30 Dic 2022

Le migliori notizie del 2022 – #645

Scritto da: Andrea Degl'Innocenti
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Siamo arrivati alla fine di questo anno, e quale miglior modo di festeggiare capodanno se non con una puntata di Io Non Mi Rassegno dedicata alle cose più belle successe nell’anno appena trascorso? Quindi se stavate cercando ad un’alternativa ai cenoni, una buona ragione per dire no a quell’evento imperdibile a cui vi hanno invitato in cui i Cugini di Campagna duettano con Iva Zanicchi (questa almeno è la mia idea delle cose che succedono agli eventi di Capodanno), o cercate qualcos’altro da guardare che non sia il conto alla rovescia di Amadeus su Raiuno vestito come i cugini di Campagna, che duetta con Iva Zanicchi (ma quante ce ne sono di Iva Zanicchi in giro?), siete nel posto giusto.

Allora, diciamocelo fuori dai denti. Se pensiamo al 2022 probabilmente nona pensiamo a un anno sereno e meraviglioso. Le prime cose che ci viene in mente saranno l’invasione russa dell’Ucraina, i colpi di coda della pandemia, magari l’aggravarsi della crisi climatica. Eppure, nascoste nelle pieghe dell’attualità, sono successe un sacco di cose belle. Belle non del tipo “gattini che fanno cose buffe”, belle del tipo che hanno cambiato il mondo in meglio. Vediamo alcune delle migliori notizie 2022.

LE RINNOVABILI NON FANNO PIU’ NOTIZIA

Partiamo parlando delle energie rinnovabili. È il terzo anno di fila che nell’elencare le cose belle successe un posto d’onore spetta alla crescita sempre più solida delle energie rinnovabili, che sono di gran lunga la fonte energetica in più rapida ascesa.

In Grecia il 7 ottobre, per cinque ore consecutive, il fabbisogno nazionale di elettricità è stato interamente coperto dalle fonti rinnovabili. Era la prima volta per il paese, al settimo posto mondiale nel 2021 per quantità di solare ed eolico sull’elettricità totale prodotta. 

Nel Regno Unito “il numero di posti di lavoro creati nel settore delle energie rinnovabili sta crescendo quattro volte più velocemente rispetto al mercato del lavoro complessivo.

Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia le rinnovabili supereranno il carbone entro il 2025 nella produzione di elettricità, diventando la prima fonte in assoluto. Inoltre nei prossimi cinque anni ci si attende che possano crescere di circa 2.400 GW, pari all’intera capacità installata finora in Cina, con un’accelerazione dell’85 per cento rispetto ai cinque anni precedenti e quasi il 30 per cento in più rispetto a quanto previsto nel 2021. 

Insomma, le rinnovabili sono ormai parte integrante della nostra realtà, e forse la notizia migliore è che non sono più una notizia, sono diventate la normalità.

LULA È IL NUOVO PRESIDENTE DEL BRASILE

Non sono così frequenti le volte in cui mi sono detto felice dell’esito di una elezione, ma quella di quest’anno in Brasile fa decisamente eccezione. Mai come in questo caso la differenza per il futuro del Paese, dei suoi ecosistemi, della sua biodiversità naturale e culturale era netta fra i due candidati. E per fortuna ha vinto il candidato migliore: Luis Inacio Da Silva detto Lula ha sconfitto nel ballottaggio del 30 ottobre il Presidente uscente Jair Bolsonaro.

Lula è atteso a una serie di prove e banchi di prova complessi, che hanno a che fare con la tutela dell’Amazzonia, del Cerrado e di altre foreste primarie, con i diritti delle popolazioni indigene, ma anche con difficoltà economiche e una grande polarizzazione sociale. 

Questo per dire che non sarà semplice, e che non è detto che tutte le scelte che farà saranno condivisibili. Ma non avere più Bolsonaro alla guida del più grande scrigno di biodiversità mondiale, mi rassicura molto. Ed è decisamente una buona notizia.

Inoltre, le elezioni brasiliane hanno sancito anche l’elezione al Congresso di Sônia Guajajara e Célia Xakriabá, de donne indigene che militano per il Partito socialismo e libertà (Psol): Guajajara è la prima indigena nella storia a essere eletta come deputata federale nello stato di San Paolo, Xakriabá a Minais Gerais. Promettono di lottare insieme per la loro terra e i diritti dei nativi.

PATAGONIA DIVENTA DEL PIANETA

Dal 15 settembre scorso, una delle più grandi aziende nel settore dell’abbigliamento ha come unico azionista… il Pianeta. È quanto ha dichiarato il suo fondatore  Yvon Chouinard, 83enne, che ha infatti deciso di cedere la propria attività a due nuove entità, il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective. In accordo con la famiglia, l’imprenditore ha trasferito il 100% delle quote dell’azienda, per un valore stimato di circa 3 miliardi di dollari.

Nel motivare la sua scelta Chouinard ha detto “abbiamo capito che non c’erano opzioni valide. Così abbiamo deciso di creare la nostra. Al ‘going public’ abbiamo preferito il ‘going purpose’. Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti per gli investitori, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza”.

È una notizia che ho trovato molto interessante perché a) ci mostra che nella nostra società non esiste (ancora) una forma societaria che sia pensata strutturalmente per compiere il bene comune, che non è di per sé una buona notizia, ma lo è il fatto che alcuni inizino a rendersene conto, e b) che si iniziano a sperimentare forme nuove per far sì che questo vuoto venga colmato. Ora io non so se la formula ideata da Patagonia sarà quella giusta, o la migliore, ma è essenziale che si inizi a sperimentare in questo senso.

CROLLANO I CONSUMI DI CARNE 

Un’altra notizia decisamente buona è che nel 2022 si è accentuato un trend già abbastanza consolidato negli anni precedenti. Il calo dei consumi di carne. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio nazionale sui consumi di carne di Agriumbria il consumo medio annuo è di 79 kg pro capite, il più basso in Europa. I consumatori di carne sono calati del 7%, con oltre 16 milioni che nell’ultimo anno ne hanno ridotto gli acquisti.

In particolare sembra essere molto diminuito il consumo di carne bovina, che è quella che dal punto di vista dell’impatto ambientale è la più dannosa. Ne parla un articolo del Corriere della Sera (in maniera non esattamente corretta, ma qui ci interessano i dati). Oggi in Italia mangiamo 8,54 chili di carne bovina pro capite all’anno (di consumo effettivo, quindi tolto il peso stimato delle ossa e delle parti non commestibili). Se si confrontano i dati attuali con quelli del “boom economico”, oggi ne consumiamo oltre 5 chili in meno a persona all’anno. 

Un valore vicino alla quantità di carne che si mangiava nei primi anni ‘60 e ben lontano dai quasi 14 chili a persona del boom economico. Rispetto a quegli anni, il settore «ha visto crollare drasticamente il numero dei suoi allevamenti registrando un calo del 91%, così come è diminuito il numero di capi allevati, con un calo del 35%, passando da quasi 10 milioni a poco più di 6 milioni. L’unico dato negativo che si legge fra le righe è che il numero di allevamenti è diminuito molto di più rispetto al numero di animali allevati, il che vuol dire che sono aumentati i grandi allevamenti intensivi. Al netto di ciò, comunque si registra una diminuzione complessiva del consumo e dell’allevamento di carne abbastanza sbalorditiva.

Non ho trovato studi esaustivi sulle motivazioni di questo fenomeno in Italia ma a sensazione credo che sia un mix di tre fattori fondamentali. Un cambiamento nei consigli alimentari e negli studi legati all’alimentazione sana da parte della medicina, una diffusione della cultura e dell’etica animalista, e un’attenzione a ridurre il proprio impatto sul pianeta attraverso le proprie abitudini (anche) alimentari. 

Sempre sul tema di allevamenti e benessere animale ricordo anche che il 2 agosto La Camera dei Deputati ha approvato lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi entro la fine del 2026.

LE LINEE GUIDA EUROPEE SU RICICLO E RIUSO

L’Unione europea, al netto di scandali e divisioni, ha continuato a sfornare leggi importanti. In particolare proprio sul finire dell’anno, ha diffuso la versione semi-definitiva delle nuove linee guida su riciclo e riuso. Che hanno 3 obiettivi: in primo luogo prevenire. Quindi fare in modo che ci siano meno imballaggi, sia limitando gli imballaggi non necessari che promuovendo soluzioni di imballaggi riutilizzabili e ricaricabili. In secondo luogo, il pacchetto promuove il riciclo di alta qualità (il cosiddetto “circuito chiuso”): ovvero quello che ottiene in uscita un materiale quasi uguale a quello in entrata. Infine, si vuole ridurre l’utilizzo di materie prime, attraverso la creazione di un mercato ben funzionante per le cosiddette materie prime seconde, quelle risultato del riciclo, aumentando l’uso di plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi obbligatori. 

«L’obiettivo principale e complessivo di questo pacchetto è ridurre i rifiuti di imballaggio del 15% entro il 2040 pro capite per Stato membro, rispetto al 2018». Inoltre vengono vietate le confezioni monouso all’interno di bar e ristoranti e i flaconcini negli hotel, e viene prevista una quota obbligatoria di contenuto riciclato nei nuovi imballaggi di plastica. I prodotti in plastica biodegradabile commercializzati in Ue dovranno avere un’etichetta per mostrare quanto tempo impiegheranno a biodegradarsi, in quali circostanze e in quale ambiente. Gli imballaggi destinati al compostaggio industriale saranno consentiti solo per bustine di tè, cialde di caffè, adesivi per frutta e verdura e sacchetti di plastica molto leggeri. Non male.

UCRAINA: CAROVANA PER LA PACE

Forse ne avrete sentito parlare: nel 2022 è scoppiata una guerra. O meglio, la Russia ha invaso l’Ucraina, ha iniziato a conquistare territori su territori soprattutto in Donbass, dopodiché a un certo punto l’Ucraina ha iniziato a riconquistare terreno grazie anche alle armi inviate da buona parte dei paesi Nato e adesso c’è una situazione di stallo.

Dov’è qui la buona notizia, vi starete chiedendo. Be’, come spesso accade le situazioni di maggiore difficoltà sono anche quelle in cui le persone dimostrano maggiore solidarietà e vicinanza. Ad esempio è stata molto bella l’accoglienza che tante persone in ITalia così come in altre parti d’Europa hanno mostrato verso chi fuggiva dalla guerra. E merita anche una citazione l’iniziativa di La Rondine – Cittadella della Pace di ospitare tre ragazzi e ragazze ucraini e altrettanti russi e russe all’interno di un programma di Pace. 

Ma qui voglio segnalare in particolare la Carovana per la Pace nonviolenta “Stop the war now”, a cui a inizio aprile ha preso parte anche il nostro Francesco Bevilacqua, che è stato in Ucraina a portare aiuti assieme a centinaia di altre persone, per poi portare a casa alcuni rifugiati. Se vi interessa leggere dalla sua penna cosa gli ha lasciato impresso sulla pelle quell’esperienza, vi consiglio vivissimamente ei leggere quell’articolo, che trovato come al solito sotto Fonti e articoli.

RISPETTO AMBIENTE IN COSTITUZIONE (febbraio)

L’8 febbraio 2022 è stata una giornata storica per la giurisdizione del nostro Paese. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è entrata in Costituzione. L’Aula della Camera ha infatti definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso due articoli della Carta, il 9 ed il 41.

Ecco come sono cambiati i due articoli della Costituzione (In maiuscolo le novità). Articolo 9: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. TUTELA L’AMBIENTE, LA BIODIVERSITÀ E GLI ECOSISTEMI, ANCHE NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI. LA LEGGE DELLO STATO DISCIPLINA I MODI E LE FORME DI TUTELA DEGLI ANIMALI». Articolo 41: « L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali E AMBIENTALI».

Come spesso accade quando si va a toccare la Costituzione, queste modifiche hanno fatto anche parecchio discutere e c’è chi le ha lette, forse anche parzialmente a ragione, come un modo dello Stato per facilitare l’installazione di parchi eolici, e vari impianti rinnovabili, quindi di bilanciare meglio in Costituzione la tutela del paesaggio e quella delle future generazioni e dell’ambiente in generale.

Detto ciò, se anche questo fosse l’intento, lo trovo piuttosto sensato e in generale mi pare un’ottima notizia che le parole biodiversità, tutela degli animali (manca un “altri” ma vabbé), ecosistemi compaiano nella nostra Carta costituzionale.

GRATTERI E LE MANIFESTAZIONI ANTI ‘NDRANGHETA

L’anno appena trascorso ci ha fatto anche vivere un momento importante nella lotta alle mafie. Un momento fortemente simbolico, e non solo. A inizio maggio è stato scoperto il progetto di un attentato della ‘ndrangheta contro Nicola Gratteri, il Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia  di Catanzaro. Pare ci fosse un piano piuttosto elaborato, svelato addirittura dall’Fbi, che avrebbe contattato i servizi segreti italiani dopo aver ascoltato un’intercettazione in cui esponenti mafiosi legati alle cosche calabresi parlavano di un attentato che si sarebbe dovuto consumare lungo il tragitto che collega l’abitazione del magistrato al suo ufficio.

In seguito alla segnalazione è stata intensificata la scorta del magistrato, ma soprattutto si è crata una grandemobilitaxzione in suo sostegno. L’idea dei movimenti antimafia è stata “per una volta, cerchiamo di proteggere e mantenere in vita chi si impegna nella lotta alla criminalità organizzata, invece di celebrarlo da morto, come con Falcone e Borsellino”.

Il 13 maggio è stato organizzato un primo sit in in sua difesa, con circa 250 persone che si sono ritrovate a Catanzaro, nella piazza di fronte alla procura della Repubblica. Nonostante ciò, i media italiani non è che si siano particolarmente interessati alla questione. E allora è stata organizzata una nuova manifestazione, più grande e generale e con un amplissimo appoggio della società civile, a Milano, il 5 luglio. Un evento chiamato Maipiùstragi, a cui hanno partecipato circa 8mila persone. Che ha mandato un segnale forte. Anche qui vi invito, visto che ci siamo stati, a leggere l’articolo scritto da Valentina D’Amora su Italia che Cambia.

LA FINE DELLE MACCHINE ENDOTERMICHE

Nell’anno appena trascorso le istituzioni dell’Unione europea hanno preso una decisione storica: vietare la vendita di auto nuove con motore endotermico (cioè a benzina e diesel) a partire dal 2035. Una vera e propria rivoluzione per la mobilità così come la conosciamo. Questa è una delle misure contenute nel pacchetto “fit for 55”, cioè compatibile con una riduzione delle emissioni almeno del 55 per cento entro il 2030.

La misura non riguarda solo il settore automobilistico, ma anche il trasporto su strada. Questi due settori combinati contribuiscono a circa il 20,4% di emissioni di CO2 dell’Unione europea. A partire dal 2035, nei paesi membri non potranno più essere venduti né automobili né furgoni a combustione interna di nuova immatricolazione. 

Poi, alcune voci sollevate dal quotidiano Politico parlano di una possibile marcia indietro legata alla crisi energetica e alle pressioni enormi fatte sulle istituzioni europee da parte della lobby del settore automotive. Ma per ora non c’è niente di confermato, quindi archiviamo la notizia come una delle dieci migliori notizie del 2022.

POTETE ABBONARVI A ITALIA CHE CAMBIA!

Va bene siamo arrivati alla fine di questa Top Ten, ed eccoci alla decima e ultima notizia, di gran lunga la migliore e la più importante per voi che ascoltate. Ovvero che da settembre 2022 è possibile abbonarsi a Italia che Cambia e leggere e ascoltare ancora più notizie meravigliose. Chi si abbona può accedere in esclusiva a contenuti premium come i due long format Atupertu e INMR+, può partecipare a un confronto con la nostra redazione, ogni due mesi su zoom, per portare le tue segnalazioni, critiche, insulti, potrai commentare e avrai accesso alla chat in cui potrai comunicare direttamente con la redazione e potrai confrontarti con gli altri abbonati.

Tutto questo bendiddio per la modica cifra di 50€ all’anno. Io, fossi in voi, non avrei dubbi eh. Poi, fate vobis.

FONTI E ARTICOLI

#rinnovabili
Lifegate – Grecia, l’intero fabbisogno energetico è stato coperto da energie rinnovabili
Italia che Cambia – Rinnovabili da record e governi nel guado – #504

#Lula
Italia che Cambia – Per un pugno di voti: Lula è di nuovo Presidente del Brasile – #610
Italia che Cambia – Lula, Bolsonaro e il futuro del Brasile (e del mondo?)

#Patagonia
il manifesto – Patagonia, il nostro unico azionista ora è il pianeta

#carne
Corriere.it – Consumi, quanta carne mangiamo? 8,5 chili pro capite all’anno, come 60 anni fa

#riciclo e riuso
Italia che Cambia – L’Europa accelera sui sistemi di riuso – #630

#carovana della pace
Italia che Cambia – Siamo stati in Ucraina con la carovana di pace nonviolenta: Stop the war now!

#ambiente in Costituzione
Italia che Cambia – La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione! – #459

#ndrangheta #manifestazione
Italia che Cambia – “La Calabria ci riguarda”. #maipiùstragi, la prima manifestazione nazionale contro la ’ndrangheta a Milano
Italia che Cambia – #maipiùstragi, oggi c’è la grande manifestazione contro la ‘ndrangheta – #555

#mobilità
automobile.it – Dal 2035 stop alla vendita di auto con motore endotermico in Italia

#abbonati
Italia che Cambia – Abbonati

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