuperare il legame con il mondo naturale.
Un rifugio, una casa, ma anche una dimora che accoglie e dà speranza agli animali in difficoltà, offrendo loro cure specializzate e la possibilità di una vita dignitosa. Parliamo di Nata Libera, un’associazione e oggi Centro Recupero Animali Selvatici che ha sede a Graglia, Comune del biellese. Ogni giorno i suoi volontari recuperano animali feriti, vittime di incidenti, abbandonati o maltrattati, dando loro cure e affetto.
Un’azienda agricola dove coltivare prodotti sani e naturali, un orto, un laboratorio di smielatura e due baite in pietra che si fanno casa per ospitare turisti e visitatori. Sono questi gli ingredienti per una vita felice e immersa nella natura all’Agriturismo L’Arbo, progetto abitativo e turistico ideato sulla montagna biellese.
In questi giorni la comunità biellese festeggia e si stringe intorno a Cascina Oremo, spazio riqualificato e finalmente restituito alla comunità. Così l’antica cascina è oggi un nuovo polo che promuove educazione, sport e innovazione e che sogna di ridurre le disuguaglianze e la povertà educativa partendo proprio da loro: le nuove generazioni.
Quella degli Schneider è una storia lunga più di cent’anni. È la storia di una famiglia, imprenditrice tessile, che di generazione in generazione seleziona e commercializza la lana e le fibre nobili più preziose del mondo. Lo fa attraverso un rapporto diretto con le fattorie e con gli allevatori, impegnandosi a garantire non solo alta qualità e tracciabilità dei prodotti ma anche benessere animale e agricoltura rigenerativa.
Quella del Lanificio Drago è la storia di una famiglia che dal 1973 in terra biellese è specializzata nel settore della filatura. Oggi è un’azienda leader nel mondo dei tessuti di alta qualità per l’abbigliamento maschile. Ciò che la rende un’eccellenza è la sua accurata selezione delle materie prime, dalle quali produce oltre 1,7 milioni di metri di tessuto di alta gamma conosciuta in tutto il mondo e di cui vi raccontiamo la storia.
È risaputo che per cucire servono “ago e filo”, ma non senza una buona dose di creatività e fantasia. Oggi vi raccontiamo la storia di Tatiana Fusi, giovane fashion designer che a Biella crea abiti sartoriali e di design, grata alla storica tradizione tessile del territorio in cui vive. Il suo mondo è fatto di tessuti di qualità e attenzione alla sostenibilità: sono questi per lei gli ingredienti necessari per promuovere una moda più etica e alla portata di tutti e tutte.
Sono più di 200 le erbe che la Tintoria di Quaregna utilizza per la tintura naturale dei suoi filati. Abbiamo visitato lo stabilimento e incontrato Anna Mello Rella, che ci ha raccontato la filosofia di un’azienda visionaria, proprio come lei. Questo lavoro di sperimentazione lungo trent’anni ha portato la tintoria a superare il concetto di colorazione chimica, abbracciando una tintura tessile totalmente rivisitata in chiave ecologica. Insomma, un nuovo approccio più rispettoso dell’ambiente basato su processi di lavorazione ecocompatibili.
Questo sabato 17 e domenica 18 dicembre gli spazi della Fondazione Pistoletto di Biella hanno ospitato centinaia di ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, in un incontro di contaminazione di idee e buone pratiche. Tra loro c’erano anche Andrea e Stefano Barbera: calzolai, artigiani e menti creative che in questi anni si sono fatti promotori di iniziative virtuose per il territorio biellese, la zona in cui vivono e che amano profondamente.
L’Accademia Unidee di Fondazione Pistoletto, istituto di alta formazione con sede a Biella nato per costruire una visione sostenibile di un possibile equilibrio tra artificio e natura, propone due corsi triennali: quello in Arte per la Sostenibilità Sociale e quello in Moda Sostenibile. Per premiare la motivazione degli studenti a frequentare i suoi corsi, mette a disposizione diverse borse di studio – sono dieci quelle rimaste – che prevedono un contributo annuo che copre l’intera retta.
Una scarpa realizzata con alghe marine e colorata con estratti naturali ottenuti dalle piante: è questo il risultato del progetto di Andrea e Stefano, fondatori dell’azienda Barbera Biella, in collaborazione con la Tintoria Iride di Andorno Micca. Valsaar è un progetto che ricerca sostenibilità e rispetto per la natura, proponendo nuove soluzioni all’insegna di una moda più etica.
In Piemonte c’è un ospedale che ha aperto le sue porte agli animali d’affezione: ora all’ASL di Biella cani e gatti – ma non solo – potranno fare visita ai propri cari che qui sono ricoverati, attraverso un servizio che vuole sempre più umanizzare le cure ospedaliere e offrire un supporto ai pazienti fragili.
La Locanda del Santuario nasce da una convinzione: che la montagna debba essere rispettata, valorizzata e accessibile a tutti. Così dalle menti e dai cuori di quattro amici biellesi il sogno della Locanda diventa realtà: oggi è un rifugio per viaggiatori, turisti e pellegrini, ma anche un ristorante accogliente che sorge sulla struttura di un antico Santuario, tra la natura incontaminata dell’Alta Valle Cervo e le cime delle alpi biellesi.
Oggi vi parliamo di un progetto che ha saputo unire la tradizione della filiera tessile biellese con l’esperienza e le competenze della filiera calzaturiera brasiliana, dando vita a Yuool: sogno, progetto di vita e calzatura in lana merino che ripensa il modo di fare scarpe in un’ottica più attenta all’ambiente. Tutto questo grazie a Stefano e Pedro, che insieme hanno scommesso su un progetto che ci parla di collaborazione tra due culture, di tracciabilità e sostenibilità.
Si chiamano Artigiani del Cashmere e sono un gruppo di abili e appassionati artigiani tessili che a Biella portano avanti una tradizione manifatturiera secolare. Valorizzando le loro diverse abilità e il loro “saper fare” hanno creato una filiera produttiva che realizza tessuti con fibre naturali e ad alta durabilità, con un’attenzione alla sostenibilità. Vi raccontiamo il loro progetto, attraverso le parole di Chiara Pueroni.
Stefano e Andrea Barbera sono due fratelli accomunati da una passione: quella di fare scarpe attraverso un lavoro artigianale. Ma le loro non sono scarpe qualunque. Da tempo ricercano modi innovativi per sostenere il loro territorio e promuovere il rispetto dell’ambiente attraverso accessori di moda fatti a mano, duraturi ed eco-sostenibili. Oggi vi portiamo in un viaggio all’interno della loro azienda.
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