Abbiamo deciso di unire quelle che sono due delle principali notizie della settimana sotto un unico tema, quello ovvero dei diritti degli animali. La prima notizia arriva dall’Ogliastra dove un gruppo di minorenni si è reso protagonista di un caso abbastanza dibattuto anche perché veicolato via social: nelle immagini, diffuse online, si vede uno di loro lanciare un gattino da un ponte mentre altri incitano e ridono. Sull’episodio è intervenuta subito l’Associazione italiana animali ed ambiente: «Una denuncia per il reato di uccisione di animali aggravata dalla crudeltà è stata inviata alla procura di Nuoro a carico del ragazzo, di cui sono state individuate le generalità, che ha gettato un gatto dal ponte a Lanusei, con lui sono stati denunciati anche i due ragazzi che lo incitavano e ripresi nel video che è stato fatto girare in alcuni siti di messaggistica». Un gesto che in tanti hanno giudicato atroce, e che ha portato anche a un’ondata di odio e violenza nei confronti degli autori del gesto, anche questa risposta è stata al centro delle cronache in settimana con diversi interventi anche volti a tutelare i minori dei quali sono state diffuse sempre sui social le generalità, nonostante la minore età.
La seconda notizia ci arriva invece da Sedilo, dove due cavalli sono morti e una decina sono sotto osservazione dopo una serie di rovinose cadute all’Ardia di Sedilo. In questo caso – come riporta Cagliaripad – è stata l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a presentare un’istanza di accesso agli atti, riservandosi di agire giudiziariamente nelle opportune sedi. “Riteniamo che manifestazioni di questo tipo vadano superate, in nome di una maggiore civiltà etica e giuridica, e anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione, che tutela anche gli animali. In questa rievocazione i cavalieri si lanciano lungo un percorso scosceso e dissestato a una velocità folle mettendo a serio rischio la vita dei cavalli. È tempo di mettere in soffitta tradizioni obsolete come questa una volta per tutte”. Quello che dobbiamo sottolineare è che sicuramente, in tema di diritti, quelli degli animali sono tra i meno considerati. Ne abbiamo parlato tempo fa attraverso un’intervista al gruppo Antispecista di Cagliari, purtroppo è ancora fin troppo radicata nell’essere umano l’idea di superiorità e quindi anche di sovradeterminazione degli animali. Come ci dissero le attiviste cagliaritane, “l’antispecismo è un movimento contrario a ogni forma di discriminazione contro gli animali non umani e all’idea che si possa dare un valore o un’importanza maggiore agli individui, basandosi sulla loro specie di appartenenza. Le attiviste sottolinearono come nella nostra società si tende non solo a guardare generalmente agli animali non umani come inferiori, ma tra essi si classificano inoltre quelli di serie A e quelli di serie B: lo specismo è mangiare un hamburger di manzo e dopo accarezzare il proprio gatto.
Ancora furti nelle spiagge della Sardegna. L’ultimo sequestro è avvenuto nel porto Isola Bianca di Olbia. Qui una famiglia di turisti svizzeri è stata fermata dagli agenti della Security dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna mentre si stava imbarcando per Genova. I turisti avevano messo la refurtiva, alcuni sassi presi dalle spiagge di Orosei, dentro una cassetta che avevano poi nascosto nel bagagliaio dell’automobile sulla quale stavano viaggiavano. Il sequestro del materiale come spiega Sardinia Post è stato possibile grazie al lavoro capillare di ispezione a cui sono sottoposti tutti i passeggeri in transito nello scalo portuale olbiese. Conchiglie, sabbia, stalattiti e perfino pietre di nuraghe vengono depredati come souvenir. I divieti non mancano, e portano appresso pure sanzioni, ma nonostante tutto, c’è ancora chi non si arrende e alla fine della vacanza in Sardegna cerca di portare a casa «un pezzo unico». Pensiamo che nel 2021, il gruppo di attivisti “Sardegna rubata e depredata” ha stimato che a metà agosto erano state sottratte almeno sei tonnellate di sabbia dalle spiagge dell’isola. Ricordiamo però che a proteggere il patrimonio ambientale c’è una norma regionale più severa di quella italiana, che prevede una sanzione da 500 a 3 mila euro oltre al sequestro amministrativo di «distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto». In casi come questo è prevista anche la denuncia all’autorità giudiziaria. Ovviamente, sottrarre sabbia, conchiglie, stalattiti e quant’altro costituisce un danno all’ambiente con gravi conseguenze ecologiche. Bene, non facciamolo e magari evitiamo che siano altri a farlo. L’assessora all’Ambiente della Regione Rossana Laconi vuole tra l’altro alzare il tiro contro i trasgressori, dopo gli ultimi episodi. La speranza è che i arrivi presto a una collettiva presa di responsabilità verso l’ambiente che ci ospita: l’ambiente ce lo sta chiedendo da tempo.
Per tutta l’estate le persone con disabilità potranno accedere facilmente e in sicurezza alle spiagge del litorale di Sassari. Il Comune ha infatti attivato il servizio di assistenza nelle cinque spiagge del territorio di Sassari, Platamona, Fiume Santo, Porto Ferro, Argentiera e Porto Palmas, per consentire alle persone con disabilità motorie di usufruire di un’area attrezzata e delle dotazioni a disposizione per la balneazione assistita. Presenti quindi non solo le passerelle in legno, funzionali alla piena mobilità e collegate con le aree di arrivo e parcheggio per persone con disabilità, ma anche piazzole dedicate con ombrelloni, sedia di cortesia e balaustra di sostegno, con inoltre garanzia di assistenza professionale da operatori qualificati. Al momento, in Sardegna sono però poche le spiagge che soddisfano i requisiti di accessibilità. Ricordiamo inoltre che nell’isola, nel 2021 tra le strutture alberghiere, solo il 13% risulta disporre di una camera accessibile per persone con disabilità. Per non parlare delle varie problematiche legate alla mobilità in generale nell’Isola: ne abbiamo parlato qualche settimana fa con Paolo Puddu, esperto sul tema, che ha rimarcato anche attraverso diversi esempi quanto lavoro ci sia ancora da fare per fare in modo che la fruizione della Sardegna e dei suoi spazi non sia negata alle persone con disabilità. Tra l’altro, luglio è anche il mese del disabilita pride, dell’orgoglio disabile, di conseguenza in questo periodo è ancora più importante sottolineare le battaglie antiabiliste e allearsi a chi da tempo si batte perché i diritti delle persone con disabilità non siano considerati diritti marginali.
Lunedì abbiamo inaugurato la settimana con la nostra collaborazione mensile con Indip, attraverso un’inchiesta di Piero Loi e Pablo Sole in merito alle indagini di Monte Nuovo. A maggio infatti la Procura di Cagliari ha chiuso le indagini dell’inchiesta ‘Monte Nuovo appunto, confermando le accuse di associazione mafiosa e associazione segreta per nei confronti degli indagati, saliti a 34, c’è anche il rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti. L’inchiesta, avviata dalla Dda di Cagliari e condotta dai carabinieri del Ros, a settembre 2023 aveva portato agli arresti di 31 persone, 13 in carcere e 18 ai domiciliari: fra loro molti nomi di spicco del mondo manageriale e amministrativo isolano, affiancati da personaggi di primo piano della panorama criminale sardo.
Martedì abbiamo invece parlato dell’emergenza siccità che ormai da mesi in sardegna piega sempre più territori. Lo abbiamo fatto attraverso un’intervista a Luca Solinas, giovane attivista e imprenditore di Siniscola, tra le zone più colpite dalla siccità. Un’emergenza che è conseguenza del cambiamento climatico in atto, ma c’è da dire che alla situazione allo stesso tempo si sommano anche problematiche strutturali: ogni anno nell’Isola si disperde oltre il 50% dell’acqua immessa nelle condotte, ecco perché spesso queste ultime vengono definite “un colabrodo”. Luca Solinas ci racconta come abitare un territorio dove l’acqua scarseggia, sia un incubo. Parliamo di quotidianità, dei danni alle attività agricole e commerciali, ma anche del fatto che la sardegna in questi mesi viene popolata anche da tantissimi turisti, persone che quindi si aggiungono al numero di coloro che consumano la poca acqua rimasta.
Mercoledì la nostra Sara Brughitta ci ha raccontato Agrobass, azienda agricola fondata da alessandro Melis che sorge nello Storico Mulino di Guspini. Il luogo, nato nel 1920, dopo quarant’anni di inattività nel 2017 ha avuto nuova vita grazie a un approccio innovativo, aperto al mondo ma con le radici ben salde nella sua Isola. Coltiva infatti su Trigu Quarantinu di Guspini, varietà di grano antico registrata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica come Prodotto Agricolo Tradizionale (PAT) della Sardegna, ma anche l’habanero e la canapa. Come racconta Alessandro Mancosu, “Il nostro obiettivo è anche quello di ridare nobiltà al settore primario, attualmente ridotto un po’ alla fame. Cerchiamo di educare, istruire e condividere, da qui la scelta di unire anche le visite guidate delle scolaresche, in modo che vedano tutto il processo di produzione, lo conoscano e lo riconoscano nel sapore dei prodotti genuini della nostra terra”.
Ieri abbiamo chiuso la settimana di Sardegna che cambia raccontando la rivolta degli ulivi. La protesta, come racconta Lisa Ferreli, nasce da una richiesta di aiuto e di comunità: venerdì pomeriggio dai profili social dei presidi contrari al progetto del Tyrrhenian Link è stato pubblicato l’annuncio di un sit in di massima urgenza per la mattina successiva, in località Su Padru. “Terna sta effettuando un esproprio coattivo nei confronti di un cittadino di Selargius che non ha accettato di vendere il proprio terreno – recita l’annuncio – è richiesta massima condivisione e massima partecipazione: non permetteremo che vengono portate via le nostre terre, il nostro lavoro, il nostro futuro, le nostre radici”. E la risposta non si è fatta attendere. Centinaia di persone sono arrivate a coprire le radici lasciate esposte al sole degli ulivi sradicati, ma l’azione non è bastata a frenare Terna: nella notte gli ulivi sono stati nuovamente sradicati e spostati. Ancora una volta però, i presidianti non si sono arresi e ancora in questi giorni, continuano ad arrivare a Selargius piante, cibo, persone e tantissima solidarietà.
E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:
Il MAN_Museo d’Arte di Nuoro, presenta una nuova grande mostra che trasforma tutte le sale del museo in uno spazio dinamico e sensibile, fatto di narrazioni e visioni, memorie della terra e nuovi orizzonti. Derivato dal greco dià (attraverso) e òrama (visione), DIORAMA (questo il nome della mostra) significa “vedere attraverso” o “all’interno di qualcosa“. In questo caso, attraverso spaccati di mondi naturali e innaturali, popolati di creature e vegetazioni reali o ricreate, in una prospettiva che rende sempre più ambiguo il limite fra autentico o generato dall’intelligenza artificiale, possibile o impossibile. L’occasione è quella di ripensare la nostra relazione con il pianeta. È sicuramente un appuntamento da non perdere, ma avete tempo per programmare la vostra visita: durerà fino al 10 novembre
Altro appuntamento imperdibile è il Cinema delle Terre del Mare ad Alghero che si terrà a partire da questo fine settimana fino al 25 luglio. Proiezioni, dibattiti e anche una cena cinematografica: il festival della Società Umanitaria di Alghero naviga anche quest’anno lungo tutta la Riviera del Corallo, per un mese ricco di incontri e proiezioni vista mare. Trovate tutte le info e gli appuntamenti sul sito www.umanitaria.it
Torna inoltre ormai alla 42ª edizione La Notte dei Poeti a Nora, a partire da questo fine settimana fino al 27 luglio. Un evento imperdibile tra teatro, musica e danza, che si tiene nel suggestivo Parco Archeologico di Nora. Per chi non lo conosce, si tratta di un festival che accende i riflettori sul prezioso patrimonio archeologico dell’Isola, coniugando attualità e mito. Anche qua gli appuntamenti non mancano: tra i protagonisti della XLII edizione ci sono nomi di spicco come Fabrizio Bentivoglio, che porterà in scena “Lettura Clandestina” da “La solitudine del satiro” di Ennio Flaiano, e Anna Foglietta con “Una Guerra” di Michele Santeramo. Anche in questo caso, tutte le info sul sito dedicato: www.lanottedeipoeti.it
Infine, se ci ascoltate dal sassarese, questo weekend si terrà il festival Blues.In.Contro, rassegna musicale contro la violenza sulle donne organizzata dall’associazione culturale Corvi Neri, giunta alla sedicesima edizione. Una due giorni dedicata al blues e alla musica come mezzo per l’impegno sociale, per contrastare un fenomeno sistemico e radicato al quale anche noi vogliamo dire basta
#dirittideglianimali
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#furtinellespiagge
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#accessibilità
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