5 Gen 2024

Non toccate la scuola – INMR Sardegna #12

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Questa è dodicesima la puntata di “Io non mi rassegno Sardegna”, prima rassegna stampa del 2024. Oggi parleremo di scuola, natalità, del dramma che stanno vivendo i lavoratori della Villaservice di Villacidro e infine, di siccità. Parleremo poi di innovazione sociale, lo faremo insieme al presidente dell’associazione cagliaritana Urban Center, Stefano Gregorini. Sarà lui a raccontarci come la prima pubblicazione scaricabile gratuitamente sull’innovazione sociale in Sardegna, sia nata con l’intento di cambiare in positivo il modo in cui guardiamo alla nostra Isola.

Una delle ultime notizie del 2023 è la levata di scudi contro il piano di dimensionamento scolastico approvato lo scorso 22 dicembre dalla Giunta regionale. Secondo la bozza che programma la rete scolastica per l’anno 2024-25 complessivamente sparirebbero 45 autonomie: per lo più accorpamenti di istituti che faranno capo ad un unico dirigente scolastico che dovrà coordinare il lavoro di più scuole. E infatti l’anno è iniziato con la mobilitazione nella scuola primaria Giovanni Lilliu di Cagliari. Le famiglie di studenti e studentesse hanno raccolto 800 firme per opporsi alla decisione, chiedendo alle autorità comunali, regionali e all’Ufficio Scolastico Regionale di riconsiderare la soppressione dell’autonomia della scuola.

A Villacidro l’anno è iniziato con la protesta dei lavoratori della Villaservice, azienda del Sud Sardegna che gestisce il trattamento dei rifiuti per conto del Consorzio industriale. Quarantuno operai risultano in ferie dal primo gennaio, ma dietro l’angolo c’è il il rischio licenziamento. La notte del 31 dicembre un operaio, esasperato per la situazione, è salito a oltre 20 metri di altezza su una passerella tra due digestori dell’impianto. A fine serata è arrivata la proposta per un rientro a rotazione per 2 mesi, ma lavoratori e sindacati chiedono una soluzione strutturale alla vertenza che dura da diversi anni.

Parliamo di natalità perché notizia di qualche giorno fa è che il 2023 ha fatto registrare per Sassari una diminuzione significativa delle nascite rispetto all’anno precedente. Sono nati 114 bambini in meno rispetto al 2022. Possiamo dirci che non contribuisce alla costruzione di nuove famiglie il taglio dei servizi, dall’accorpamento scuole di cui vi abbiamo parlato in apertura alla chiusura dei punti nascite nell’isola. In questi ultimi anni nel Nord Sardegna sono stati chiusi i punti nascita di Tempio, Ozieri, La Maddalena, il Policlinico sassarese e temporaneamente anche quello di Alghero per lavori di ristrutturazione. La Clinica ostetrica sassarese si conferma quindi centro di riferimento per il territorio, ma come ha osservato la dottoressa Fausta Pileri, “la rinuncia a fare figli c’è perché manca una rete di servizi e di sostegno alle famiglie”.

Insieme a Stefano Gregorini, presidente di Urban Center, vogliamo parlare di come fenomeni che nella nostra isola esistono, come la disoccupazione, la denatalità o lo spopolamento, abbiano però nel territorio anche risposte concrete con soluzioni innovative che arrivano direttamente dalle comunità. Con la pubblicazione “Innovazione sociale – formazione e sviluppo locale” Urban Center vuole costituire un primo approfondimento sul tema dell’innovazione sociale e dello sviluppo locale, utile per professionisti, pubbliche amministrazioni e organismi della società civile. Ne abbiamo parlato questa settimana con un approfondimento su Sardegna che cambia, vi daremo qualche informazione in più su questa pubblicazione tra qualche minuto ma prima, lasciamo la parola al presidente di Urban Center stefano gregorini su come raccontare l’innovazione sociale nei territori sia utile a cambiare il modo in cui si guarda alla nostra isola.

L’estate è un pensiero lontano eppure nella nostra Isola si parla già di allarme siccità. Lo denuncia il Centro studi agricoli regionale, raccontando ciò che stanno vivendo oggi le aziende agricole e di allevamento nei numerosi territori della Sardegna a causa di una insistente siccità, dove le ultime piogge sono state registrate ben 9 mesi fa. Una situazione che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole della Sardegna, soprattutto nei territori della Baronia, dell’Ogliastra, del Sulcis, dell’alta Gallura e dell’Ogliastra. Il Centro racconta di terreni brulli e completamente privi di erba, allevatori e agricoltori disperati, sfiduciati con il bestiame stremato, tra l’altro in numerosi casi colpito dal virus della bluetongue per i capi ovini. La richiesta avanzata è del riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo. Questa settimana il numero di pubblicazioni è diminuito per garantire anche alla redazione una pausa in occasione delle festività di fine anno, siamo usciti con due interviste a tema slow turism e innovazione sociale.
Siamo stati in Anglona, per vivere il tempo in tempo nel giardino di Maria e Gianmartino Deiana. Nel territorio esiste infatti un grande giardino che i due fratelli Deiana, hanno trasformato in un luogo che accoglie. Turismo esperenziale, vita lenta, sostenibilità e chilometro zero: il fil rouge che unisce tutte le opportunità che offre l’Anglona Rural Experience, è l’idea che il tempo si possa fermare per viverlo insieme. Abbiamo scelto di raccontarvi questa realtà non solo perché radicata nel territorio, attenta all’ambiente e al benessere mentale della persona, ma anche perché quella di Maria e Gianmartino è una storia di rinascita, di fratellanza che inizia col supporto dopo un brutto incidente, per poi terminare con la riscrittura di un nuovo incipit: la scelta di costruire un domani possibile, che non lasci indietro nessuno.

Come vi abbiamo già anticipato, questa settimana con Sardegna che cambia abbiamo dedicato un approfondimento alla pubblicazione “Innovazione sociale – formazione e sviluppo locale” realizzata dall’associazione cagliaritana Urban Center sui temi – come da titolo – dell’innovazione sociale, della formazione e dello sviluppo locale. Si tratta di una tra le prime pubblicazioni sarde in materia, gratuitamente a disposizione di professionisti, enti del terzo settore e pubbliche amministrazioni: nel nostro sito trovate l’articolo con all’interno il collegamento diretto per lo scaricamento. L’anno appena concluso ma anche – come vi abbiamo raccontato – queste prime giornate del 2023 ci hanno lasciato con dei dati sulla situazione sarda che possono essere allarmanti. La pubblicazione però racconta una Sardegna viva, che esiste e reagisce a quelli che a volte sembrano dei mali atavici.

Fino al 7 gennaio Mogoro ospita la 13esima edizione del BìFoto Fest, quest’anno interamente dedicata al fotografo italiano di fama internazionale Guido Harari, che esporrà 50 immagini tratte dal lavoro Wall of Sound, un reportage dedicato alle stelle della musica mondiale. Nel capoluogo fino al 14 gennaio poi c’è Wonderland Cagliari 2023, il parco divertimenti più grande della Sardegna che ha conquistato il secondo posto nella prima competizione nazionale ai migliori lunapark mobili d’Italia. Gli eventi principali che caratterizzano però questo fine settimana sono legati all’Epifania e si trovano un po’ sparsi in tutta l’Isola. A Marina Piccola il 6 gennaio la befana arriverà in kayak e con lei tutti i gruppi di kayaker. L’escursione dura circa tre ore, partirà da Marina Piccola fino a Cala Mosca dove ci sarà un brindisi per il nuovo anno. Sabato 6 alle al planetario dell’Unione Sarda si terrà invece “La leggenda della stella di Betlemme”,  un viaggio nel tempo con l’astrofisico Manuel Floris che cercherà di far luce sul mistero della cometa di natale. All’Oasi wwf del cervo e della luna c’è la TombolOasi della Befana, un evento per grandi e piccoli. A Sassari invece sabato mattina la Befana arriva in vespa, in collaborazione col Vespa Club Sassari, portando gioia e caramelle a bambini e bambine. Grande festa anche a Iglesias già da stasera per l’Epifania, con la trentesima edizione de “La Befana vien di notte“, a Borore con “Viva la befana” e a Urzulei con il Wild Trek, un Trekking della Befana di 2 giorni e 1 notte a partire dal 6 gennaio, nel Supramonte di Urzulei.

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