L’Isola è la prima regione per consumo del suolo – INMR Sardegna #57
Secondo l’ultimo report dell’Ispra, in Sardegna il consumo del suolo è alle stelle con un calcolo pro capite di 515 metri quadrati per abitante. Per ogni sardo viene infatti consumata un’area pari a circa quattro appartamenti, e il numero quindi di aree naturali trasformate in artificiali che continua a crescere. Facciamo un passo indietro però perché come spiegano dall’Ispra, con consumo del suolo si intende quel fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, ovvero il suolo, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale. Un fenomeno che si riferisce, quindi, a un incremento della copertura artificiale di terreno, e che è dato dalla crescita di aree coperte da edifici abitati e fabbricati di altra natura ma anche da infrastrutture e linee di collegamento. Secondo l’Ocse, sono molteplici le cause che hanno portato a un aumento del consumo di suolo a livello mondiale. Una delle principali spinte è data dalla crescente urbanizzazione che se da un lato contribuisce alla crescita delle città, dall’altra favorisce la frammentazione del territorio naturale. Nell’ultimo anno, in Sardegna risultano consumati 81.261 ettari di suolo, con l’incremento percentuale maggiore tra 2022 e 2023. Sono numeri che hanno circolato in settimana grazie anche al report di Paolo Ardovino su La Nuova Sardegna in merito appunto al consumo del suolo, report che si è focalizzato anche sui singoli centri abitati: nello specifico, Uta è il comune col maggiore incremento, dove in appena un anno sono nate costruzioni su 106 ettari di terreno prima libero. Come spiegano dall’Ispra, la crescita «è in gran parte attribuibile all’installazione di impianti fotovoltaici a terra concentrati nella zona industriale a sud del centro abitato, ma anche a opere di espansione dell’area industriale, comprese strade di accesso e nuovo edificato». Come evidenzia il report, stressare il territorio significa però lasciare dei segni il più delle volte indelebili. La Sardegna, altro primato non felice, è la regione con la superficie degradata maggiore in termini assoluti: ben 641mila ettari – 915 campi da calcio – sono ormai degradati. Punti dove le aree hanno perso produttività, valore economico, e sono soggette a erosione idrica, perdono biodiversità, funzioni ecosistemiche e sono quindi più esposte a fenomeni idrogeologici. Numeri e classifiche che evidenziano quanto sia urgente ripensare l’uso del territorio, bilanciando sviluppo e tutela dell’ambiente, per evitare che i segni lasciati sul paesaggio sardo diventino ferite irreversibili.
“Un giovane militante antifascista è stato aggredito da due militanti di Casa Pound e del blocco studentesco”. La denuncia arriva dal Coordinamento Antifascista Cagliaritano che racconta, come riporta Youtg, un episodio avvenuto lunedì 9 dicembre, nel capoluogo sardo. “Due militanti fascisti”, attacca il Coordinamento, “hanno nuovamente fermato per strada un compagno, aggredendolo verbalmente e fisicamente. Episodi simili si sono già ripetuti più volte nell’ultimo anno – aggiungono sempre dal coordinamento – coinvolgendo o giovani studenti antifascisti o persone colpevoli di non conformarsi ai canoni estetici o di abbigliamento che i fascisti pretendono di imporre. Rinvigoriti dal clima politico nazionale e dal governo che li rappresenta, i fascisti in città hanno intensificato le loro azioni, cercando di riaffacciarsi in spazi pubblici che erano stati loro negati grazie alle battaglie del coordinamento antifascista”. Un fenomeno che quindi continua a ripetersi in un crescendo non solo di violenza, ma anche di reiterazione di ideologie che molti definiscono nostalgiche, ma che hanno poco a che vedere con la nostalgia. Sono invece pratiche violente, oppressive, squadriste e decisamente problematiche che non possono passare inosservate, senza una riflessione comunitaria sul perché questi episodi di violenza siano sempre più frequenti. Abbiamo chiesto in merito un commento al Coordinamento Antifascista Cagliaritano.
La seconda commissione del consiglio regionale, dedicata a Lavoro, cultura e formazione professionale, ha approvato in settimana all’unanimità una proposta di legge arrivata da Sinistra Futura sul reddito di studio. Il gruppo politico aveva avanzato in campagna elettorale la proposta del Reddito di Studi, una misura ovvero che permette di finanziare gli studi delle persone che hanno superato i 30 anni d’età e che si trovano in una condizione di disoccupazione o emarginazione sociale. C’è stata quindi una prima approvazione dopo di che presto la legge arriverà in Aula per l’eventuale definitiva approvazione. “Lo studio può consentire di uscire da uno stato di disoccupazione e di emarginazione sociale che si riverbera negativamente soprattutto nella nostra società”, hanno sottolineato da Sinistra Futura, che parla anche di una legge importante per il futuro dell’Isola. Per chi si domanda c𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞, nella pratica – se verrà approvata – verrà istituito un fondo FREST (Fondo regionale reddito di studio) che possa garantire percorsi scolastici accessibili a tutti e tutte fino al più alto grado di istruzione. La Regione – spiegano da sinistra futura – si impegna a rendere effettivo questo diritto in maniera diffusa sul territorio, con particolare attenzione alle zone interne. La persona beneficiaria dovrà firmare un accordo con il comune di residenza, e il suo sussidio economico verrà erogato mensilmente con l’obiettivo del raggiungimento di un determinato livello di scolarizzazione. Ora non resta che attendere l’iter in Aula per capire se questa proposta potrà davvero trasformarsi in una concreta opportunità di crescita per le persone e per l’intera comunità isolana.
In Sardegna il cybercrime rappresenta una minaccia sempre più concreta per imprese e cittadini: nel 2023 infatti c’è stato infatti un incremento del 4,3% rispetto al 2022. Un dato che emerge dal report dell’ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, che ha analizzato i reati denunciati nell’isola tra il 2019 e il 2023: tra le tipologie più diffuse spiccano le truffe e le frodi informatiche, che rappresentano il 91% del totale, seguite dai delitti informatici veri e propri, come accessi abusivi e danneggiamenti di sistemi digitali. Come riporta Youtg a livello provinciale, Cagliari guida la classifica con 4.010 denunce nel 2023, seguita da Nuoro, Sassari-Gallura e Oristano. Un problema cruciale è la carenza di figure professionali qualificate: oltre il 22% delle imprese italiane segnala difficoltà nel reperire esperti in cybersicurezza. Secondo il sistema excelsior, il 69,9% delle posizioni aperte per progettisti e amministratori di sistemi nel 2023 è risultato di difficile copertura. Le piccole e medie imprese (Pmi), in particolare, sono tra le più vulnerabili agli attacchi informatici. Solo il 43,1% delle imprese che hanno investito nella transizione digitale dichiara di aver dato priorità alla cybersicurezza. “Proteggere le imprese dai reati informatici è una responsabilità condivisa”, sottolinea Fabio Mereu, vicepresidente regionale di Confartigianato Sardegna. “Solo attraverso investimenti in formazione – aggiunge – possiamo garantire un ambiente digitale sicuro, dove le aziende possano crescere senza timore.”
due esemplari di Ibis eremita sono stati avvistati a Nuoro. La presenza di questi uccelli in Sardegna è un evento di grande rilievo, poiché l’Ibis eremita è una specie particolarmente protetta: attualmente, la popolazione europea di questi volatili conta appena 280 individui. Questo risultato è frutto di oltre 20 anni di sforzi per la reintroduzione della specie, con l’obiettivo di rendere la popolazione di Ibis autosufficiente entro il 2028, garantendone la sopravvivenza senza ulteriori interventi umani.
Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme
Lunedì abbiamo inaugurato la settimana parlando di rider attraverso un’inchiesta di Domenico Mussolino di Indip. I rider infatti in Sardegna sono sempre di più, con una conseguente riduzione del lavoro e dei guadagni e una competizione serrata per aggiudicarsi più ordini. Come scrive Domenico, sono in tanti ad aver intrapreso questa attività durante la pandemia, quando la ristorazione è stata limitata alle consegne a domicilio. Al tempo si guadagnava bene e in tanti hanno deciso di trasformare le consegne nella propria occupazione principale. Me le continue assunzioni hanno finito per creare un sovraffollamento di lavoratori e il numero di “viaggi” per ciascun rider è diminuito. E adesso, tra algoritmo e sovrannumeri, la vita dei e delle rider in sardegna è sempre più complessa. Leggete l’inchiesta, ne trovate un’anticipazione sul nostro profilo instagram e il resto su www.sardegnachecambia.org
Martedì la nostra Sara Brughitta ci ha invece raccontato la storia dietro l’e-commerce Mannos. Come racconta Sara, si tratta di un progetto che offre un’esperienza di adozione originale. È possibile infatti adottare un filare di vite, un campo di grano, un’arnia o anche un animale, diventando così parte attiva del ciclo che dà vita ai prodotti enogastronomici tipici sardi. L’idea di Maria Giovanna Carta, la fondatrice, è quella di creare un legame tra la sua connessione personale con la Sardegna e la riscoperta delle tradizioni agricole e alimentari dell’Isola. Un’adozione che connette persone, tradizioni e territorio, portando in tavola prodotti locali e storie autentiche, e rendendo chi sceglie di adottare sia consapevole di ciò che acquista, che parte integrante nel supporto al processo di produzione. Una bella realtà, trovate anche questo articolo sul nostro portale
Mercoledì invece abbiamo dedicato un articolo al fatto che Il Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione dell’Università di Sassari sta partecipando alla COP16 a Riyadh, un evento globale dedicato alla lotta contro la desertificazione e la siccità, temi di grande rilevanza anche per la Sardegna. Come infatti scriviamo, la desertificazione è un fenomeno che interessa oggi oltre il 40% della superficie terrestre, con un impatto devastante su quasi due miliardi di persone ogni anno. Le prospettive future sono ancora più preoccupanti: entro il 2050 tre persone su quattro potrebbero essere colpite dalla siccità. E in un’Isola dove la situazione critica nei bacini d’acqua ormai da anni desta preoccupazioni, con percentuali di acqua negli invasi sardi che quest’anno hanno registrato il più basso livello dell’ultimo quarto di secolo, il fenomeno della siccità rischia di consolidarsi come una minaccia sistemica, compromettendo la sicurezza idrica, l’agricoltura, l’approvvigionamento energetico e la vita. Il processo di desertificazione lascia infatti profondi segni anche in Sardegna, tra le 5 regioni italiane a rischio desertificazione. Ne parliamo meglio nell’articolo online
Giovedì infine abbiamo chiuso la nostra settimana di pubblicazione con un articolo della nostra Lisa Ferreli sul boicottaggio dell’apartheid israeliana. Partiamo dalla cronaca: Potere al Popolo Cagliari e il Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina sono impegnati in una campagna di raccolta firme per chiedere al comune di cagliari di aderire alla campagna di Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro aziende e istituzioni israeliane coinvolte nelle violazioni del diritto internazionale nei Territori Palestinesi Occupati. Parliamo di questo con Claudia Ortu di Potere al Popolo ma parliamo anche di boicottaggio, del perché boicottare e di come quasi vent’anni di campagne di boicottaggio internazionale abbiano influito sulle scelte di istituzioni finanziarie, multinazionali, università e nazioni intere. Tutto questo, a dimostrazione del fatto che nessuno si salva da solo, ma che insieme ognuno può fare la differenza. Trovate un anticipo in formato video sul nostro profilo Instagram e l’articolo integrale con anche il link per sapere dove poter firmare, su www.sardegnachecambia.org
E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:
- Questo sabato alle 19 a su Tzirculu a Cagliari si parla dei mille volti del colonialismo energetico. Un incontro con i giornalisti di Indip, nostri partner, e IrpiMedia per presentare il libro Barones de s’energia di Piero Loi e il libro collettivo Senza Segnale edito da IrpiMedia, con un’inchiesta di Raffaele Angius e Piero Loi. Intervengono appunto Piero Loi, Raffaele Angius, Cecilia Anesi e durante l’evento sarà esposta la mostra fotografica di Senza Segnale con le fotografie di Chiara Caredda e le tavole del graphic novelist Erre Push. Un evento davvero molto interessante, durante il quale verrà snocciolato il tema della speculazione energetica e dell’approccio predatorio al territorio sardo.
- Domenica 15 dicembre ci sarà il il #terzoappuntamento di (to) be in Jazz , dalle 11.00 e alle 18.00 con “Vengo anch’io… – Omaggio a Enzo Jannacci” al Teatro Verdi di Sassari. Un progetto ideato dal pianista, compositore e arrangiatore Corrado Guarino, che per l’occasione ha curato gli arrangiamenti dei brani più iconici del grande Enzo Jannacci. Diretta dall’autore stesso, l’Orchestra Jazz della Sardegna darà vita a una versione jazz orchestrale di uno dei più eclettici e visionari artisti italiani, con la straordinaria partecipazione della voce di Boris Savoldelli. Da non perdere
- Fino a venerdì 27 dicembre la bi-personale “Late night confessions” il progetto fotografico di Francesca Randi, Violet Mary Hotel, verrà esposto interamente per la prima volta negli spazi della Fondazione Bartoli Felter di Cagliari. Francesca Randi e Laura Saddi raccontano attraverso metafore e riferimenti (in questo specifico caso il Mito di Inanna) la possibilità di scoprire sé stessi attraverso la contemplazione dell’opera d’arte, pittorica o fotografica. Una mostra molto affascinante e sempre in materia artistica, vogliamo suggerirvi anche che al 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗠𝘂𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘀 𝗣𝗹𝗮𝘀𝘀𝗮𝘀 è invece esposta la mostra personale dell’illustratrice Maria 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗠𝗲𝗹𝗶𝘀, dal titolo: “𝙑𝙄𝙎𝙄𝙊𝙉𝙄 𝙄𝙉 𝘿𝙄𝙑𝙀𝙉𝙄𝙍𝙀”, con la direzione artistica di 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮 𝗦𝗼𝗿𝗰𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶. Un evento imperdibile per gli amanti dell’arte e dell’illustrazione: le opere di Maria Francesca Melis sono un viaggio emozionante che si muove tra passato e futuro, mescolando il fascino nostalgico di atmosfere rétro con un approccio audace e sperimentale. La mostra sarà visitabile fino all’8 gennaio, ricordatevelo!
- Infine, per gli amanti delle sagre, questo fine settimana vi segnaliamo la Sagra del miele a San Sperate, bellissimo paese museo del basso Campidano. Sarà l’occasione per scoprire le diverse varianti di gusto e le caratteristiche organolettiche del miele di San Sperate
#consumodelsuolo
Nell’isola aumenta il cemento, diminuiscono le aree verdi
Consumo di suolo e urbanizzazione
#aggressione
“Un giovane antifascista aggredito da due militanti di Casa Pound”: la denuncia a Cagliari
#redditodistudio
Reddito di studio in Sardegna, in Consiglio l’audizione dei rettori: “Dobbiamo attrarre studenti nell’Isola”
Informazioni sul reddito di studio
#cybercrime
“Sardi sotto attacco dei cybercriminali”: nell’Isola più di 8mila denunce da aziende e cittadini
#ibiseremita
Due esemplari di Ibis eremita avvistati a Nuoro: è una specie rara e molto protetta
#SACC
Rider, in Sardegna sono troppi al lavoro e senza agevolazioni
Mannos, la piattaforma che permette di adottare, supportare e gustare le piccole produzioni sarde
C’è anche l’Università di Sassari alla COP16 sulla desertificazione di Ryadh
Genocidio in Palestina: se il silenzio è complicità, il boicottaggio può fermarlo