16 Mag 2022

L’Overshoot Day 2022 italiano è già arrivato – #521

Scritto da: Andrea Degl'Innocenti
Salva nei preferiti

Seguici su:

Ieri, domenica 15 maggio, è stato l’Overshoot day 2022 per il nostro paese, ovvero il giorno dell’anno in cui abbiamo virtualmente superato le capacità degli ecosistemi di rigenerare le proprie risorse. Capiamo meglio di cosa si tratta, cosa vuol dire e cosa possiamo imparare da ricorrenze come questa.

Ieri è stato l’Overshoot day 2022 italiano. Che vuol dire? Che cos’è l’Overshoot day 2022? L’Overshoot Day è quella giornata dell’anno il nostro consumo di risorse supera la capacità del pianeta di rigenerarle. A calcolarla è il Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale che misura l'”Overshoot Day”. La data è una media fra le varie risorse, ma ci da un’indicazione di massima su quante risorse stiamo consumando in eccesso. Per vivere in perfetto equilibrio con il Pianeta, l’Overshoot day dovrebbe cadere oltre il 31 dicembre. Significherebbe che stiamo consumando le stesse risorse, o meno risorse, rispetto a quelle che il pianeta è in grado di rigenerare.

OVERSHOOT DAY 2022 NEL MONDO

E invece gli overshoot day cadono ogni anno un po’ prima. A livello mondiale, ormai l’Overshoot Day cade attorno a fine luglio. Non è ancora uscito il calcolo per l’Overshoot Day 2022 (bisognerà attendere il 5 giugno prossimo, cioè la Giornata mondiale dell’Ambiente per conoscerlo), nel 2021 è stato il 29 luglio, il record negativo, fin qui, è quello del 25 luglio del 2018.

Vuol dire che all’incirca usiamo le risorse di 1,8 Pianeti, ma ne abbiamo solo uno. Poi c’è stata una flessione negli anni successivi, dovuta anche alla pandemia (considerate che nel 2020 è caduto il 22 agosto, per effetto dei vari lockdown). Considerate che il primo anno ad avere un Overshoot day è stato il 1972, prima di allora le risorse del pianeta erano sufficienti a coprire il nostro fabbisogno. In 50 anni siamo arrivati a fine luglio.

E fin qui stiamo parlando di quello che viene chiamato Earth Overshoot Day. Poi ogni singola nazione ha il suo. Quello italiano, per l’appunto, cadeva ieri, il 15 maggio 2022, un paio di giorni dopo rispetto al 2021. Ciò significa che se tutti gli abitanti del pianeta vivessero come gli italiani ci sarebbe bisogno di 2,7 Terre. 

In questa particolare classifica il nostro paese è abbastanza nella media, tant’è che maggio è il mese con il maggior numero di Overshoot Day fra i vari paesi del mondo. Il paese più insostenibile al mondo è il Quatar, dove l’Overshoot Day 2022 cade il 10 febbraio. In un mese e poco più vengono consumate tutte le risorse dell’anno. Ma anche Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi, Australia non scherzano, avendo l’Overshoot Day a marzo. Se tutti vivessimo con gli stili di vita statunitensi, ad esempio, ci sarebbe bisogno di oltre 5 pianeti. 3,4 per la Russia. 2,5 per la Cina. 

Per fortuna, si fa per dire, ad abbassare almeno un po’ la media del Pianeta ci pensano tanti Paesi, perlopiù africani, che invece non hanno un Overshoot Day.  Stiamo parlando di 49 paesi, di cui 3 in America Latina, 14 in Asia e 32 in Africa. Fra i paesi più grandi e popolosi privi di un Overshoot Day, troviamo l’India e la Nigeria. 

Vi aggiungo qualche altro dato, poi facciamo un po’ di riflessioni. C’è un altro calcolo, che si collega all’Overshoot Day 2022 nazionale, ma che aggiunge altre variabili, tipo la densità abitativa, e che prova a misurare quante nazioni servirebbero, pesandole sui loro abitanti. Mi spiego meglio. Abbiamo detto che se tutti gli abitanti del mondo vivessero come gli italiani servirebbero 2,7 Pianeti. Ma misurando il nostro stile di vita con le risorse del nostro territorio, quante Italie ci servirebbero? La risposta è 5,7. In questo saremmo secondi solo al Giappone.

OVERSHOOT DAY 2022, QUALCHE RIFLESSIONE

Bene, facciamo qualche riflessione su tutti questi dati.

Primo fatto. Come facciamo a consumare mediamente le risorse di 1,8 pianeti se di Pianeti ne abbiamo soltanto uno? Indebitandoci. andando a intaccare le riserve. Gli ecosistemi hanno delle riserve. Le foreste, l’acqua dolce, il pesce, i metalli, il petrolio sono tutte risorse presenti in una certa quantità, in un determinato momento. Questa quantità è appunto la riserva. Per stare all’incirca in equilibrio dovremmo utilizzare queste riserve senza eccedere le capacità rigenerative delle stesse da parte degli ecosistemi, considerando anche il fatto che non siamo gli unici ospiti di questo pianeta. E che le riserve cambiano in base al punto di vista: per gli umani il pesce può essere considerato una riserva, mentre un tempo per le tigri dai denti a sciabola gli umani erano considerati una riserva.

Consumare più risorse di quanto il pianeta riesce a rigenerare, come facciamo, significa intaccare queste riserve. Quindi indebitarci nei confronti del futuro, delle prossime generazioni di umani e di tante altre specie che faticheranno a trovare risorse disponibili per vivere. Ed è un futuro nemmeno così distante: già oggi iniziamo ad avere scarsità di acqua potabile, scarsità di foreste e terreni fertili e così via. Perché in natura non esistono pasti gratis e a ogni nostra azione corrispondono delle conseguenze. 

Secondo fatto. L’Overshoot Day ci mostra anche come vengono consumate in maniera iniqua queste riserve, non solo fra specie diverse, visto che homo sapiens si prende una fetta grandissima rispeto alle altre, ma anche fra popolazioni diverse della nostra specie. Stando ai calcoli di cui parlavamo prima, per vivere grazie alle risorse che il nostro paese ci offre (per quanto questi siano calcoli poco accurati e un po’ grossolani, ma prendiamoli per buoni) dovremmo essere un sesto, circa 10 milioni di abitanti. O consumare sei volte meno a testa. Ciò vuol dire anche che allo stato attuale prendiamo la stragrande maggioranza delle risorse che consumiamo, da fuori, da altri paesi (in particolare da quelli che non hanno Overshoot Day) o in prestito dal futuro, dai nostri figli e nipoti. 

Ricordiamoci di ciò quando ci opponiamo e ci opporremo ai migranti climatici, quando chiederemo alle persone che fuggono da carestie e guerre di tornare a casa loro. Se vogliamo fare questo discorso con coerenza, dovremmo prima consumare sei volte meno risorse. Perché stanno arrivando solo a chiedere un pezzetto di quello a cui avrebbero diritto.

Terzo fatto. Sembra essersi registrata una lieve inversione di tendenza negli ultimi anni, in particolare, come accennavo prima, nel 2020, con poi un rimbalzo nel 2021, ora vedremo quando sarà reso pubblico il dato del 2022 cosa ci dirà. Forse questa terzo ragionamento è un po’ prematuro e prendetelo con le pinze, ma se anche ci fosse stata quest’inversione di tendenza, non è per forza una cosa positiva. 

Cosa intendo? Che non sembra essere una cosa voluta. Piuttosto sembra dipendere da fattori esterni, crisi locali o globali. L’umanità non ha scelto di consumare meno risorse nel 2020, ci è stata costretta da una pandemia, gli indiani e i pakistani non hanno scelto di consumare meno riso e grano quest’anno, ci sono costretti da siccità e bombe di calore, e così via.  

Voglio dire che superate certe soglie di indebitamento verso il futuro, il sistema rompe il proprio equilibrio e smette di fornirle, le risorse. Sceglie per noi. Più andiamo avanti in questa direzione, più il nostro margine di scelta si assottiglia. Non scegliere equivale a scegliere. Rimandare certi cambiamenti equivale a renderli solo più traumatici.

Quarto fatto. Il dato importante che dobbiamo trarre da ricorrenze come queste è che questo modello economico-sociale-culturale in cui abbiamo vissuto dalla rivoluzione industriale in avanti non ha futuro. E nemmeno presente. 

Non si tratta solo di sostituire le fonti fossili con le fonti rinnovabili. Si tratta anche di quello. E, in parallelo, anche di trasformare i nostri sistemi economici per renderli indipendenti dalla crescita dei consumi, trasformare i nostri sistemi sociali per renderli resilienti dalla decrescita della popolazione, cambiare gli obiettivi e i modi del nostro vivere in società. Consumare meno essendo ugualmente felici, magari più felici.

FONTI E ARTICOLI

#Overshoot Day
Earth Oversjoot Day – Country Overshoot Days
Economia Circolare – I dati Overshoot day 2022: il consumo di risorse in Italia è di 2,7 Terre (nonostante la pandemia)
Il Fatto Quotidiano – Overshoot Day 2022, oggi l’Italia esaurisce tutte le risorse naturali a disposizione per quest’anno
Lifegate – Il 15 maggio 2022 è l’Overshoot day d’Italia

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace


Elon Musk vuole dominare il mondo? – #1018

|

Nasce a Sassari su Comitadu Tataresu A Fora Su ddl 1660 sulla sicurezza pubblica

|

Irene Guerrieri: “Vi spiego come progetto i giocattoli per bambine e bambini”

|

Sgomberato l’ostello occupato che era stato trasformato in bene comune e presidio antincendio

|

Yoga ovarico e canto terapeutico: le tecniche ginecologiche per riconnettere corpo e mente

|

Il ruolo dell’India, fra equilibri geopolitici e omicidi

|

Semi di Luce, il progetto educativo ospitato da un’azienda agricola biodinamica

|

La storia di A Cà du Ricci: oltre il biologico c’è la fiducia verso chi coltiva

string(9) "nazionale"