7 Giu 2024

Siccità, la grande sete sarda – INMR Sardegna #33

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Oggi parliamo di siccità e della grande sete che da mesi attanaglia la Sardegna. Lo faremo anche con un prezioso contributo da parte di Luca Solinas di Sardegna Chiama Sardegna in merito alla situazione attuale, prima però parleremo anche di sanità, sia per le proteste relative alla mancanza di pediatri che in merito alla riforma Schillaci varata dal governo Meloni. Vedremo come ha risposto la Regione Sardegna in merito ma resteremo poi in ambito governo regionale perché notizia della settimana è stata anche la rabbia sempre della Giunta Todde verso la bozza del governo italiano su rinnovabili. Seguirà un aggiornamento sulle elezioni di questo fine settimana, mentre nella seconda parte della rassegna vi racconteremo come sempre gli articoli della settimana su Sardegna che cambia e in chiusura, festival e eventi in arrivo per il weekend.

Misure condivisibili e di buonsenso, ma forti dubbi per l’assenza di stanziamenti aggiuntivi, per l’impatto economico e critiche sul mancato coinvolgimento delle Regioni: è questa la posizione della Regione Sardegna sulle misure contenute nella cosiddetta riforma Schillaci varata dal governo Meloni per far fronte alla situazione di emergenza che caratterizza la sanità in tutto il territorio italiano. Il piano contro le liste attesa è quindi partito un po’ tra le polemiche. Per comprendere meglio di cosa si tratta, vediamo alcuni dei provvedimenti inseriti nel decreto legge relativo alle “misure urgenti per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie”: fra le misure vi è una piattaforma nazionale finalizzata a dialogare con quelle regionali delle liste di attesa, l’introduzione di un Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria alle dirette dipendenze del ministero della Salute, o anche il via a un unico Cup, cioè il Codice Unico di Progetto (il codice ovvero che identifica un progetto d’investimento pubblico).

Sono provvedimenti che per il ministro della Salute Schillaci sono “frutto di un lavoro che ci ha visti confrontare con Regioni, ordini professionali e associazioni dei cittadini”, eppure che  proprio le Regioni, chiamate ad applicare la maggior parte delle misure, sono state critiche fin da subito. l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi ha dichiarato all’ANSA che “A una prima analisi è chiaro che si condividono le misure ad alto impatto normativo come il Cup unico, le visite nei weekend e altre che costituiscono interventi di buonsenso”. Ma sono interventi su cui però la Regione vorrebbe “aprire una discussione seria con il governo che purtroppo ancora non c’è stata”, ha sottolineato Bartolazzi. Ricordiamo che dal 2007 la Sardegna provvede da sé al finanziamento del fabbisogno complessivo del servizio sanitario nazionale sul proprio territorio, senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato. Una condizione che come riporta ANSA penalizza ancora di più il sistema sardo già in grande affanno. Nell’Isola mancano circa 400 medici specialisti, cento medici di famiglia e una cinquantina di pediatri. Il dato, insieme a quello dei tempi medi di attesa per visite specialistiche ed esami, porta alla drammatica crescita della quota di sardi che rinuncia alle cure, ben il 12,3%. Una situazione che continua inoltre a generare giuste e condivisibili proteste, come quella che c’è stata domenica nel Mandrolisai, dove 14 paesi non hanno un medico di libera scelta per bambini. Lo abbiamo detto più volte, continuiamo a ripeterlo: diritti essenziali come quelli alla salute, non possono essere un privilegio per pochi.

Parliamo ora di speculazione energetica perché notizia della settimana è stata anche la rabbia manifestata e rivendicata dalla giunta Todde dopo che nei giorni scorsi è circolata la bozza di decreto del governo sulle aree idonee per gli impianti di energia rinnovabile. La bozza non rispetterebbe le osservazioni fatte dalla Sardegna e infatti ai ai microfoni  de “L’Attimo Fuggente”,  condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi, Alessandra Todde ha dichiarato che «Quello che sta succedendo in Sardegna è pura speculazione. Non abbiamo voce in capitolo dal punto di vista paesaggistico e urbanistico. Io e la mia maggioranza siamo assolutamente favorevoli alla transizione ecologica, ma come e dove mettere le pale eoliche e i fotovoltaici lo vogliamo decidere noi». In Sardegna ricordiamo che c’è una richiesta di autorizzazioni per impianti eolici e fotovoltaici che, se realizzati, produrrebbero una quantità di energia 10 volte superiore alla soglia richiesta da Stato e Europa sulle fonti rinnovabili. «È ancora più incredibile che tutti questi progetti non potrebbero nemmeno essere esportati», ha sottolineato Todde, «perché anche considerando tutte le infrastrutture che si stanno costruendo, non basterebbero per portare fuori tutto il quantitativo di energia». L’attenzione della presidente Todde è stata incentrata anche sul maxi impianto fotovoltaico che i cinesi vogliono realizzare su mille ettari nella Nurra: «Non ho paura della Cina», ha dichiarato la presidente, «difenderò le prerogative dei sardi. Dal governo non si azzardino a metterci in queste condizioni, non si azzardino con i loro ritardi a lasciarci senza regole, perché se non ci sono regole le faremo noi. Faremo la nostra battaglia».

Stiamo ora sul tema della siccità perché la Sardegna è tra le quattro regioni più colpite nel territorio italiano, e anche secondo l’osservatorio città clima di Legambiente, la situazione è di emergenza. La grande sete della Sardegna non è infatti stata placata con l’ultimo colpo di coda della primavera autunnale che ha caratterizzato la fine di maggio con precipitazioni diffuse. Gli invasi dell’Isola quest’anno registrano il 63% di riempimento, rispetto all’80% del 2023, ma le situazioni più critiche sono nell’area centro orientale dell’Isola e nel Sulcis: in queste zone – come sottolinea anche Legambiente – il riempimento invasi è arrivato sotto il 40%. Restano in vigore le restrizioni per l’irrigazione nelle campagne, soprattutto nel nord della Sardegna, ma si avvicina il rischio di dover far ricorso a eventuali stop anche per l’uso potabile. Della questione siccità e delle azioni in campo per arginare il fenomeno abbiamo parlato con Luca Solinas di Sardegna Chiama Sardegna. Solinas dice che “la mancanza d’acqua qua a Siniscola sta iniziando a mettere alla prova la stagione estiva e non soltanto. Tra le opzioni di risposta ci sono chiudere l’acqua alle aziende, ai residenti oppure alle attività turistiche. Credo che sacrificare temporaneamente l’acqua per le attività turistiche sia la scelta più sensata, si può tollerare meglio in ambito turistico piuttosto che nelle nostre case o nelle attività produttive che vanno avanti tutto l’anno, non solo d’estate. Bisogna riparare le reti idriche che ora sono un colabrodo, promuovere pratiche agricole sostenibili e portare avanti opere di sensibilizzazione”.

Domani e dopodomani anche in Sardegna si vota per le Amministrative, accorpate alle Europee nell’election day. Si vota dalle 15 alle 23 di sabato e dalle 7 alle 23 di domenica. Il rinnovo dei consigli comunali con l’elezione dei sindaci catalizzerà l’attenzione di 27 paesi e città sarde. I centri in cui è possibile il ballottaggio sono Cagliari, Sassari, Monserrato e Sinnai, e probabilmente i seggi verranno riaperti il 23 e 24 giugno qualora nessun candidato sfondi il muro del 50% più una delle preferenze. Per gli amanti dei dati come me, soprattutto quelli che fotografano le disparità di genere, anche quest’anno le donne candidate sono in numero nettamente inferiore: gli aspiranti primi cittadini sono 48, mentre solo 13 sono le candidate sindache. Questo per quanto riguarda le amministrative (che vi ricordo corrisponderanno al seggio alle schede azzurre).

Per quanto riguarda invece le europee (schede rosa) per scegliere i deputati del parlamento europeo la sardegna corre insieme alla Sicilia. L’Italia elegge 76 europarlamentari su 705 totali. Abramo Garau, esperto di leggi elettorali, ieri ha dichiarato all’unione sarda che “per i sardi l’appuntamento è in salita: il divario demografico di tre milioni e mezzo di abitanti rende difficile l’elezione di un nostro eurodeputato, tuttavia non impossibile”. Per le europee ciascun elettore può esprimere fino a tre preferenze nella stessa lista, a patto che non siano tre persone dello stesso genere (se si scelgono solo due candidati invece è obbligatorio indicare una quota maschile e una femminile) mentre per quanto riguarda le amministrative, ricordiamo che nei grandi centri di Cagliari, Sassari, Alghero, Monserrato e Sinnai c’è anche la possibilità di voto disgiunto, ciò significa che il candidato sindaco prescelto può appartenere a uno schieramento diverso rispetto a quelli dei candidati a cui si da preferenza. Esprimere il voto al consigliere non è obbligatorio, nel segreto dell’urna – come scrive Alessandra carta sull’unione sarda – si può anche decidere di dare unicamente preferenza al candidato sindaco ma questo non accade invece al contrario. Se si sceglie di votare una persona candidata come consigliere senza mettere altre crocette, il voto va automaticamente anche all’aspirante sindaco collegato alla lista. Insomma, qual è il succo del discorso? Domani e dopodomani armiamoci di carta d’identità e tessera elettorale e andiamo a votare. Lascio la parola ad alessandro per le notizie della settimana su SACC e gli eventi in arrivo per il weekend, buon ascolto e buon voto.

Con la penna di Franciscu Pala, attivista indipendentista di Helis Blog, abbiamo inaugurato la settimana con un commento critico sul 2 giugno, giornata in cui si celebra la nascita della Repubblica italiana. In questo articolo, ha raccontato le principali tematiche del movimento indipendentista sardo andando al passo con la storia e con una visione critica volta a ribadire il diritto all’autodeterminazione del popolo sardo. Franciscu Pala inizia raccontando come da studenti universitari, l’impegno indipendentista venne sancito dallo slogan “Gli italiani festeggiano la Repubblica, i sardi aspettano di averne una”. Parole che contengono in nuce i concetti fondanti della proposta politica degli anni successivi in termini di prassi e di progetto: scrive Franciscu che “non abbiamo mai pensato di mettere in discussione i diritti altrui, in questo caso la grande conquista democratica degli italiani, e abbiamo sempre scelto di non fermarci in modo deresponsabilizzante alla protesta optando per la proposta, in questo caso l’idea di una repubblica di Sardegna”.

Martedì invece un’intervista davvero preziosa a Caterina Murino, attrice sarda di fama internazionale, madrina della Mostra del cinema di Venezia 2023, con cui abbiamo parlato di speculazione energetica con un piccolo focus su una grande categoria dimenticata da queste politiche aggressive verso il territorio: gli animali. Con voce accorata Caterina Murino è intervenuta nel dibattito sul cosiddetto assalto energetico in Sardegna lanciando un appello per una transizione energetica che rispetti l’ambiente, i paesaggi e la popolazione locale. Le sue parole mettono in luce le contraddizioni e le minacce legate all’assalto dei territori, con una prospettiva animalista che guarda al benessere dell’intero ecosistema.

Mercoledì la nostra Sara Brughitta ha poi intervistato Bujumannu, voce dei Train to Roots, band reggae sarda che ha pubblicato qualche settimana fa “Gaza”. Come si intuisce dal titolo si tratta di una canzone che vuole mostrare vicinanza al popolo palestinese e puntare l’attenzione sulle atrocità in corso in Palestina. A ispirare questa nuova canzone è stata Nanneddu Meu di Peppino Mereu. Spiega Bujumannu nell’intervista che “Nanneddu meu viene scritta in un periodo di guerra e alcune frasi della poesia ci sono sembrate perfettamente riferibili in chiave attuale alla Palestina; abbiamo scelto delle parti, altre le abbiamo modificate. Abbiamo impiegato un po’ di tempo per capire che titolo dare, mi sono allora immaginato di avere un amico palestinese. Ho scelto un nome tipico del mondo arabo, Mohamed; con tono affettuoso confidenziale è diventato Mohameddu meu”.

Ieri abbiamo chiuso la settimana con un articolo di Lisa Ferreli sul tema della qualità della vita dei giovani nel Sud Sardegna. Per chi si fosse perso il podcast della settimana scorsa, tra le cronache ha risuonato particolarmente il fatto che – secondo un’indagine del sole 24ore – il Sud Sardegna è la provincia peggiore per benessere delle persone tra i 18 e i 35 anni, di tutto il panorama italiano. Questa settimana siamo voluti ritornare su quel dato con un’intervista a due giovani del Sud Sardegna, che ci hanno sia portato le loro testimonianze e intenzioni. «Sono nata nella provincia che sapevo essere tra le più povere d’Italia adesso è diventata anche quella con la qualità della vita peggiore per i giovani – ci ha raccontato Chiara Mallus, 21enne di Sant’antioco – Se penso al tema lavoro, la maggioranza delle proposte nel territorio arriva dal settore turistico e negli anni ho avuto modo di vedere situazioni drammatiche. In ottica futura è triste pensare di non avere alcuna possibilità se non un lavoro sottopagato: c’è un’assenza di prospettive direttamente riconducibili al territorio».

  • È stata inaugurata la prima Biennale d’Arte dedicata a Maria Lai. Pioniera dell’arte relazionale, Maria Lai amava dire che l’arte deve «farci sentire più uniti» perchè senza questo «non siamo esseri umani». Ora, a distanza di più di 10 anni dalla sua morte nel 2013, a Ulassai – suo paese d’origine – le viene dedicata una Biennale. Sono le 23 presenti opere che spaziano nelle più disparate forme espressive, da installazione, videoarte, pittura, scultura, realizzate da 25 artisti giovani che rappresentassero la Sardegna contemporanea. La Biennale sarà visitabile fino al 6 ottobre, segnatevelo
  • Fino al 9 giugno torna Aspettando LEI Festival, la rassegna primaverile di promozione alla lettura che anticipa il Festival attraverso reading, camminate filosofiche, letture nei boschi, laboratori creativi, booknic, tour letterari e presentazioni di libri. Oggi ci sarà l’evento “La vita come tavolo da gioco” alle ore 17:30 al Parco di Monte Claro di Cagliari. Si tratterà di una camminata filosofica in collaborazione con il Laboratorio di Filosofia Pensare, sul tema del gioco, su stereotipi e verità preconfezionate. Domani invece un reading realizzato in collaborazione con la cooperativa Trip Sardinia animerà le vie del centro città, sempre dalle 17:30. “Un castello di storie” sarà infatti un tour giocoso alla scoperta del quartiere di Castello e della storia di Cagliari. Il gioco partirà proprio dai libri per bambini che raccontano Cagliari e che offriranno ai nostri piccoli avventurieri spunti, stimoli e quesiti per approdare alla scoperta delle vicende e dei luoghi più salienti del quartiere. Trovate tutte le info anche sugli altri appuntamenti nel sito www.leifestival.it.
  • Questo fine settimana c’è poi festa a Baunei. Sabato 8 alle 9.30 ci sarà l’inaugurazione dell’evento e con l’avvio de u faurigiu, i preparativi de sa Coua Baunesa, l’antico matrimonio baunese. Apriranno poi le porte delle ‘case antiche’, per far scoprire gusti e mestieri della tradizione e non mancheranno degustazioni e musiche. Alle 17.30 si svolgerà il rito dell’antico matrimonio baunese, per poi dare davvero il via ai festeggiamenti che proseguiranno anche il giorno dopo. Domenica è infatti il momento del Corteo nuziale per le vie del centro storico, con accompagnamento di gruppi folk e cori polifonici, s’invitu, brindisi degustazione dei dolci tradizionali del matrimonio e del il pranzo nuziale. Un evento anche questo da non perdere.
  • Se invece questo fine settimana sei nel Sulcis sappi che a Portoscuso c’è la 52esima edizione della sagra del tonno, mentre se sei più in zona Medio Campidano, ricorda che questo è il periodo delle sagre delle ciliegie e questo fine settimana tocca a Villacidro
  • Ultimo evento che vi suggeriamo non riguarda il prossimo fine settimana ma vogliamo ricordarvelo, anche perché noi ne siamo orgogliosi media partner: dal 18 al 22 luglio a Villanovaforru si terrà l’undicesima edizione del festival Life After Oil, festival cinematografico internazionale a tema diritti umani e ambientali. Sono 37 i film selezionati tra oltre 800 iscritti da 88 Paesi, e che verranno proiettati durante le giornate di festival. Sarà un’occasione unica, anche perché Villanovaforru, che di lotte ambientali e a favore dei diritti umani negli anni ne ha combattute tante, sarà cornice perfetta. Non perdetevelo 

#sanità
Assessore Sardegna, ‘dl liste d’attesa astratto e senza risorse’
Quattordici paesi del Mandrolisai senza pediatra, protestano le mamme a Sorgono
Sanità, l’assessore Bartolazzi boccia la riforma Schillaci
Via libera al piano sulle liste d’attesa. Regioni critiche

#speculazioneenergetica
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#siccità
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#elezioni
L’Unione Sarda, cartaceo del 6 giugno 2024, “Sardegna, 27 centri alle urne: sono in corsa 61 aspiranti sindaci” a firma Lorenzo Piras, pagina 2
L’Unione Sarda, cartaceo del 6 giugno 2024, “Tre preferenze alle Europee, il voto disgiunto nei Comuni: le regole per l’8 e 9 giugno” a firma Alessandra Carta, pagina 2

#SACC
“Gli italiani festeggiano la loro Repubblica, i sardi aspettano di averne una”
Caterina Murino: “Transizione energetica sì, ma con i sardi e per i sardi”
Dalla Sardegna alla Palestina, da Nanneddu meu a “Gaza”, la nuova canzone dei Train to Roots
Di giovani e qualità della vita nel Sud Sardegna: “Questa terra non la voglio abbandonare”

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