DANIELA DUCATO È LA NUOVA PRESIDENTE DEL WWF
Ieri pomeriggio leggendo le notizie sono saltato sulla sedia. Daniela Ducato è la nuova presidente del WWF! Questa notizia mi ha dato una carica incredibile, penso che sia una notizia bellissima. Una delle persone che ammiro – ma posso dire anche che ammiriamo di più, tiro in ballo tutta la redazione di ICC – in ambito ambientale, diventa presidente di una della associazioni più iconiche a livello ambientale.
Ora, io non voglio nemmeno immaginare che seguiate italia che Cambia senza conoscere la storia di Daniela Ducato, ma se per qualche ragione fosse così, vi lascio qua sotto l’intervista che le abbiamo fatto anni fa. Ho anche provato a contattarla al volo ma immagino che sia sommersa di chiamate in questo momento.
Nella sua prima dichiarazione come Presidente Daniela ha detto: «Oggi più che mai dobbiamo costruire alleanze e cercare soluzioni innovative che mettano assieme società civile, imprese e mondo della ricerca. Ho accettato questo incarico sapendo di poter contare su una squadra straordinaria formata da figure eccellenti, di alta competenza. Come presidente del WWF Italia voglio dare continuità all’eccellente lavoro che è stato fatto da Donatella Bianchi. Dobbiamo unire, creare sinergie coniugando sociale e ambientale».
Daniela Ducato riceve il testimone da Donatella Bianchi, presidente dell’Associazione per otto anni. Che commenta così gli anni trascorsi: «Quelli trascorsi alla guida del WWF Italia sono stati anni entusiasmati in cui sono avvenuti grandi cambiamenti. Dall’enciclica Laudato, passando dal varo dell’Agenda 2030 fino al traguardo che ha portato parole come ambiente, biodiversità, ecosistemi e animali tra i principi fondamentali della nostra Costituzione ci sono stati momenti epocali. In questi anni ho imparato che la nostra vita non può prescindere dall’equilibrio dei sistemi naturali e che quello in natura è il migliore investimento che possiamo fare».
L’INQUINAMENTO UCCIDE PIU’ DEL COVID
Di sicuro non mancherà il lavoro a Daniela, in questa sua nuova avventura. Nel senso che ci sono diversi problemini ambientali da risolvere. Non sto qui a rifare tutto l’elenco, se seguite INMR li conoscete già. Ad esempio, riporta un nuovo studio, a partire dal 2015, l’esposizione a sostanze tossiche contenute nell’aria, nell’acqua o nel suolo ha causato nove milioni di vittime l’anno – un sesto dei decessi a livello mondiale. A rivelarlo è un gruppo internazionale di ricercatori, con uno studio pubblicato sulla rivista Lancet planetary health. L’inquinamento si classifica così come il fattore ambientale che ha maggiori probabilità di provocare l’insorgenza di malattie o condurre alla morte.
Ancora una volta vediamo come gli ecosistemi siano profondamente coerenti, e come più alteriamo i loro equilibri gettando sostanze estranee (c.d. inquinanti) al loro interno, più siamo noi in primis, che assieme agli ecosistemi in quegli equilibri particolari ci siamo co-evoluti, a pagarne le conseguenze. Non c’è contrapposizione fra economia, salute, ambiente. Nemmeno l’ombra. C’è solo, di fondo, la nostra pigrizia nel cambiare.
PERQUISIZIONI
“Pigrizia” che a volte assume vesti violente. È il caso delle paradossali perquisizioni dell’esercito a casa di alcuni attivisti di FFF. Lo scorso 19 maggio i carabinieri hanno fatto irruzione nelle case di tre attivisti di Fridays for Future Milano per una perquisizione, alle 6.30 di mattina. Ora emergono nuovi inquietanti dettagli. I militari – secondo le ricostruzioni del movimento ambientalista – erano diciotto e hanno usato metodi intimidatori.
Secondo quanto riportato ai giornali dalla portavoce Martina Comparelli, a uno degli attivisti “è stato chiesto di spogliarsi e fare dei piegamenti, un’azione che non riusciamo a spiegarci”. I giovani sono accusati di aver danneggiato l’edificio che ospita gli uffici di Weedoo e di Centrex Italia, due controllate della compagnia energetica russa Gazprom. I tre avrebbero imbrattato con delle bombolette spray le pareti della sede dell’azienda di gas austriaca con la scritta: “I fossili uccidono”. Secondo le forze dell’ordine, hanno anche acceso un fumogeno e oscurato le telecamere di sorveglianza.
Volevano sottolineare il ruolo di Centrex e Wedoo – di proprietà della prima – nell’alimentare la guerra in Ucraina. Le due società infatti sono “coinvolte nella vendita e fornitura di gas ed energia per conto di Gazprom“. La compagnia – controllata direttamente dal governo di Mosca – è la terza al mondo per emissioni di CO2 e metano al mondo e la prima beneficiaria dei pagamenti europei per i combustibili fossili.
Fra l’altro non sembra un caso che la perquisizione intimidatoria avvenga solo adesso, a distanza di un mese e mezzo dal reato contestato. Secondo un comunicato di FFF: “Non è un caso che queste perquisizioni avvengano ai nostri danni proprio nei giorni in cui è stato riconfermato un accordo tra Gazprom ed Eni grazie al quale potremo comprare in rubli il gas russo, come da ricatto del Cremlino”. Anzi, l’indagine sarebbe partita dopo una denuncia di Gazprom. Io non so se questa ipotesi è corretta.
Certo, l’azione dei carabinieri, se quanto riportato è vero, sembra frutto di pressioni esterne, perché oltre a essere in assoluto scorretta e violenta, è totalmente sbilanciata rispetto alla portata dell’infrazione. Neanche avessero commesso una strage mafiosa.
FALCONE
Ah, a proposito. L’altroieri erano 30 anni dalla strage di Capaci, da quel 23 maggio 1992 in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Ne abbiamo parlato su Italia che Cambia con un bell’articolo di Alessia Rotolo della nostra redazione siciliana.
Ne ha parlato anche Report, in una puntata in cui evidenziava la presenza del leader di Avanguardia nazionale, Stefano delle Chiaie, sul luogo dell’attentato di Capaci. E ieri c’è stata una perquisizione in redazione e in casa di uno dei giornalisti di Report. Che non è accusato di nulla, ha specificato la procura: il motivo della perquisizione sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci. Resta comunque un po’ strano.
ANALFABETISMO FUNZIONALE FRA I PIU’ GIOVANI – TROVA IL BIAS
Attenzione, rullo di tamburi, torna un nuovo episodio di TROVA IL BIAS, la rubrica più amata da Roberto Cingolani, che infatti mi ha scritto ieri per chiedermi
Negli ultimi giorni ha girato molto la dichiarazione del presidente di Save the Children Claudio Tesauro, ripresa da tanti giornali, che, lanciando l’evento “Impossibile 2022”, ha dichiarato che il 51% dei quindicenni in Italia non sarebbe in grado di capire un testo scritto. Un dato allarmante. E falso.
Cristiano Corsini e Christian Raimo su Domani, Carlo Canepa su Pagella Politica e un articolo di Valigia Blu ricostruiscono l’accaduto e danno la giusta misura di un fenomeno comunque preoccupante, ma che ha numeri molto diversi.
La dichiarazione di Tesauro ripresa dai giornali si riferiva al fenomeno della cosiddetta dispersione scolastica implicita. Che vuol dire? Che mentre si parla di dispersione scolastica quando un ragazzo o una ragazza smettono di frequentare la scuola, in quella implicita si parla di persone che continuano ad andare a scuola, maari in qualche modo superano anche gli esami, ma non apprendono, quindi è come se non ci andassero.
Questa cosa si può misurare con alcuni test, che misurano le capacità degli alunni di comprendere un testo scritto o risolvere un problema di matematica. Vi salto qui la parte di debunking dei dati, in cui i giornalisti cercano di ricostruire da dove arriva quel 51%, se vi va potete leggervi l’articolo di Valigia Blu che vi lascio qua sotto. Vediamo invece quali sono i dati più accurati relativi a questo fenomeno: secondo i dati Invalsi più aggiornati, nel 2021 la dispersione scolastica implicita riguardava il 9,5% degli studenti in Italia, in crescita rispetto al 7% del 2019, con ampie differenze tra le regioni (dal 2,6% del Nord al 14,8% del Sud).
Inoltre, il rapporto Invalsi del 2021 riporta che, sebbene il 39% della popolazione di terza media non raggiunga alle prove di Italiano un risultato “adeguato”, la quota che si posiziona al livello 1 (quello più basso, corrispondente più o meno alla non comprensione di un testo) è al di sotto del 20%. Se, invece, consideriamo gli studenti alla fine delle scuole secondarie di secondo grado, la quota di popolazione al livello 1 risulta comunque inferiore al 20% per l’italiano e al 30% per la matematica.
Insomma, è un problema non da poco, anzi è un problema bello grosso, ma non è ai livelli apocalittici affermati dal presidente di Save The Children. Che credo sia caduto vittima di un bias cognitivo. Quale?
FONTI E ARTICOLI
#Daniela Ducato #WWF
GreenReport – Daniela Ducato è la nuova presidente del Wwf Italia
Italia che Cambia – Io faccio così #37 – Daniela Ducato, “contadina dell’edilizia”: trasformare i rifiuti in risorse
#inquinamento
Lifegate – L’inquinamento uccide più del coronavirus
#Fridays For Future
Il Fatto Quotidiano – Milano, perquisizioni ai giovani di Fridays for Future dopo denuncia di Gazprom. “Fatto spogliare e obbligato a fare anche piegamenti” durante blitz dei carabinieri
#Falcone
la Repubblica – Report, perquisizioni in redazione e a casa del giornalista Mondani: “Si indaga sui legami tra mafia ed estrema destra nell’attentato a Falcone”
Italia che Cambia – 23 maggio: trent’anni dopo la strage di Capaci è ora di vedere di nuovo la gente incazzata
#Pnrr
Italia che Cambia – Pnrr: nominati i commissari grandi opere, ma alcuni sono sotto processo
Greenreport – Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, il Pnrr premia solo i distributori di carburante
#sentenze
GreenMe – “Le sue emissioni danneggiano il mio lavoro”, storica causa contro Volkswagen di un contadino tedesco
#dispersione scolastica #trova il bias
il Fatto Quotidiano – Metà dei 15enni italiani non è capace di capire un testo scritto. Save the Children: “In sei regioni i Neet superano già i coetanei attivi”
Valigia Blu – “Un quindicenne su due non è in grado di comprendere un testo scritto”. Falso