31 Ott 2024

Crisi climatica e alluvioni, dimensionamento scolastico, energia, imprese – INMR Sardegna #51

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Oggi parliamo di maltempo e cambiamento climatico con le notizie sull’alluvione che ha colpito il Sulcis, lo facciamo anche attraverso il contributo audio di Duilio Zanda dalla protezione civile di Siliqua. Parliamo poi di scuola perché ritorna il tema del dimensionamento scolastico dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale sarda, vedremo meglio di cosa si tratta, e parliamo anche di imprese dando uno sguardo ai dati sulla situazione delle imprese sarde attraverso l’analisi della Camera di Commercio di Sassari. Infine faremo il nostro punto a tema energia con le novità sull’Isola per quanto riguarda il tema della speculazione energetica, con uno sguardo al dibattito sulla legge di Pratobello e il voto del consiglio di Alghero che stabilisce l’area comunale come non idonea a impianti eolici e fotovoltaici. Nella seconda parte della rassegna stampa vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.

Tra la notte di sabato 26 e la mattina di domenica 27 ottobre, il Sud della Sardegna è stato sconvolto da violenti nubifragi che hanno causato allagamenti, interruzioni stradali e seri danni al settore agricolo. Uno degli episodi più drammatici si è verificato nelle campagne tra Nuxis e Siliqua, nel Sulcis, dove una persona risulta dispersa a causa delle inondazioni. Come ha però specificato Matteo Tidili, meteorologo sardo della Rai, “non è stato il classico temporale autunnale e si sbaglia a ritenere che parlare di alluvione sia tutta una montatura mediatica per giustificare la presunta assenza di manutenzione”. Vi leggo direttamente il suo commento, apro le virgolette: “Quello accaduto nella notte é un flash flood in piena regola o alluvione lampo dovuta ad un sistema temporalesco che è rimasto stazionario sulle medesime zone per diverse ore autorigenerandosi e scaricando precipitazioni torrenziali e accumuli fino a 300 mm. La pioggia di più di 6 mesi concentrata in poche ore non è certamente la normalità ma un evento eccezionale ed estremo ed è da qui che bisogna partire con tutte le considerazioni. Ignorare il cambiamento climatico e l’intensificazione degli eventi meteorologici, puntando il dito sempre e solo sul tombino e sulle manutenzioni, significa trascurare una realtà che ormai ha conseguenze evidenti. Le ondate di calore, le alluvioni e le tempeste estreme sono sempre più frequenti e intense, influenzando la nostra vita quotidiana, l’economia e gli ecosistemi. Continuare a non riconoscere questa realtà non solo rallenta le azioni di mitigazione, ma ci rende più vulnerabili, impedendoci di adottare strategie efficaci di adattamento. Comprendere e accettare questi cambiamenti è il primo passo per affrontare e ridurre i loro impatti futuri”. La Regione, attraverso le parole di Giuseppe Meloni, assessore regionale alla Programmazione e al Bilancio, ha annunciato da subito l’erogazione di risorse spendibili immediatamente, una base di 5 milioni di euro per gli interventi più urgenti a cui seguirà una variazione di bilancio. Abbiamo chiesto in merito un commento anche a Duilio Zanda della Protezione civile PAN Siliqua.

Addio ad altre nove autonomie scolastiche. Una “condanna a morte” come riporta l’unione sarda, che è arrivata sotto forma di sentenza della corte costituzionale: delle attuali 234 si scenderà a 225. E ricordiamo che i tagli ci sono già stati: fino all’anno scorso le autonomie erano 270. Ancora non si sa quali saranno gli istituti da sacrificare ma per ora quello che è certo è che La Corte costituzionale, con la sentenza n. 168 del 2024, dà torto alla legge della Regione Sardegna n.2 del 2024, che prevedeva l’avvio di una procedura per il mantenimento di tutte le autonomie scolastiche esistenti nell’anno scolastico 2023-2024. La legge dichiarata illegittima dalla consulta, aveva due obiettivi: il mantenimento della rete scolastica del 2023-2024, e successivamente l’adozione di un piano annuale regionale in modo da provvedere autonomamente al dimensionamento della rete scolastica e alla programmazione dell’offerta formativa. Un provvedimento che però rimarrà inattuato. La Corte, in particolare, ritiene infatti che la legge della Regione Sardegna nel porsi l’obiettivo di mantenere tutte le autonomie scolastiche si metta in contrasto con la Costituzione. L’art. 117, secondo comma, lettera n della Costituzione, ricordano i giudici costituzionali, attribuisce alla competenza legislativa statale esclusiva la materia «norme generali sull’istruzione». La legge regionale «viola quindi il principio della necessaria corrispondenza tra dirigenti assegnati alle regioni e istituzioni scolastiche presenti sul territorio. Resta ferma però la competenza delle Regioni a definire il tipo e l’ubicazione delle istituzioni scolastiche e a istituire nuovi plessi o ad aggregare quelli esistenti. Per l’assessora regionale alla pubblica istruzione Ilaria porta, “la manovra rappresenta una ulteriore prova di quanto sia necessario lavorare sul tema della scuola anche dal punto di vista normativo, ma soprattutto su quello delle specificità reali della Sardegna”. In un’Isola da tempo in testa nel panorama italiano per quanto riguarda i tassi di abbandono scolastico, le politiche volte ad accorpare, tagliare e ridurre i finanziamenti e le autonomie al comparto scuola, sono un campanello d’allarme per il futuro stesso dell’Isola. Istruitevi, organizzatevi e agitatevi diceva il nostro Antonio Gramsci, ma la domanda che vorremo smettere di porci è: come possiamo studiare, conoscere, formarci ed essere cittadini e cittadine attive, se frequentare la scuola senza ostacoli, è un privilegio per pochi?

Arriviamo ora al nostro punto sulle novità a tema energia. Questa settimana centrale nel dibattito è stato lo scontro fra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale per quanto riguarda la Pratobello ’24, soprattutto per quanto riguarda la decisione da parte dei presidenti di gruppo, di far seguire alla proposta di iniziativa popolare il percorso regolare, senza una discussione urgente in aula. Ve ne abbiamo parlato anche nella precedente rassegna: per l’opposizione e per i movimenti a supporto della Pratobello 24, il ddl aree idonee e la Pratobello 24 avrebbero dovuto essere trattate congiuntamente. L’iter legislativo prevede infatti che l’esame congiunto di due testi debba essere deciso in commissione solo quando termina la discussione generale. E quello che vi riportiamo oggi riguarda appunto la decisione di far seguire alla proposta il percorso regolare, senza una discussione urgente in aula. Una scelta che ha generato non poche discussioni e polemiche. Una nota degli stessi capigruppo di maggioranza ha voluto chiarire da subito il fatto che: “I gruppi di centrodestra hanno richiesto l’inserimento all’ordine del giorno attraverso una procedura ‘d’urgenza’, pur consapevoli dell’impossibilità di applicarla, nel tentativo di provocare un incidente e di strumentalizzare la situazione. Si tratta di giochetti di palazzo. Ogni tentativo di mistificare quanto accaduto, o di usare le decisioni del Consiglio Regionale per fini intimidatori, sarà respinto dalla coalizione del Campo Largo, composta da forze politiche e persone determinate a trattare con serietà temi complessi e vitali per la Sardegna, come la transizione energetica e la protezione ambientale e paesaggistica”. Una nota firmata da Roberto Deriu (Pd), Michele Ciusa (M5S), Maria Laura Orrù (Avs), Sandro Porcu (Orizzonte Comune), Francesco Agus (Progressisti), Sebastian Cocco (Uniti per Todde) e Luca Pizzuto (Sinistra Futura). Gli stessi consiglieri regionali che sono finiti al centro di una polemica strettamente legata alla decisione di non passare per la procedura d’urgenza con la Pratobello ’24. Un comitato a supporto della legge di iniziativa popolare ha infatti pubblicato nomi e volti dei consiglieri regionali del Campo largo che hanno votato contro la procedura d’urgenza, in una sorta di schedario che sotto la faccia di ogni consigliere e consigliera, riporta l’accusa di tradimento del popolo sardo. “No alle liste di proscrizione”, è stata la replica compatta di chi non ha gradito la personalizzazione della questione, un atto più volte definito repressivo. In merito a quest’ultima accusa, sempre dal movimento a supporto della Pratobello in questi giorni è stato pubblicato un messaggio che vuole ricordare come la repressione sia quella subita da chi lotta anche col proprio corpo contro la speculazione, come gli attivisti e attiviste che sono stati trascinati di peso durante il blocco stradale al porto di Oristano, le perquisizioni subite, le multe e le denunce. Insomma, è stata una settimana di discussioni accese durante la quale il movimento per la Pratobello ha voluto anche indire una conferenza stampa per ribadire che porteranno avanti la loro battaglia con forza. Nel frattempo, il consiglio comunale di Alghero ha deliberato una risoluzione che dichiara che sul territorio comunale non esistono aree idonee all’installazione di grandi impianti per la produzione di energie da fonti di energia rinnovabili. Durante la seduta, sono stati sottolineati i punti cardine della risoluzione fra cui l’avvio del percorso di redazione del Piano di Azione per l’energia sostenibile e il Clima del Comune di Alghero, con l’obiettivo di valutare strategie e azioni da attuare all’interno del territorio comunale nell’ottica più complessiva di un quadro di riduzione delle emissioni CO2. Noi continuiamo a tenervi aggiornati e soprattutto continuiamo a credere in una transizione energetica che non sia speculazione, e in una battaglia condivisa dal popolo sardo con l’unico obiettivo di sottolineare il diritto all’autodeterminazione e impedire una nuova servitù nella nostra Isola.

In conclusione uno sguardo veloce ai dati sull’economia nell’Isola perché cala il numero delle imprese sarde ma tiene il nord Sardegna. Lo evidenzia lo studio della Camera di Commercio di Sassari che ha analizzato il tessuto economico di un’Isola, la nostra, che conta differenze territoriali ma anche una crescita troppo limitata. Nei primi nove mesi del 2024 si è registrato un tasso di crescita regionale che si è rivelato praticamente nullo (+0,07%). Tuttavia l’analisi evidenzia anche buone performance del territorio del nord Sardegna, con un tasso di crescita del +1,10% e un saldo pari a +605 imprese. A fine settembre 2024 le imprese attive in Sardegna sono 143.314, oltre un migliaio in meno da inizio anno. Sono inoltre 732 le imprese agricole in meno nel periodo analizzato. Significativa appare invece la crescita nei settori come le attività professionali, scientifiche e tecniche, che mostrano incrementi consistenti sia in termini di imprese che di addetti. Il tutto conferma la crescita di un’economia basata sempre più sulla conoscenza e sull’innovazione, e questo ci fa piacere.

Lunedì abbiamo inaugurato la settimana con un approfondimento molto interessante della nostra Marta Serra, antropologa, studiosa di pratiche ancestrali dell’Isola e curatrice della rubrica sull’esoterismo in Sardegna, sull’ossidiana. Qui nell’Isola più o meno tutte e tutti conosciamo questa pietra, anche perché il Monte Arci, gioiello vulcanico della Sardegna, custodisce il più vasto tesoro di ossidiana nel Mediterraneo. Nel suo approfondimento però Marta Serra ci parla dell’ossidiana e del suo dialogo millenario con la Sardegna e chi la attraversa, della funzione non solo tradizionale ma anche esoterica. Non perdetevelo, è molto interessante e visto che ci siamo, vi consigliamo anche di visitare il Museo dell’Ossidiana di Pau, l’unica struttura museale in Europa dedicata a questo straordinario prodotto dell’attività vulcanica. Ne rimarrete affascinati

Martedì invece spazio a Pully, il fenicottero rosa mascotte del Cagliari Calcio. Ce ne ha parlato Matteo Cardia di TocTocSardegna con un articolo che racconta il fenomeno Pully e come rappresenti un simbolo di una connessione più ampia tra squadra, tifosi e comunità. È un po’ un ambasciatore dello spirito rossoblù, capace di portare avanti un messaggio di appartenenza, partecipazione e ascolto, e sta facendo molto parlare di sé anche perché il suo ruolo nella squadra del cagliari calcio sta riscrivendo il rapporto tra calcio e tifoseria. Ovviamente, la scelta del fenicottero è legata alla forte presenza de “sa genti arrubia” e al legame tra cagliari e questa meravigliosa specie. Un rapporto speciale ha trovato un nuovo significato anche nel Cagliari Calcio, con Pully. Trovate l’articolo di Matteo Cardia su www.sardegnachecambia.org

Ieri invece, prima della piccola pausa per Ognissanti, la nostra Sara Brughitta, ci ha affidato un racconto personale su come da bambina nel paese di Tortolì, viveva Is Animas. Simile alle feste di tradizione anglosassone, si tratta dell’antica festività sarda che celebra il culto dei morti. Is Animas, su Mortu Mortu, is Animeddas, Su ‘ene ‘e sas ànimas: i nomi possono variare da territorio a territorio ma l’essenza è sempre la stessa. Chiedere un dono per onorare e “sfamare” le anime bisognose di chi, sulla terra, non c’è più. Quella che ci racconta Sara Brughitta è la storia di una comunità in cui i figli sono di tutti, bambini e bambine si autogestiscono e gli adulti partecipano attivamente alla gioia dei più piccoli. Un racconto molto bello e in parte anche emozionante, soprattutto per chi ha vissuto in prima persona l’avventurarsi tra le vie del paese a chiedere “is animas”.

E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:

  • Da oggi fno a domenica 3 novembre a Seui torna per la 28esima edizione Su Prugadoriu, la festa po is animas, ovvero per il culto delle anime di cui vi abbiamo parlato anche poco fa. L’evento rievoca l’usanza dei bambini del paese di girare per le strade nell’oscurità, con il solo ausilio della luce fioca delle lanterne, chiedendo offerte per le anime del purgatorio. In questa occasione, Seui mette in mostra la bellezza del proprio patrimonio culturale, dalla maschera tradizionale – S’Urtzu e sa Mamulada -, agli oggetti esposti nei siti del Sistema museale Sehuiense, passando per Sa Omu ‘e sa Maja, il Carcere Spagnolo, la vecchia stazione ferroviaria e, per quanto riguarda ambiente e natura, la foresta di Montarbu. Non possono mancare laboratori artigianali – is mangasinus -, e le degustazioni dei piatti tipici, culurgionis, civargius e civargeddus prenus, salumi e castagne. Un evento a tema che è veramente bello da vivere, vi consigliamo di farci un salto
  • Tra San Gavino, Villanovafranca e Turri si produce lo zafferano di Sardegna DOP, una delle principali produzioni – oltre il 60% – dell”oro rosso’ presenti in Italia. Tale tradizione è celebrata nel Festival Strade dello Zafferano di Sardegna DOP, in programma nei tre comuni del Medio Campidano a partire da questa domenica, il 3. A ospitare la prima tappa dell’edizione 2024 è Villanovafranca, con numerosi punti di interesse disseminati tra centro storico e campagne. Presenti laboratori, esposizioni, stand enogastronomici e punti di ristoro. Il programma prevede anche visite ai campi in fiore, escursioni al nuraghe Su Mulinu, dimostrazioni di cucina e antichi mestieri, divertimento con simulatori e realtà aumentata, spettacoli e musica itinerante, nonché l’originale Gara regionale di pulitura del fiore di zafferano, giunta alla seconda edizione. Anche in questo caso, un appuntamento che se siete in zona Medio Campidano (o potete andarci) non dovete perdere!
  • “Ilos de seda e de oro” è invece una mostra con percorso interattivo dedicata al costume di Oliena, alla sua storia e al prezioso lavoro di ricamo. Una raccolta di abiti tradizionali dal 1700 a oggi donati per la mostra aperta fino al 3 novembre e ospitata presso l’Ex Collegio dei Gesuiti, dove fili di seta e di oro conducono a scoprire il senso di appartenenza di un paese che si esprime tramite l’arte del ricamo che vive ancora oggi. Dura fino a domenica, quindi segnatevela!
  • Questo fine settimana torna poi l’appuntamento con domenica al museo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Vi ricordiamo che i Musei visitabili gratuitamente in Sardegna sono, per quanto riguarda Cagliari, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, e la Basilica di San Saturnino; per quanto riguarda Sassari invece l’Altare prenuragico di Monte d’Accoddi, la Pinacoteca nazionale di Sassari, il Compendio garibaldino di Caprera e il Museo nazionale archeologico ed etnografico “Giovanni Antonio Sanna”.

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