20 Set 2024

Portovesme, Abbanoa, diritto allo studio e energia – INMR Sardegna #45

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Oggi parliamo della protesta dei lavoratori della Portovesme, dove in 1200 rischiano il posto di lavoro, e proseguiamo con un’altra notizia centrale in settimana, ovvero il cambio governance di Abbanoa, un cambiamento atteso da tempo. Facciamo poi il punto sull’energia, perché ci sono novità per quanto riguarda l’impugnazione del governo della legge 5, e infine parleremo di scuola perché in settimana Mattarella ha partecipato all’inaugurazione dell’anno scolastico, con lui anche il ministro Valditara, e avremo in merito un commento di Francesca Palmas dell’ABC Sardegna che ha presenziato all’evento, alla quale abbiamo chiesto un contributo focalizzato sull’accesso al diritto allo studio per studenti con disabilità. Nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo gli articoli della settimana su Sardegna Che Cambia e in chiusura, festival e eventi in arrivo per il weekend.

Sono giornate di presidi, manifestazioni e scioperi per i lavoratori della Portovesme srl, affiancati dal grido di allarme lanciato dai sindacati secondo cui nel Sulcis e nel Medio Campidano si rischia il dramma sociale. Sono 1200 infatti i lavoratori che rischiano il posto se sarà confermata la decisione della Glencore di fermare la ”linea zinco”. Quello che è accaduto è infatti che la Glencore ha annunciato la fermata dell’impianto zinco di Portovesme, annuncio al quale è seguita la mobilitazione immediata con i sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale. Come spiega il sole 24ore, tutto è legato al futuro dei due stabilimenti sardi (Portovesme e San Gavino) che la Glencore gestisce con la controllata Portovesme srl e in cui si produce piombo, zinco, oro, argento, rame e acido solforico. Da marzo scorso la produzione di piombo è ferma mentre quella di zinco è ridotta a causa degli alti costi energetici. Da allora per i lavoratori, oltre mille come abbiamo detto tra diretti e indotto, è scattata la cassa integrazione a rotazione. Per l’azienda «tali modifiche rispondono alle difficili condizioni di mercato in cui l’impianto si è trovato ad operare, che includono termini commerciali poco vantaggiosi e prezzi energetici elevati in Europa (in particolare, in Italia)». La regione, nelle parole dell’assessore all’industria Emanuele cani, ho ribadito che non può accettare il ridimensionamento dello stabilimento. “È chiaro – ha ribadito l’assessore – che si sta creando un problema che riguarda non solo i livelli occupazionali ma anche la prospettiva di sviluppo della Sardegna che proprio in questi ultimi mesi si sta spendendo per trovare soluzioni alle problematiche che sono presenti in campo». Nel frattempo l’azienda ha anche presentato un progetto, che prevede investimenti per oltre 500 milioni, per la produzione di litio per batterie di nuova generazione. L’iniziativa però ha subito diversi rinvii e ci sono state una serie di iniziative con richieste di intervento del Governo da parte dei sindacati. In settimana la protesta dei lavoratori della Portovesme srl si sposta sotto le finestre del Consiglio regionale, prima dello sciopero proclamato per lunedì prossimo e del vertice di martedì 24 settembre a Roma con il ministro delle imprese, Adolfo Urso, la sottosegretaria con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, e la ministra del lavoro, Marina Calderone. Quello che in conclusione vogliamo sottolineare, come scrive anche Antonio Muscas in un articolo de s’indipendente che mettiamo qua sotto tra le fonti, è che stiamo parlando di un’industria ad alto impatto ambientale, una cosiddetta “energivora” in quanto per i suoi processi richiede enormi quantitativi di energia. La zona di Portoscuso è talmente inquinata da aver indotto nel 2012 la USL 7 di Carbonia a intervenire con un avviso che informa la popolazione di Portoscuso “di fare in modo di differenziare la provenienza dei prodotti ortofrutticoli da consumare per la fascia di età dei bambini da 0 a 3 anni. Occorre fare in modo che in questa fascia di età non siano consumati esclusivamente prodotti ortofrutticoli provenienti dai terreni ubicati nel Comune di Portoscuso». La conseguenza dell’inquinamento si misura anche negli alti tassi di metalli pesanti nel sangue degli abitanti. Quello che vediamo da tempo accadere nel Sulcis è quindi un dramma, se così vogliamo definirlo, ambientale e sociale, con un territorio profondamente inquinato in cui l’unica economia rimasta è quella garantita da industrie fortemente inquinanti, e dove il ricatto occupazionale determina quello che vediamo in questi giorni, ovvero una messa in discussione del sacrosanto diritto al lavoro.

Notizia della settimana è stata sicuramente anche il fatto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato a Cagliari alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025 con il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. Nel suo discorso del ministro dell’istruzione ha parlato anche di disabilità, un tema abbastanza dibattuto in questi giorni dato che per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, in Sardegna due docenti su tre precari o non abilitati. Nell’Isola si stima che siano circa 8mila gli studenti e studentesse che necessitano del sostegno per affrontare il percorso scolastico, mentre i docenti specializzati sono al momento circa 3mila. Una problematica che si interseca anche in questo caso nelle questioni relative al diritto al lavoro degli insegnanti e alla precarietà che caratterizza la professione, ma che riguarda soprattutto le persone con disabilità per le quali spesso la campanella non suona lo stesso giorno dei compagni senza disabilità, e che spesso si vedono quindi negate un altro diritto, quello allo studio. In merito abbiamo chiesto un commento a Francesca Palmas, pedagogista, responsabile Scuola e Centro Studi dell’Associazione ABC e membro dell’Osservatorio sull’inclusione scolastica del MIUR, tra le persone presenti all’inaugurazione dell’anno scolastico.

Parliamo ora di Abbanoa il gestore unico del Servizio Idrico Integrato, perché in settimana Giuseppe Sardu, manager di lungo corso nella gestione dell’acqua, ne è stato nominato nuovo presidente. Il cambio di governance di Abbanoa era un qualcosa di atteso e annunciato anche in campagna elettorale dalla presidente Todde, la quale ha commentato sottolineando che “L’acqua pubblica è un bene comune e contrasteremo ogni tentativo di privatizzazione. Sono numerose le sfide che attendono la società nei prossimi mesi – ha aggiunto la presidente – La nuova gestione dovrà affrontare criticità importanti, tra cui il tema della manutenzione, e dovrà portare avanti progetti strategici per il miglioramento del servizio a beneficio della Sardegna e di tutto il popolo sardo”. In questi mesi di profonda siccità delle problematiche strutturali della rete idrica ne abbiamo parlato più volte: nel 2012 (dati Istat) la Sardegna era la regione con il tasso di dispersione più alto in assoluto: circa il 55%, mentre nelle ultime rilevazioni Istat (2022) si è arrivati a circa il 50%. Sono numeri che hanno reso ancora più preoccupante il fenomeno della siccità, se pensiamo anche solo ai tantissimi comuni che hanno avuto o che hanno tutt’ora tagli all’acccesso all’acqua, i dati sulle perdite oltre che preoccupare fanno anche un po’ arrabbiare. La speranza è che questo cambio di governance, atteso da tempo, serva a rimettere in sesto una condotta ormai da anni definita colabrodo, e a tutelare un bene prezioso come l’acqua.

Chiudiamo con il nostro punto sull’energia con le notizie riguardanti il tema delle rinnovabili e della speculazione energetica. In settimana la Regione Sardegna si è opposta all’impugnazione da parte del governo Meloni davanti alla Corte Costituzionale della legge 5, la cosiddetta ‘moratoria sulle rinnovabili’, che sospende per 18 mesi la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici in tutto il territorio sardo. Come riporta Ansa su proposta della presidente Alessandra Todde, la giunta ha deliberato di resistere in giudizio, aggiungendo che “la rappresentanza e la difesa dell’amministrazione regionale è stata affidata, anche disgiuntamente, agli avvocati Giovanni Parisi, Mattia Pani e Andrea Secchi dell’Avvocatura regionale della Sardegna. In attesa della decisione della Consulta, la giunta ha accelerato il lavoro sulla definizione delle aree idonee, con l’intento di portarla a compimento prima che intervenga un’eventuale sentenza di incostituzionalità: la bozza di legge che deve recepire il decreto del ministero dell’Ambiente è pronta; mercoledì sera è stata condivisa con i leader dei partiti della maggioranza di campo largo in un vertice convocato dalla stessa presidente. La mappa definitiva arriverà dopo una nuova condivisione con i Comuni e con i consiglieri regionali in commissione o direttamente in Aula quando si esaminerà il testo che dovrà essere approvato entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale, e la scadenza è fissata per i primi di gennaio. Nel frattempo noi continuiamo a tenervi aggiornati.

Lunedìì abbiamo inaugurato la settimana con un articolo che parla di quelle che abbiamo chiamato “difficoltà” della giustizia italiana in materia ambientale. In Sardegna infatti due importanti processi in materia rivelano quella che secondo il Gruppo di Intervento Giuridico è la realtà della giustizia in questo ambito. Da un lato il processo per abusi edilizi sull’Isola di Tavolara, avviato nel 2019 e il processo per disastro ambientale al poligono di Teulada, conclusosi senza accertamento di responsabilità. Se infatti il primo procedimento ha subito numerosi rinvii e lungaggini con ben tredici udienze a oggi, senza una chiara conclusione in vista ma con un rischio prescrizione dietro l’angolo, il processo contro i cinque generali ex capi di stato maggiore accusati di disastro ambientale nel poligono militare di Teulada si è concluso con quattro assoluzioni e un proscioglimento. Come sostiene il Grig, «A Teulada si ritiene che non vi siano gli elementi per continuare il giudizio e si chiude con il silenzio che diventa giudicato, a Tavolara la Corte di cassazione ha affermato chiaramente elementi e principi applicabili al caso concreto, ma si continua un processo in cui l’obiettivo inconfessabile di molti è la prescrizione». Per Stefano Deliperi, presidente del Grig, la situazione in materia ambientale dal punto di vista giuridico è «spaventosamente carente. Serve maggiore fermezza, ma al momento questo è lo stato della giustizia»

Martedì invece abbiamo pubblicato l’intervista a Marco Cannas, in arte Zeep, un giovane cantautore ogliastrino, cagliaritano d’adozione. Le sue canzoni, un mix di indie-pop e urban, contano più di 2 milioni di streaming sulle piattaforme digitali ma ciò di cui parliamo nell’intervista, riguarda la sua scelta di restare nell’Isola a fare musica. Una decisione che vuole superare i limiti legati all’abitare in un’isola e valorizzarne gli aspetti positivi. Come ci racconta, “Lasciando la Sardegna perderei la mia ispirazione”. È un’intervista che parla di un fenomeno che ci piace raccontare, quello ovvero della restanza. La trovate nella nostra home, vi consigliamo di leggerla e poi di ascoltare la bella musica di Zeep

Mercoledì vi abbiamo annunciato l’arrivo anche in Sardegna di Zarcle attraverso un articolo realizzato col loro contributo. Si tratta di un’app italiana che rivoluziona il concetto di supporto quotidiano, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di servizi e al tempo stesso contribuendo a cementare i legami comunitari e i rapporti interpersonali. Lo slogan è chiaro: “Se non puoi farlo tu, ci pensiamo noi”. Disponibile su App Store e Play Store, Zarcle facilita la gestione di quelle attività che spesso si perdono nella calendarizzazione giornaliera: piccoli lavori, commissioni o mansioni quotidiane. Qualche esempio? Se si cerca una persona per sistemare uno spazio verde, basta scrivere la richiesta e selezionare la durata stimata del lavoro. Verrà proposto l’operatore più vicino che ha già accettato di svolgere il servizio, offrendo il prezzo più adatto. Spetta all’utente poi confermare la risposta, comunicare con la persona e ottenere il servizio. Trovate anche questo articolo su www.sardegnachecambia.org , con anche il link al sito per saperne di più

Ieri abbiamo chiuso la nostra settimana di pubblicazioni raccontandovi la scuola sarda di pastorizia, un percorso formativo alla seconda edizione che ha un approccio comunitario. Come vi abbiamo raccontato attraverso un percorso gratuito di teoria e pratica, la scuola non solo supporta lo sviluppo di competenze innovative, ma contribuisce anche a contrastare lo spopolamento delle aree rurali, offrendo una nuova prospettiva per il futuro del settore.  Tra le motivazioni dietro l’istituzione della scuola c’è un’unione tra quelle che sono le necessità legate soprattutto al cambiamento climatico e quelle che guardano invece alla professione come garanzia di presidio nei luoghi. Come spiega Simone Campus, direttore del GAL Anglona Coros, «Uno dei temi più importanti dietro la Scuola è proprio quello del pastore come custode del territorio e presidio ambientale a tutela delle nostre specificità, soprattutto della biodiversità. La presenza di allevatori e pastori è importantissima, basti pensare al fenomeno degli incendi: sappiamo che molti nascono anche perché manca un presidio nel territorio interessato, la presenza degli allevatori è invece fondamentale perché gli spazi naturali vengano vissuti e attraversati». Trovate maggiori info nell’articolo, dove vi ricordiamo che le iscrizioni sono possibili entro e non oltre il 27 settembre.

E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:

  • Innanzitutto vi segnaliamo che questo fine settimana ci sono tre eventi sparsi nell’isola a tema energia, tutti e tre sabato ma in differenti punti dell’Isola. Anzi, il primo che vi suggeriamo può arrivare ovunque perché si terrà online: si chiama “I sardi sono contro la transizione energetica. Faula!”, ed è organizzato dall’Assemblea Natzionale Sarda e dal blog S’Indipendente. Il dibattito avrà luogo alle ore 18:00 e sarà trasmesso in diretta streaming, trovate il link nelle pagine social dell’assemblea. Tra i relatori dell’evento figurano nomi noti del panorama intellettuale sardo come Federica Pau, Omar Onnis, Cristiano Sabino e anche la nostra Sara Corona Demurtas, che con i loro interventi cercheranno di smontare i luoghi comuni e dare voce a una narrazione alternativa a quella della cultura ufficiale. Non perdetevelo!
  • sempre sabato alle 10 nella sala convegno UNIFIDI di Oristano l’antropologo Bachisio Bandinu ha chiamato a raccolta i rappresentanti della regione sardegna e quelli dei movimenti, delle forze politiche, delle associazioni e dei comitati coinvolti nel discorso pubblico sulla transizione energetica e le conseguenze sul territorio sardo. L’intento è aprire il confronto nell’ottica di raggiungere una proposta unitaria che possa rendere la sardegna più forte nel confronto inevitabile con lo stato italiano. Sarà un incontro confronto al quale vi consigliamo di partecipare
  • Il terzo evento si terrà invece a Barumini. Si chiama Entula – musica e cultura contro la speculazione energetica, ed è un evento musicale, di arte, cultura e socialità che si terrà a Barumini villaggio nuragico “Su Nuraxi”, un sito riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’evento, di protesta e di proposta insieme, è promosso da alcuni operatori artistico-culturali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Barumini. Ci saranno DR DRER E CRC POSSE, i TAMURITA, gli ILIENSES, Colpa e tanti altri. Sulle pagine social di Entula trovate tutte le info, anche questo un evento da non perdere
  • Anche questo fine settimana torna IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile in Ogliastra. A Lanusei, Villagrande Strisaili, Arzana dalla scorsa settimana sono giornate di festival, tra escursioni, concerti, laboratori, conferenze, degustazioni di cibo locale, conoscenza degli abitanti e visite nei siti archeologici. Per chi non lo conoscesse, Itaca è Un evento che mette al centro il turismo responsabile e la valorizzazione del territorio, offrendo ai partecipanti l’opportunità di immergersi nelle bellezze naturali e nelle tradizioni tradotte in accoglienza per chi arriva per la prima volta e per chi ritorna. “Radici in movimento” sarà il filo conduttore che legherà tutti gli appuntamenti, un modo per riconoscere le origini di una terra l’Ogliastra che ha conosciuto fenomeni migratori importanti ma anche una interessante tendenza al ritorno. Come vi abbiamo detto la scorsa settimana Italia Che Cambia è tra i Main Media Partner dell’evento, quindi ve lo raccontiamo con ancora più convinzione, e vi suggeriamo di partecipare e godervi l’Ogliastra. Trovate tutte le info sul sito www.festivalitaca.net 
  • I quartieri cagliaritani di San Michele, Is Mirrionis e la Municipalità di Pirri si preparano ad accogliere la tre giorni di “RigenerAzioni”, costola e partner del festival “CagliariTiAmo, 100 palchi di periferia”. Dal 21 al 23 settembre il Mercato di via Quirra, la via Is Mirrionis, la pizza Paese di Desulo e piazza Medaglia Miracolosa, via Campeda e la Scuola di via Enrico Toti saranno solo alcuni dei luoghi che ospiteranno il nutrito calendario con 10 spettacoli al giorno, gratuiti, itineranti, della durata di 15 minuti ciascuno. Protagonisti saranno Tiziana Troja e Michela Sale Musio della Compagnia LucidoSottile, Luv!, Vanessa Aroff Podda, Andrea Piraz, Emanuele Pittoni, Renzo Cugis, Andrea Congia, Valentina e Maurizio Puddu, Robert Jennifer e il corpo di ballo di LucidoSottile. Tra l’altro ci piace sottolineare che RigenerAzioni è interamente dedicato al giornalista Antonello Lai, recentemente scomparso. In questo caso, trovate il programma su www.rigenerazioni.it

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