Giuseppe Bonomo con entusiasmo e ottimismo racconta di una Sicilia in corsa verso la realizzazione di comunità energetiche grazie anche al bando promosso dalla Regione che ne incentiva la nascita attraverso un finanziamento iniziale. Una rivoluzione energetica, economica, ambientale e sociale che rivaluta il significato effettivo della parola “comunità”.
Due ennesi e una romana sono gli artefici e promotori di Garage Arts Platform, uno spazio di produzione e promozione culturale e artistica nato in un magazzino inutilizzato con l’idea di attivare collaborazioni e innescare progetti e idee di rigenerazione urbana e culturale.
L’immagine del Lago Pozzillo ripresa dal satellite nel 2021 è servita a lanciare l’allarme siccità in Sicilia. Il bacino artificiale, tra i più estesi dell’isola, oggi contiene meno di 6 milioni di metri cubi d’acqua, contro una capacità complessiva di 150,5 milioni. Per rimediare alle conseguenze catastrofiche previste servono un piano di strategia decennale non procrastinabile e un uso sostenibile e consapevole dell’acqua.
In provincia di Enna dal 1998 l’Associazione Don Bosco 2000 oltre ad aver istituito centri di accoglienza porta avanti progetti di migrazione circolare. I migranti, una volta accolti, hanno la possibilità di formarsi per poi riportare nelle terre di origine i nuovi saperi. A Villa Rosa su un bene confiscato alla mafia è da poco sorto Beteyà Digital Farm, un percorso didattico tra sostenibilità e legalità, un progetto pilota con serre di acquaponica che consente di risparmiare molti metri cubi di acqua da esportare in Senegal.
A Leonforte, i fratelli Angelo e Melania Manna hanno raccolto la passione e l’insegnamenti del nonno e del padre per portare avanti l’azienda agricola Agrirape e il laboratorio di conserve. Fiori all’occhiello della produzione sono le pesche tardive e i legumi, come la fava larga Igp e la lenticchia nera salvata dalla scomparsa. E la voglia di sperimentare si è spinta fino a provare a riportare la coltivazione del riso in Sicilia.
Due giovani ennesi, l’archeologo Paolo D’Angelo e l’informatico Fabrizio Natanaele Severino, sono gli ideatori del servizio ArcheoSIT, che coniuga il dato archeografico e archeologico a quello geografico e informatico. Il progetto infatti si occupa di archeologia preventiva per la tutela, valorizzazione e fruizione dei monumenti in fase di pianificazione territoriale e progettazione urbanistica e offre servizi turistici.
Dopo tanti anni in giro per il mondo, Piero Consentino ha deciso di ritornare alle sue origini andando a vivere nell’entroterra siculo, in provincia di Enna, nelle terre che un tempo coltivava il nonno. Dopo un iniziale entusiasmo si è dovuto scontrare con la solitudine di questi luoghi, ma grazie alla permacultura ha trovato l’ispirazione per poter andare avanti, circondato da nuovi legami con abitanti del luogo.
A Calascibetta, in provincia di Enna, l’associazione Morsi d’Autore ha messo insieme amore per la campagna e valorizzazione del territorio approdando alla riscoperta dell’asino. E oggi punta sulle caratteristiche di questo animale, non solo per le attività di turismo lento, ma anche per il grooming e le terapie assistite per persone con disabilità
A Enna circa dieci anni fa alcune famiglie si sono riunite nella ricerca di cibo sano creando il gruppo d’acquisto dei Monti Erei. Al GAS si è poi affiancata la bottega Spaccio bio, un luogo dove Stefano e Anna vendono cibo genuino e promuovono una cultura e una coscienza che rispettano i valori ambientali e umani.
Hisn Al-Giran è un antico insediamento risalente a circa quattro millenni fa, testimonianza della storia e dell’anima di questo scorcio di entroterra siciliano. Per preservarne la memoria un gruppo di giovani ha fondato un’associazione, la cui attività non si limita al mantenimento del sito, ma include anche la promozione del territorio, la prevenzione di incendi e danneggiamenti e la diffusione di cultura e storia locali.
Pierluigi Bizzini
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22 Luglio 2022
I territori dell’entroterra siculo sono sconosciuti a molti, ma Carmen e Michele hanno deciso di ritornare ad abitare questi luoghi proponendo corsi di educazione ambientale, laboratori, trekking per piccoli e grandi. È nata così l’Officina AgroCulturale Cafeci, per diffondere stili di vita più sostenibili e viaggi responsabili in una Sicilia fuori dall’immaginario comune.
Il 23 febbraio, nei pressi di Enna, circa 60 persone si sono riunite per compiere insieme i primi passi della nascente Sicilia che Cambia. Un percorso dalla radici ormai salde che – dopo anni di silenziosa preparazione – si appresta a vedere la luce nei prossimi mesi. Vi proponiamo la cronaca di questo giorno di “ordinario cambiamento” attraverso le voci di alcuni dei protagonisti.
Daniel Tarozzi
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26 Febbraio 2020