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Torino - Passeggiare per le vie di Barriera di Milano è ogni volta un piacere, c’è sempre qualcosa di interessante e curioso da scoprire. Il via vai delle mattine poi, è ciò che amo di più: le persone che si accingono ad iniziare una nuova giornata, la moltitudine di voci che aumentano avvicinandosi alla piazza del mercato, i negozi e i bar che a ritmo alzano le serrande. C’è fermento tra le strade, un sapore ed una vivacità unica che mi affascinano ogni volta, come fosse la prima.
Tra le molte sorprese che il quartiere riserva, c’è un luogo che merita un’attenzione speciale. Scorgo un’insegna gialla posizionata sopra la porta di ingresso ed intorno un continuo andirivieni di persone. Si chiama “Il Passo Social Point” e capisco subito che non si tratta di un luogo qualunque.
La funzione di questo posto accogliente ed aperto alla cittadinanza è proprio quella di rappresentare uno spazio di incontro interculturale, un punto di riferimento per i giovani e le famiglie che vivono in Barriera. “È un luogo dove incontrarsi, conoscersi, parlare del quartiere e della città, avere informazioni, attivarsi, organizzare, partecipare”, mi viene detto.
Lo spazio nasce nell’autunno del 2015 dalla collaborazione tra la Chiesa Valdese di Torino e Diaconia Valdese e prende vita proprio in un vecchio locale di culto valdese che si mette a disposizione del quartiere, divenendo un punto di ritrovo per tutti.
Volontari, professionisti e assidui frequentatori del centro sono le persone che tutti i giorni collaborano attivamente per rendere lo spazio sempre vivo e accogliente. Il Passo Social Point è prima di tutto un luogo di condivisione: tra i vari servizi che offre ci sono il doposcuola per bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado e le attività dedicate ai più giovani quali il centro di aggregazione giovanile per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, dove possono incontrarsi e sviluppare nuove competenze attraverso attività ricreative, formative e culturali. Animatori giovanili si occupano di facilitare attività di gruppo tramite giochi, cineforum, discussioni, attività espressive, merende in condivisione, con attività strutturate che si alternano a momenti di socialità e libera aggregazione.
Essendo il centro localizzato in Barriera di Milano, quartiere conosciuto per raccogliere e raccontare le storie delle migrazioni avvenute nel tempo, si offrono diversi corsi di lingua per facilitare la comunicazione e l’integrazione tra le diverse culture ed un esempio è proprio il corso di arabo.
In particolari periodi dell’anno lo spazio offre attività aggregative quali cene condivise ed anche mercatini dell’usato, all’insegna dello scambio e del riciclo e seguendo la regola del “prendi ciò che vuoi, lascia ciò che puoi”, donando ad associazioni o a punti di raccolta di vestiti ciò che rimane invenduto.
Nell’ambito dell’accoglienza, “Il Passo” si occupa di fornire servizi di ascolto e supporto alle utenze deboli, dando la possibilità a chi ne ha bisogno di essere ascoltato ed aiutato in un qualsiasi momento. E’ già ben avviato il progetto “Non siamo sole” in collaborazione con l’associazione “Mosaico – Azioni per i Rifugiati”, la quale rappresenta un’esperienza di auto-mutuo aiuto contro l’isolamento sociale dedicato alle donne rifugiate. E’ inoltre attivo il gruppo di incontro per future mamme in cui si forniscono consulenze ostetriche.
In collaborazione con Oxfam Italia, il centro ha aperto un community center, sportello informativo che ha l’obiettivo di offrire servizi di consulenza a italiani e stranieri quali orientamento alle pratiche burocratiche o servizi educativi che favoriscono l’inserimento scolastico e supporto a corsi formazione.
Il Passo Social Point, con le sue innumerevoli attività e risorse umane rappresenta un vero e proprio “passo in avanti” verso un maggior senso di comunità e di appartenenza, un passo in avanti verso la creazione di spazi condivisi di cui le città hanno sempre più bisogno.
Articolo tratto da Piemonte che Cambia
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