26 Lug 2024

Il punto sull’energia e poi crescita delle imprese, siccità e incendi – INMR Sardegna #40

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Parliamo di incendi, perché in settimana nell’Isola siamo arrivati ad avere trenta incendi in 24 ore, e parleremo poi di un’altra emergenza, quella siccità. Vedremo la pubblicazione della camera di commercio di Sassari in merito al tasso di crescita delle imprese sarde e non mancherà il nostro ormai settimanale focus sulle proteste contro la speculazione energetica, vedremo in merito le ultime pubblicazioni dalla LIPU e parleremo di speculazione energetica anche con Paolo Piacentini, giornalista, editoralista e presidente nazionale di Federtrek che in settimana ha pubblicato un articolo sul tema raccontando anche delle lotte sarde. Nella seconda parte della rassegna, gli articoli della settimana su Sardegna Che Cambia e in chiusura, festival e eventi in arrivo per il weekend.

Non si ferma il periodo delle emergenze, soprattutto quella incendi e quella siccità. Per quanto riguarda gli incendi questa settimana è stata particolarmente allarmante: solo nella giornata di mercoledì, il bollettino del Corpo Forestale della Sardegna ha segnato ben 30 roghi in differenti zone dell’Isola. Otto ettari in fumo a Castiadas, fiamme vicino al centro abitato a Quartu e a Mandas, focolai ancora attivi nelle ultime ore anche in Ogliastra e Sarrabus. Anche il monitoraggio Coldiretti rimanda a una situazione decisamente emergenziale: un intero gregge di 250 pecore è stato arso dal fuoco, centinaia di ettari di pascoli, uliveti secolari e boschi bruciati, decine di strutture danneggiate dalle fiamme. La situazione peggiore per Coldiretti è nel Nuorese, dove emblematico è il caso di un allevatore 44enne di Orotelli che, a causa del rogo, ha perso il suo gregge, le strutture della propria azienda, mentre i cavalli sono dispersi dopo essere fuggiti per scampare all’incendio. Ma non è andata meglio ad altri agricoltori di aziende limitrofe che in queste ore stanno effettuando i rilevamenti per capire l’entità delle perdite subite. Per Coldiretti a spingere il propagarsi dei roghi sono il caldo record e i campi resi secchi dalla mancanza di acqua. Una situazione purtroppo rischia di peggiorare con la siccità che continua ad assediare l’Isola. Ne approfittiamo per ricordarvi che il numero da chiamare in caso di incendio in Sardegna è il 1515: facciamolo sempre, non stiamo a pensare se sia o meno già stata fatta una chiamata: avremo al massimo la conferma degli operatori telefonici di una segnalazione già registrata, ma siamo tutti e tutte d’accordo del fatto che ipotesi ben peggiore, sia quella di un intervento tardivo.

La siccità non si placa e la Sardegna avvia l’iter di dichiarazione di calamità regionale per la grave emergenza idrica in Ogliastra. Nell’immediato saranno messe a disposizione risorse nei capitoli di spesa degli assessorati dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici. In settimana la governatrice Alessandra Todde ha incontrato i sindaci del territorio ogliastrino e i rappresentanti degli enti e istituzioni che a vario titolo si occupano del sistema idrico. La Regione attraverso una nota ha dichiarato che “La situazione rappresentata dai sindaci è stata quella di un contesto piuttosto critico, che necessita di una serie di interventi sia strutturali, sia emergenziali”. Anche in Gallura però la situazione non è delle migliori: qui i disagi con l’acqua riguardano soprattutto Olbia, Porto Cervo, Tempio e San Teodoro. A San Teodoro ad esempio non solo bisognava usare meno acqua possibile per la pesante crisi idrica, ma quella che c’è non è neanche potabile. Gli esami dell’Asl Gallura hanno mostrato “la non rispondenza ai valori di riferimento della composizione delle acque, a causa del superamento dei valori e pertanto tali acque non sono idonee all’utilizzo come acqua potabile”. Come riporta il quotidiano Gallura Oggi, c’è solo una cosa peggio del grande caldo nel cuore di luglio: l’assenza di acqua

La Sardegna è ultima in Italia per tasso di crescita delle imprese. Un crollo documentato dall’analisi dell’ufficio studi della Camera di commercio di Sassari, in base alla quale la Sardegna si posiziona in coda alla graduatoria con un tasso di crescita dello 0,02%, significativamente inferiore alla media italiana dello 0,50%: un basso tasso di crescita della Sardegna è dovuto principalmente alle performance negative di Cagliari (-0,46%) e Oristano (-0,87%). Nel dettaglio, l’Isola può contare sui dati positivi della provincia di Sassari con saldi positivi superiori alla media italiana. Le imprese artigiane sarde hanno invece vissuto nel complesso un 2023 in chiaroscuro, sebbene però meno turbolento dell’anno precedente. Quest’ultimo dato lo si evince dall’ultima indagine condotta dalla CNA Sardegna dove emerge anche come tra gli aspetti più critici ci sia l’aumento del costo dell’energia. In merito, dal Cna Sardegna sottolineano come “Queste indicazioni rafforzano l’idea che la nostra proposta di introdurre un sistema di incentivi indirizzato alle imprese manifatture sarde al fine di promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici nei tetti dei capannoni e ridurre il consumo di elettricità, possa portare, nella realtà, a risultati significativi”. Un investimento che farebbe bene alle imprese, all’economia sarda e all’ambiente, soprattutto.

Restiamo a tema energia perché continuano con determinazione e sempre più coesione le proteste sarde contro la speculazione energetica. In settimana ci sono state iniziative a Isili, Nurri e Genoni per dire “no” alla speculazione energetica. A raccogliere sempre più consensi è anche la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! promossa dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che ha già ricevuto più di quindicimila adesioni. Una petizione che verrà inviata in questi giorni alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministro della Cultura e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Nel frattempo anche la LIPU, la lega italiana protezione uccelli, ha pubblicato una mappa delle aree sensibili per i volatili, relativa alle future aree di realizzazione di parchi eolici. Elaborata dalla Lipu con un team internazionale formato da BirdLife International, Otop, Ispra e molti esperti del settore, e previste da una Comunicazione della Commissione europea del 2021, le mappe della sensibilità degli uccelli si riferiscono al territorio terrestre (onshore) e marino (offshore). Mettiamo il link alla mappa qua sotto tra le fonti, anticipandovi però che – come immaginavamo – i bollini rossi in sardegna, nonostante la volontà di assalto del territorio, sono tanti. Fra le aree rosse anche quelle del Sud Sardegna di cui vi abbiamo parlato in settimana con un articolo di cui vi parlerà il nostro Alessandro Spedicati tra qualche minuto, aree dove – nel caso in cui venissero scelte per la realizzazione degli impianti – i progetti interferirebbero con le rotte di migrazione e zone di nidificazione, caccia di diversi animali selvatici, come il falco della regina, il grifone o il tonno rosso. In merito alle questioni relative la speculazione energetica anche in sardegna si è pronunciato anche Paolo Piacentini, con un articolo che riportiamo qua sotto tra le fonti dove il giornalista si domanda che fine abbiano fatto i principi alla base di una vera transizione energetica a tutela del paesaggio e della biodiversità. Ne parliamo però direttamente con lui, sentiamo il suo contributo audio:

Abbiamo inaugurato la settimana col tema della siccità, affrontandolo insieme a un’amica di Sardegna Che Cambia, Ramona Bavassano, fondatrice del bioagriturismo multifunzionale In Our Garden. La nostra Sara Brughitta l’ha intervistata non solo per conoscere quali siano le modalità che ha attuato nella sua attività per affrontare la siccità che ormai, come dicevamo in apertura, non ha tregua in tutta l’Isola, ma anche per fare una critica propositiva alla situazione attuale: nel breve e lungo termine, cosa possiamo fare? Quello che nel breve termine ha organizzato Ramona Bavassano è sia il riutilizzo dell’acqua, come quella di lavaggio dei piatti, che l’adozione di specifiche tecniche di salvaguardia dell’acqua. Ramona racconta che nelle sue esperienze all’estero ha appreso la fitodepurazione dell’acqua, ossia la depurazione dell’acqua delle fognature attraverso il terreno, ghiaia e piante specifiche, ma che le soluzioni non devono ne possono essere solo individuali.

Martedì invece spazio alla nostra Marta “Jana sa Koga” Serra, antropologa, studiosa di pratiche ancestrali dell’isola e curatrice della rubrica sull’esoterismo in Sardegna, che questo mese ci ha parlato del banditismo. Come scrive Marta Serra, il banditismo in Sardegna è un fenomeno che si colloca in modo molto specifico all’interno delle meccaniche socioculturali ed etnostoriche dell’isola, ma anche in questo caso è necessaria un’analisi alla luce della dinamica fondamentale “cultura egemone/cultura subalterna”, che vada oltre le narrazioni spesso mainstream. A partire dal significato della parola bandito, Marta Serra ha ripercorso le tappe della narrazione sul banditismo fino al giorno d’oggi, in cui il fenomeno viene spesso associato a azioni estemporanee che nulla hanno a che vedere col banditismo.

Mercoledì abbiamo parlato di coliving rurali come risposta allo spopolamento e al turismo di massa. Lo abbiamo fatto intervistando Fabrizio Contini, presidente dell’organizzazione no profit Absentia, che in autunno avvià dei progetti pilota in diverse aree della Sardegna. Per chi non lo sapesse, il coliving è una forma di abitazione condivisa che combina spazi privati con aree comuni per promuovere socializzazione e collaborazione; quella del coliving rurale è inoltre un’esperienza di comunità che si vive in spazi rurali appunto, lontani quindi dai centri più urbanizzati. L’idea di Absentia è quella di offrire un’opportunità non solo a chi vivrà nel coliving, ma anche a tutto il territorio. Fabrizio Contini, originario di Stintino, racconta come il suo paese viva una sorta di dicotomia tra mesi estivi e tutto il resto dell’anno: d’estate Stintino arriva anche a 20mila visitatori, dopo di che ritorna al suo migliaio di abitanti e le opportunità e occasioni di socializzazione e partecipazione comunitaria, scarseggiano. La volontà di Absentia è quella di creare un progetto che duri 365giorni l’anno, dimostrando inoltre come a Stintino si possa fare imprenditoria, associazionismo e portare avanti progetti non legati al turismo di massa, connettendosi col resto del mondo.

Ieri un approfondimento sui pericoli legati alla speculazione energetica per gli animali selvatici. Ne ha parlato la nostra Lisa Ferreli insieme a Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento Giuridico. Per il Grig uno degli impatti ambientali più pesanti è quello sull’avifauna selvatica. Falco della Regina, Grifone, Tonno Rosso, tutte specie per le quali da tempo esistono varie politiche di protezione e tutela, oggi messe in discussione da una pianificazione della transizione energetica che sembra quasi avvenire a discapito dei territori e di chi li abita. L’esempio fatto dal Grig è quello del progetto di centrale eolica flottante nel Mar di Sardegna sud occidentale, proposto dalla Ichnusa Wind Power s.r.l. al largo dell’Isola di San Pietro e del Sulcis. Un progetto che interesserebbe le zone di migrazione del tonno rosso e di nidificazione e caccia del Falco della Regina, nidificante sull’Isola di San Pietro e che dal 1991 trova nell’Oasi Lipu di Carloforte un importante luogo di sosta e riproduzione. Ne parliamo anche con Paolo Piacentini.

  • Torna il Rocce Rosse Blues Festival per la sua XXXIV edizione, portando con sé un filo conduttore immutato: la condivisione. Fino al 30 luglio, il Teatro Massimo di Cagliari diventerà il cuore pulsante di un evento che fonde musica, idee e notti d’estate in un’unica esperienza indimenticabile. Con una programmazione ricca e variegata, il festival celebra la tradizione e l’innovazione attraverso performance straordinarie che promettono di incantare e sorprendere ogni sera. Trovate tutte le info sul sito www.roccerosse.it
  • Domani invece torna la festa dedicata a “Sos Andarinos“, la pasta tradizionale di Usini, nel regione storica del Coros, vicino Sassari. Noi vi consigliamo di farci un salto sia perché sono previsti diversi spettacoli musicali, sia perché si tratta di un formato di pasta decisamente unico. Sono come piccoli tocchetti di pasta dalla forma elicoidale fatti rigorosamente a mano da un impasto di semola di grano duro sardo, acqua tiepida e sale, che si fanno poi asciugare all’aria aperta o al sole, allargati nelle canistreddhas, gli ampi canestri tipici della nostra Isola. Un’occasione quindi di socialità ma anche conoscenza di quelle che sono le mille sfaccettature di un’identità sarda che passa anche per il nostro cibo tradizionale. Non perdetevela
  • Parliamo di mostre e in merito vi consigliamo di visitare quella di Palazzo di Città a Cagliari, che ospita una grande retrospettiva dedicata al celebre fotografo Robert Capa. L’evento cade in concomitanza dell’anniversario degli ottant’anni dello sbarco alleato nelle spiagge della Normandia avvenuto il 6 giugno del 1944 e immortalato dagli scatti di quello che è considerato il padre del fotogiornalismo moderno. La mostra riunisce 110 fotografie, garantendo così un percorso antologico completo. Trovate maggiori info nel sito dei musei civici di Cagliari.
  • Per l’ultimo suggerimento restiamo a tema arte ma ci spostiamo a Nuoro, allo Spazio Ilisso, per la mostra Unica. Si tratta di un’esposizione che offre uno sguardo approfondito sulla storia culturale italiana del Novecento focalizzandosi sulla condizione femminile e sull’esperienza artistica delle donne. Ci sono oltre 70 opere, alcune delle quali inedite, che rappresentano il lavoro di sei straordinarie artiste: Carla Accardi, Carla Badiali, Carol Rama, Giosetta Fioroni, Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) e Maria Lai. La mostra sarà visitabile fino al 1 settembre e in questo caso, trovate tutte le info su www.spazioilisso.it

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