11 Ott 2024

E sono mille! Le 5 notizie migliori di questi 5 anni – #1000

Scritto da: Andrea Degl'Innocenti
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In occasione dei 1000 episodi di Io non mi rassegno ci prendiamo una pausa dall’attualità pressante per passare in rassegna le 5 notizie migliori di questi anni. Dall’approvazione del green deal alla liberazione di Assange, passando per La crescita record delle rinnovabili, i sempre più casi di cittadini che fanno causa a stati e aziende per il clima e l’approvazione della normativa Ue sul ripristino della natura.

In occasione dei 1000 episodi ho pensato di prenderci una pausa dall’attualità pressante e passare in rassegna le 5 notizie migliori di questi anni. E per rendere la cosa più croccante, facciamo che io vi dico le mie 5 notizie preferite, e voi mi scrivete le vostre, non per forza 5, anche una sola, che magari non sia una di queste che ho selezionato, e poi chi scova la notizia più bella a mio insindacabile giudizio vince una citazione in rassegna e un premio segreto.

Quindi scrivetemi nei commenti, o sul canale TG, o via mail ad andrea.deglinnocenti@italiachecambia.org o una lettera o una quaglia viaggiatrice o quello che vi pare. Vale tutto.

Partiamo con una delle prime puntate, INMR aveva appena aperto i battenti che il 14 gennaio 2020 veniva presentato a Strasburgo il piano d’investimenti per il Green deal europeo, il piano di transizione ecologica più ambizioso mai presentato da un continente per raggiungere le emissioni zero entro il 2050. 

Estratto rassegna

Un entusiasmo devo dire giustificato. Pur con la critiche che gli possiamo fare oggi, pur con le derive bellicista dell’economia europea, bisogna dire che il Green deal ha rivoluzionato la politica europea mettendo per la prima volta l’ambiente al centro e costruendo attorno ad esso tutte le politiche. Con dei limiti, è ovvio, ma tanto di cappello. 

Negli ultimi anni il mondo ha visto una crescita esponenziale nell’uso di energie rinnovabili. Dal 2018 al 2023, l’energia solare ed eolica hanno superato le previsioni, con alcune nazioni che hanno generato oltre il 40% della loro energia elettrica da fonti rinnovabili. La capacità globale di energia solare ha superato per la prima volta quella dell’energia a carbone nel 2022.

In parallelo i costi delle tecnologie rinnovabili sono diminuiti drasticamente, rendendo l’energia pulita più accessibile e competitiva rispetto ai combustibili fossili.

Di rinnovabili abbiamo parlato tanto qui su INMR in questi anni, per cui ho preso una delle tante date in cui è successo qualcosa di importante. Nello specifico il 20 aprile 2022, quando…

Estratto rassegna

Da allora ad oggi la corsa delle rinnovabili è proseguita, anche se lo scoppio dei conflitti prima in Ucraina e poi a Gaza ha rallentato in alcuni casi i percorsi di decarbonizzazione. Inoltre le rinnovabili sono diventate, a volte, oggetto di discussione e divisione per via in parte di cattiva informazione e fake news, in parte di meccanismi speculativi da cui le rinnovabili stesse non sono esenti. 

In questi anni abbiamo visto crescere anche le rivendicazioni dei diritti climatici e delle popolazioni indigene. Su questo devo dire che il mondo sembra essersi frammentato e diviso fra due tendenze opposte, una verso la censura e la repressione del dissenso, l’altra verso l’apertura al riconoscimento di nuovi diritti. 

In generale c’è stata una maggiore attenzione internazionale ai diritti delle popolazioni indigene, con diverse nazioni che hanno iniziato a riconoscere il loro ruolo fondamentale nella protezione delle foreste e nella lotta al cambiamento climatico. Ad esempio, la Colombia ha ampliato le terre riconosciute alle comunità indigene dell’Amazzonia, contribuendo a preservare uno degli ecosistemi più cruciali del pianeta.

Inoltre sono aumentati gli episodi di cittadini che hanno fatto causa a stati o grandi corporazioni perché non rispettavano impegni climatici o ambientali. il 5 settembre 2023 dedicavamo a questo fenomeno una rassegna speciale.

Estratto rassegna

Su questo tema mi sembra di osservare un po’ una frenata, non tanto nelle rivendicazioni dei diritti degli indigeni, quanto delle cause climatiche.

Anche sul fronte della conservazione della natura e dei mari si sono fatti passi in avanti enormi.

Alla fine del 2022, il 10% degli oceani mondiali era stato designato come area protetta, avvicinandosi all’obiettivo del 30% entro il 2030. Un risultato che ha contribuito a preservare la biodiversità marina e a proteggere habitat critici come barriere coralline e mangrovie.

Nel 2023 i paesi delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo storico per proteggere l’Alto Mare, che copre due terzi degli oceani del mondo con l’approvazione di un trattato per conservare la biodiversità marina e gestire in modo più sostenibile le risorse oceaniche.

Progetti di riforestazione e riforestazione naturale sono stati implementati in vari paesi, come in Etiopia, che ha piantato più di 350 milioni di alberi in un solo giorno nel 2019, come parte di uno sforzo nazionale per combattere la desertificazione e il cambiamento climatico. E molte specie in via di estinzione hanno dato cenno di ripresa. Abbiamo raccontato il ritorno del rinoceronte nero in Botswana, la stabilizzazione della popolazione di tigri in India, il ritorno delle balenottere azzurre in molti mari.

Un passaggio particolarmente significativo è arrivato però il 17 giugno 2024 il Consiglio Ue ha approvato a sorpresa la legge per il ripristino della natura.

Estratto rassegna

Non lo ricordavo, ma il giugno 2024 è stato un mese glorioso. Il 24 giugno 2024, senza che nessuno ne avesse il sentore o il preavviso, veniva liberato Julian Assange. Una giornata storica per il mondo dell’informazione, anzi per il mondo in generale.

Estratto rassegna

Prima di chiudere vi segnalo che domani il nostro direttore Daniel Tarozzi farà uno speech al TEDx di Lerici, sulla Permacrisi. Questo il tema della giornata di domani, ma nel suo intervento Daniel parlerà di tante cose che sono alla base del nostro lavoro di ICC. Non so se sono rimasti dei biglietti, se volete unirvi all’ultimo minuto, altrimenti immagino che dopo qualche settimana verrà messo online, e a quel punto ve lo segnalerò.

Bene, spero che questa puntata best of vi sia piaciuta, da lunedì riprendiamo con le classiche puntate però ci stava un po’ di autocelebrazione e autoreferenzialità.

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