
Dal 1994 i gruppi d’acquisto solidali propongono un’alternativa al cibo industriale, ai grandi supermercati, al consumo di massa. Ma cos’è cambiato in questo lasso di tempo? E quali sono la prospettive future?
Dal 1994 i gruppi d’acquisto solidali propongono un’alternativa al cibo industriale, ai grandi supermercati, al consumo di massa. Ma cos’è cambiato in questo lasso di tempo? E quali sono la prospettive future?
La filiera corta è una garanzia di qualità e di un giusto prezzo per chi produce e per chi compra, ma soprattutto di relazione e fiducia. Lo dimostra l’esperienza maturata dal Consorzio Le Galline Felici che ha riunito circa 200 persone tra soci, dipendenti, fornitori e consumatori in occasione del Festival del Pollaio a Noto.
Sarà Napoli a ospitare l’edizione 2024 della Biennale della Prossimità, un progetto che prevede la collaborazione di enti, organizzazioni e associazioni per un obiettivo comune. Ogni percorso culmina in una città italiana che accoglie eventi e manifestazioni su ambiente, digitale, cultura e società. Il tema di quest’anno? “Rigenerare i luoghi e le relazioni”.
Quasi per caso Alessia e Rosita hanno pensato, ormai quattro anni fa, di mettere in piedi un gas. Oggi quel gruppo inaugura lo Spaccio Ciauli, in centro a Palermo. Uno spazio che accoglie una comunità di contadini, che riunisce i prodotti freschi di Ciauli AgriCoop, le marmellate e i preparati di Cuoche Combattenti, ma soprattutto le persone che con i loro acquisti contribuiscono al rispetto e alla cura della terra, delle relazioni e a una maggiore consapevolezza.
Quanti di noi hanno vecchi occhiali chiusi in un cassetto da tempo? Un’associazione di Genova li raccoglie e li prepara a una nuova vita dall’altra parte del mondo. Un gesto concreto per “ridare la vista” a chi ne ha bisogno, con un occhio di riguardo all’economia circolare.
A Napoli, da circa un anno, opera l'”Emporio della solidarietà: gocce di solidarietà”. Un vero e proprio supermercato dove le famiglie in difficoltà possono recarsi per la spesa. Grazie al Centro d’ascolto, i volontari possono offrire aiuti concreti alle persone.
Torniamo a visitare CiòCheMangio, il progetto piemontese di CSA, acronimo che sta per Community Supported Agricolture. Lanciato dall’associazione CiòCheVale, si inserisce in una visione e una serie di iniziative volte a creare un modello agricolo, alimentare, socio-economico, turistico e di fruizione e valorizzazione del territorio capace di combinare benessere fisico, impatto sociale positivo e sostenibilità ambientale.
Da Reggio Calabria all’intera regione sconfinando spesso e volentieri nel resto d’Italia.
Da vent’anni il consorzio dei piccoli produttori calabresi Equosud resiste alla Grande Distribuzione e pratica lavoro, dignità, solidarietà, creando al tempo stesso reti solidali che danno forza alle piccole realtà produttive calabresi e di altre regioni.