22 Lug 2020

Mamme in Sol, quando la musica accompagna la crescita di madri e figli

Scritto da: Valentina D'Amora

Promuovere il ruolo della musica nel rapporto tra madri e figli, per accompagnare e supportare sin dai primi mesi di vita la crescita del bambino ed il benessere di tutta la famiglia. Nasce con questo obiettivo l'associazione Mamme in Sol che a Torino, nel quartiere di Vanchiglia, ha anche aperto le porte della sua "casetta della musica".

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Torino - Le esperienze vissute nei primissimi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo del bambino. La musica, in particolare, è in grado di supportarne la crescita, in tutte le sue fasi: a livello cognitivo, aiuta il piccolo a sviluppare capacità di ascolto e di osservazione, ad allenare la creatività, ad aumentare le capacità di concentrazione e ad esercitare la memoria. Senza contare che, dal punto di vista relazionale, fare musica in famiglia, giocando con la voce e con gli oggetti di casa che producono suoni, rafforza il legame tra adulto e bambino.

mamm in sol 2

A Torino, in Via Giulia Di Barolo 11, esiste un luogo “magico” e accogliente dove, sin dai primi mesi, i bimbi di tutte le età si divertono a esplorare la musica con strumenti semplici e a cantare melodie che vengono riproposte a casa, in un’esperienza circolare, unica e meravigliosa.

Mamme in Sol è un’associazione culturale che offre alle mamme gli strumenti per affrontare in musica ogni momento della giornata. La mamma, epicentro sia della comunicazione che del gioco musicale, scopre le proprie risorse sonore, inventando rime e filastrocche da dedicare al proprio bambino, fin dalla gravidanza.

«L’obiettivo del progetto – racconta Francesca Borgarello, musicista, pianista, musicoterapista specializzata in musicoterapia pre- e post-parto, oltre che fondatrice di Mamme in Sol – è creare musiche che rimangano nel cuore dei bimbi, diventando dei piccoli rituali quotidiani». Crescere tenendo per mano la musica è ciò che ha spinto Francesca a dare vita all’associazione: dopo oltre 10 anni di corsi musicali dedicati a mamme e bambini, sperimenta in prima persona il benessere che la musica produce su di loro.

mamme in sol 1
Francesca Borgarello, musicista e musicoterapista, oltre che fondatrice di Mamme in Sol

Nel 2015 questa intensa esperienza è stata raccolta nel primo libro di Francesca, “Mamme in Sol” (Franco Cosimo Panini editore), e nello stesso anno il progetto trova casa: l’Associazione Mamme in Sol apre le porte della sua “casetta della musica”, nel quartiere torinese di Vanchiglia. Così, da ormai cinque anni, ogni mattina, le stanze si riempiono di mamme (e nonni!) con bimbi curiosi e anche chi si crede un po’ stonato impara ben presto che cantare è il modo migliore per intrattenere i più piccoli.

E sono già tantissime le famiglie (inclusa la mia!) che hanno adottato le canzoni dei libri di Francesca (“Sai perché piango” e “Orchestra di coccole”, tutti editi da Franco Cosimo Panini) per scandire le proprie attività quotidiane. Note e voce s’intrecciano in un dialogo che accompagna tanti momenti di intima felicità, sia a casa che in classe: anche diverse insegnanti di scuole dell’infanzia hanno scelto questa colonna sonora per rallegrare le attività scolastiche. Si affrontano, giocando, tutti i momenti della giornata, dal risveglio, passando per la pappa e la nanna… fino al mal di denti! «Cantare aiuta sempre – spiega Francesca – e le mamme sanno quanto può essere potente la propria voce per tranquillizzare i bimbi in difficoltà per un mal di pancia o per i dentini in uscita».

Durante il lockdown, è stata naturalmente interrotta la routine musicale dal vivo, ma lo staff delle Mamme in Sol ha continuato a fare musica con le famiglie, ma online. Questa idea ha creato un’occasione unica e bellissima per stare insieme, anche se in modo diverso. Il risultato è stato quello di riuscire a dare alla musica uno spazio speciale, in grado di spezzare il tempo quasi sospeso della quarantena, donando ai più piccoli un momento di evasione dalla nuova routine domestica, cullati dalle dolce voce di Francesca.

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