30 Giu 2022

La nuova Costituzione “dal basso” cilena è pronta! – #552

Scritto da: Andrea Degl'Innocenti
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La nuova costituzione cilena è pronta e lunedì sarà presentata ufficialmente, vediamo qualche anticipazione. In Francia, invece, è stata eletta la prima donna presidente della Assemblea Nazionale, la camera più importante del parlamento francese, mentre l’Unione europea approva definitivamente lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Infine parliamo di quello che sta succedendo al vertice Nato di Madrid.

LA NUOVA COSTITUZIONE CILENA È PRONTA

La notizia principale di oggi è che, dopo un anno di lavoro, la nuova costituzione cilena è pronta. Non so se vi ricordate ma un anno fa era stata eletta una assemblea costituente per riscrivere la Costituzione cilena, che sostituirà quella risalente al 1980 e redatta durante la dittatura militare del generale Augusto Pinochet. 

La decisione di cancellare l’attuale Costituzione e scriverne una nuova era stata presa con un referendum nell’ottobre del 2020, in cui il 78,12 per cento dei cileni aveva votato a favore di questa possibilità. Era una decisione scaturita in seno alle grandi manifestazioni che avevano scosso il paese nel 2019, che chiedevano un cambiamento profondo del modello socioeconomico neoliberale di cui proprio il Cile di Pinochet era stato un incubatore a livello mondiale. 

E la costituzione “catenaccio” era figlia proprio di quel modello lì, elaborata con il preciso scopo di consolidarlo, rendendo difficili, se non impossibili, futuri cambi sostanziali. Le disuguaglianze e ingiustizie frutto di quel modello però, con le continue privatizzazioni e i tagli sistematici al settore pubblico, all’istruzione, alla sanità e alle pensioni hanno portato milioni di persone a manifestare e da quelle manifestazioni è nata anche l’esigenza di riscrivere la costituzione per poter dare gambe alle istanze di cambiamento che covavano nella società.

Per mesi in Cile sono state organizzate assemblee dette Cabildos, in cui si discutevano le principali rivendicazioni della protesta o i punti fondamentali a plasmare in una nuova Carta Fondamentale. Da lì poi sì è arrivati al referendum in cui quasi l’80% dei votanti ha scelto di avere una nuova costituzione e di affidarne la stesura a un’assemblea costituente di centocinquantaquattro membri eletti direttamente dal voto popolare, 77 uomini e 77 donne, con diversi rappresentanti dei popoli indigeni.

Bene, tutto questo è il preambolo. Ma quindi cosa prevede questa nuova costituzione? Ecco, non è che se ne sappia molto ancora. Sappiamo che conterrà 388 articoli e secondo alcune anticipazioni, abbastanza vaghe, prevederà il rafforzamento dello stato sociale e l’ampliamento di una serie di diritti civili. Ad ogni modo non c’è poi molto da attendere. Lunedì prossimo la bozza verrà presentata al presidente neoeletto Gabriel Boric e dovrà poi essere approvata dalla popolazione con un referendum, il prossimo 4 settembre.

Insieme alla recente elezione a presidente di Boric, il più giovane della storia del Cile (ha 35 anni) e il più progressista dai tempi di Salvador Allende (che morì nel colpo di stato del 1973 con cui proprio Pinochet prese il potere), la stesura della nuova Costituzione è vista come uno dei principali segnali del cambiamento del Cile degli ultimi anni. Sono molto curioso di saperne di più, in particolare di vedere se c’è qualche evoluzione migliorativa del sistema democratico. 

FRANCIA, PRIMA DONNA ELETTA PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Intanto in Francia Yaël Braun-Pivet è stata eletta Presidente dell’Assemblea Nazionale francese, che sarebbe la camera più importante nel sistema bicamerale francese. È la prima donna a ricoprire questo incarico. Braun-Pivet è un’avvocata e un’esponente di Renaissance (che in francese significa “Rinascimento”), il nuovo nome del partito del presidente Emmanuel Macron (che prima si chiamava En Marche). Ha ottenuto 242 voti su 462, superando così la maggioranza assoluta richiesta nel secondo scrutinio.

UE, APPROVATO LO STOP ALLE AUTO A BENZINA E METANO

Ieri il Consiglio Europeo ha adottato nella notte nuovi orientamenti generali su importanti proposte legislative nel pacchetto “Fit for 55“, il cui obiettivo è quello di ridurre le emissioni nette di gas serra all’interno dell’UE di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

La novità di ieri riguarda le nuove disposizioni relative al trasporto privato. Il Consiglio UE sta incalzando gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle auto nuove e dei nuovi furgoni: entro il 2030, le emissioni di diossido di carbonio dovranno essere ridotte al 55% per le auto e al 50% per i furgoni.

Ma non solo: un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti riguarda le auto e i furgoni di nuova produzione, che entro il 2035 dovranno essere a emissioni zero. Stop quindi alla vendita di auto inquinanti a benzina o a metano.

NATO, VENTI DI GUERRA

Va bene occupiamoci un po’ delle cose che succedono a margine del conflitto in Ucraina. Ieri è iniziato il vertice Nato a Madrid, all’insegna di un clima abbastanza teso. Il segretario della Nato Stoltenberg ha inaugurato l’incontro dicendo: “Adotteremo un nuovo concetto strategico: il Madrid strategic concept. Sarà lo schema che la Nato userà per agire in un mondo diventato più pericoloso e imprevedibile. Troveremo l’accordo per un assetto più incentrato sulla deterrenza e la difesa, caratterizzato da più forze di allerta rapida, da una difesa aerea più avanzata e da una migliore preparazione nell’equipaggiamento”. 

Nella bozza di documento che dovrà essere discusso nell’incontro la Russia viene indicata come “la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza dell’Alleanza atlantica” e si cita la Cina per la prima volta “come una delle sfide future della Nato”. 

Altra novità è il fatto che la Turchia abbia deciso di togliere il veto sull’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, dopo aver ricevuto la garanzia dai due paesi di non offrire più rifugio agli attivisti curdi che la Turchia definisce terroristi. Un altro accordo sulla pelle dei curdi, quei pericolosi terroristi che nelle montagne del Kurdistan provano a sperimentare modelli democratici nuovi e inclusivi.

Invece Biden, sempre intervenendo al vertice, ha detto che nei prossimi mesi gli Stati Uniti rafforzeranno la propria presenza militare in Europa, in risposta alle crescenti minacce provenienti dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Biden non ha chiesto, ha detto. Aggiungendo tra le altre cose che questo rafforzamento riguarderà anche l’Italia, dove verranno inviati nuovi sistemi di difesa aerea, senza entrare maggiormente nel dettaglio.

Mettete tutto questo assieme e il quadro che emerge, o perlomeno la mia sensazione, è quella di una Nato a trazione Usa che non si fa troppi problemi a usare l’Europa come un unico campo di battaglia per contrastare la Russia, e in prospettiva la Cina. 

Il discorso è sempre il solito: dal punto di vista degli equilibri mondiali siamo in una fase di transizione in cui il predominio americano sul mondo è fortemente messo in discussione dalla Cina. Storicamente tutti i grandi avvicendamenti epocali, le fine degli imperi e la nascita dei nuovi, è stata sancita da guerre sanguinose. Quindi non è che questa cosa sia strana, in sé. Il problema è che una guerra non possiamo permettercela. Quindi dovremo trovare altri modi. Per forza.

FONTI E ARTICOLI

#Costituzione cilena
il Post – In Cile si è conclusa la stesura della nuova Costituzione
Italia che Cambia – «Apruebo»: Il Cile prova a riscrivere la sua Costituzione dal basso

#automobili
GreenMe – Auto a benzina e metano: l’UE conferma lo stop alla vendita entro il 2035

#Nato
Euronews – Si apre il summit di Madrid: la NATO pronta a trasformarsi
il Post – Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti rafforzeranno la propria presenza militare in Europa
Internazionale – La Nato mobilitata dagli Stati Uniti contro la sfida cinese
il Post – La Turchia ha ritirato il veto per l’ingresso nella NATO di Svezia e Finlandia

#Francia
il Post – Yaël Braun-Pivet è stata eletta presidente dell’Assemblea Nazionale francese: è la prima donna a ricoprire questo incarico

#Damiano Tommasi
Vita – A Verona Tommasi pensa a un assessorato al Terzo settore

#ius scholae
il Post – Inizia la discussione su una nuova legge sulla cittadinanza

#Corte Suprema Usa
The Guardian – Supreme court expected to rule on climate change and immigration cases – live

#Trump
il Post – Trump sarà incriminato per l’attacco al Congresso?

#Pos
GreenMe – Da domani il Pos diventa obbligatorio: le multe previste per chi rifiuta i pagamenti con carta

#stracci
L’Essenziale – La seconda vita degli stracci

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