13 Set 2024

Scuola, continuità territoriale, energia e lingua blu: la rassegna stampa sarda – INMR Sardegna #44

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Parliamo di scuola perché ormai in tutta l’Isola è suonata la prima campanella di questo nuovo anno scolastico, vediamo un po’ di numeri sugli studenti e problemi relativi alle nomine degli insegnanti. Parliamo poi di continuità territoriale perché finisce l’era di Ita Airways che sotto la bandiera di Alitalia ha sempre collegato la Sardegna ai principali aeroporti italiani, e facciamo anche il punto a tema energia e speculazione energetica in Sardegna con le principali novità in merito della settimana. Chiuderemo la parte di cronaca con le notizie sull’emergenza lingua blu dopo di che, nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo gli articoli della settimana su Sardegna Che Cambia. Avremo qua un contributo di Andrea Carboni di Indip in merito all’inchiesta che rivela le condizioni disumane delle persone migranti nei centri di accoglienza straordinaria sardi. 

In chiusura infine, festival e eventi in arrivo per il weekend.

Nella giornata di ieri c’è stato il via ufficiale alle lezioni negli istituti della Sardegna per 176.667 studenti distribuiti nei 234 istituti dell’isola: la scuola sarda inizia il nuovo anno però sempre più a ranghi ridotti, e la causa è il calo demografico che in dieci anni ha ridotto la popolazione scolastica di oltre 35mila unità: un trend negativo in crescita costante. Come riporta La Nuova Sardegna infatti proprio quello che parte oggi sarà l’anno del record: 5515 iscritti in meno rispetto al settembre 2023, con una incidenza maggiore nella fascia d’età 6-11 anni, ovvero quella degli alunni che frequentano la scuola primaria. Le scuole si stanno svuotando molto velocemente e questo accade soprattutto nei piccoli centri, dove tanti istituti sono già stati accorpati (abbiamo parlato più volte anche noi di Sardegna che cambia del tema dell’accorpamento) e dove la sopravvivenza dei punti scuola appare a rischio. Come scrive Silvia Sanna, nell’anno segnato anche dalla riduzione delle autonomie – che proseguirà in questo biennio con grande strascico di polemiche – l’unica possibilità per evitare tagli massicci secondo molti esperti potrebbe essere la legge sarda sull’istruzione, che garantirebbe maggiore autonomia decisionale. Come ha ricordato l’assessora regionale Ilaria Portas infatti, la legge regionale sull’istruzione è uno strumento che in Sardegna manca dal 1984. A fronte di un crollo drammatico delle iscrizioni, il numero degli insegnanti non cambia anche se anche nel fronte docenti non mancano i problemi: alta è infatti la percentuale di precari circa il 20-25% su posto comune, ancora di più nel sostegno. Per quanto riguarda infatti il sostegno, sono circa 3.000 i docenti di ruolo, un numero assolutamente insufficiente a soddisfare la richiesta in costante aumento: circa due terzi dei posti saranno infatti coperti da docenti non specializzati. Non è quindi un inizio senza intoppi ma ci teniamo comunque anche noi ad augurare a tutti gli studenti e studentesse buon nuovo inizio, lo facciamo ricordando le celebri parole del nostro Antonio Gramsci: «Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza».

Parliamo di continuità territoriale perché come anticipava Alessandro, sarà la compagnia Aeroitalia a collegare, in regime appunto di continuità territoriale, Cagliari con gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate a partire dal prossimo 26 ottobre. Aeroitalia collegherà anche l’aeroporto di Olbia con Milano Linate, mentre la tratta Olbia-Roma Fiumicino sarà gestita da Volotea e Aeroitalia, che si divideranno il servizio senza compensazioni economiche. Restano, invece, da assegnare le rotte da e per Alghero.  Finisce, dunque, l’era di Ita che sotto la bandiera di Alitalia ha sempre collegato la Sardegna ai principali aeroporti della penisola con la legge sulla continuità territoriale. Aeroitalia ha annunciato una novità sul sistema tariffario, ovvero che le scoutistiche applicate ai residenti verranno garantite anche ai sardi che hanno però la residenza oltremare, basterà dimostrare di essere iscritti alle associazioni degli emigrati. “Stiamo lavorando fin dai primi giorni dell’insediamento al nuovo modello”, ha spiegato l’assessora dei Trasporti Barbara Manca. (Riapro le virgolette) Martedì prossimo saremo a Roma al Ministero dei Trasporti per gettare le basi di un’efficace collaborazione per affrontare tutti i passaggi necessari al confronto con la Commissione Europea. Ci preme ribadire ancora una volta che il nostro obiettivo immediato è stato quello di agire rapidamente per mettere in sicurezza i collegamenti nel breve periodo, ma il nostro fine ultimo è di poter offrire alle cittadine e ai cittadini sardi un servizio di trasporto sicuro, soddisfacente e duraturo”.

Arriviamo ora al nostro ormai classico appuntamento a tema energia con le principali notizie sul fronte delle rinnovabili. In settimana la presidente Alessandra Todde ha dichiarato che entro fine mese la giunta porterà in consiglio regionale la legge sulle aree idonee, non idonee, ordinarie e vincolate per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Entro 6 mesi – ha aggiunto – arriverà il nuovo piano energetico e poi la creazione di una sociatà energetica regionale che rappresenti un produttore grossista e possa incidere sul prezzo della bolletta. Come scrive Enrico Fresu sull’unione sarda però, la partita delle aree idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile si gioca su tempi stretti e una gigantesca mole di burocrazia che a quanto pare sarebbe stata scaricata sulla spalle degli uffici dei Comuni sardi. Non mancano quindi le polemiche secondo cui la Regione avrebbe affidato ai comuni l’onere di occuparsi di una partita cruciale per la Sardegna, quella energetica. «Si potrebbe dire un milione di cose e mi limito a una considerazione», ha dichiarato il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis sul rapporto Regione-Comuni: «Impressiona davvero molto che una questione tanto importante, riguardante tutto, tutti e per così lungo tempo, venga infine decisa da un asettico documento burocratico. È un non senso totale. Credo che nei prossimi giorni gli uffici tecnici dei Comuni avranno un bel da fare». Sempre Todde in settimana ha ribadito anche il no al limite massimo di potenza di 1 MW per le comunità energetiche e l’autoconsumo per cittadini e enti pubblici di varia natura. In merito a quest’ultimo tema, notizia della settimana è anche la presentazione al consiglio regionale da parte del gruppo Sardegna al centro-20Venti, di una proposta di legge sulle Cer (Comunità di energia rinnovabile). Secondo tale proposta, sarebbe previsto un finanziamento di oltre 300 milioni di euro nel prossimo triennio. Un modo per incrementare l’autonomia energetica dell’isola e raggiungere gli obiettivi prefissati di transizione energetica. Come sempre, vi terremo aggiornati.

È di nuovo emergenza lingua blu, quasi mille i focolai in tutta la Sardegna. Dopo appena cinque giorni dall’ultimo report dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna e nell’Isola i focolai di lingua blu continuano infatti a crescere passando da 666 a 981. A livello provinciale la diffusione della lingua blu è più evidente nell’Oristanese, con 246 focolai, seguito dal Nuorese copn 234. Proprio ieri la Coldiretti ha parlato di campagne sarde “in ginocchio” e aziende di allevamento “allo stremo” per un’epidemia che ha raggiunto “proporzioni allarmanti, colpendo indistintamente aziende pastorali da Nord a Sud dell’isola”, e che si somma alle problematiche legate alla siccità. Come ha spiegato Coldiretti la lingua blu è una malattia trasmessa ai ruminanti da un insetto, un moscerino. Non colpisce l’uomo e non infetta il latte e la carne ma può comunque causare la morte dell’animale. I vaccini ci sono ma dalla regione non vengono distribuiti accusa la Coldiretti Nord Sardegna. Altra arma essenziale per lottare contro la diffusione della malattia sono gli antiparassitari: «Gli assessorati competenti lasciano cadere nel vuoto i continui appelli degli allevatori». Il diffondersi della malattia porta inoltre al calo della produzione di latte e al blocco della movimentazione delle greggi e delle mandrie, con danni economici per le aziende. «Questa situazione – spiega Michele Filigheddu, delegato Anacli per la Sardegna – si poteva prevenire somministrando i vaccini nei mesi scorsi. L’immobilismo della politica sta causando gravi danni alle aziende già provate dalla carenza di fieno e dalla siccità».

Lunedì abbiamo parlato delle aggressioni ai migranti nei centri di accoglienza sardi testimoniate dai video diffusi in un’inchiesta Indip. Quello che emerge è che in Sardegna la permanenza dei richiedenti asilo nei Centri di accoglienza straordinari può trasformarsi in un incubo. Come dimostrano i filmati e le fotografie in possesso di Indip, siamo in presenza di un trattamento disumano, in cui alle botte si sommano le minacce. L’inchiesta di Andrea Carboni mostra la dura realtà con cui si confrontano gli ospiti di due strutture del centro e del nord Sardegna.

Martedì invece la nostra Sara Brughitta ci ha parlato dell’Istituto comprensivo di Pirri, scuola polo per quanto riguarda la rete della Scuola senza zaino. Si tratta di un modello che si traduce in azioni di innovazione didattica e organizzativa che riguardano docenti, studenti e studentesse, genitori, dirigenti e la comunità del territorio in cui è inserita, azioni che vanno ben oltre la semplice riduzione del carico dato dallo zaino. Come scrive Sara Brughitta infatti, attraverso la riduzione del carico di materiali da trasportare, la scuola senza zaino promuove una didattica più flessibile e meno stressante, in grado di valorizzare le competenze individuali e di creare un ambiente favorevole all’apprendimento. Un approccio olistico quindi all’educazione che punta a formare non solo studenti competenti, ma anche individui equilibrati e pronti a affrontare le sfide del mondo contemporaneo; in un ambiente in cui ogni studente può sentirsi supportato e compreso.

Mercoledì abbiamo parlato di turismo aggressivo e infrastrutture che non ne limitano la diffusione, partendo dalla denuncia presentata da sette associazioni ambientaliste sarde contrarie al progetto di nuovi campi boe nell’Area Marina Protetta di Porto Conte. Come spiega Lisa Ferreli, per chi non lo sapesse i campi boe sono aree appositamente attrezzate dove le barche possono ormeggiare legandosi a un gavitello, ovvero un galleggiante assicurato al fondo del mare tramite un peso, detto “corpo morto”, che lo mantiene in posizione. Si tratta di una soluzione che semplifica le operazioni di ormeggio senza l’utilizzo dell’ancora e che è quindi stata pensata soprattutto per proteggere i fondali ricchi di vegetazione marina come la posidonia, che potrebbe essere danneggiata dalle operazioni che prevedono invece l’utilizzo dell’ancora. Quello che però sottolineano le associazioni ambientaliste è che “Di fatto dietro l’azione apparentemente encomiabile a protezione della posidonia emerge, ancora una volta, uno sconcertante tentativo di accrescere, anziché contenere, la pressione nautica, spingendo in realtà oltre ogni limite l’incremento di un turismo aggressivo che non è compatibile con i delicati equilibri ambientali della Zona Speciale di Conservazione della baia di Porto Conte e dell’intera Area Marina Protetta”. La speranza è che si favorisca un dialogo aperto e trasparente che sia volto a tutelare la ricchezza naturale, culturale e storica dell’Area Marina Protetta di Porto Conte.

Ieri abbiamo chiuso la settimana di Sardegna Che Cambia con un’intervista, sempre della nostra Lisa Ferreli, a Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru. Con Onnis abbiamo parlato di rinnovabili, speculazione energetica, colonialismo e comunità energetiche. In Sardegna infatti, quando si pensa alle lotte ambientali, agli interventi collettivi a favore della transizione ecologica e alle buone prassi – anche istituzionali – per la tutela dell’ambiente, spesso si guarda a Villanovaforru come modello. Come scriviamo, in questo piccolo paese della Marmilla una crescente consapevolezza maturata negli anni ha portato a considerare la riduzione degli impatti ambientali una responsabilità comune: una scelta condivisa che si traduce in una rete di azioni comunitarie, prima per affrontare insieme la transizione ecologica, poi per fornire una risposta plurale e condivisa alla speculazione energetica.

  • IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori, il Festival del Turismo Responsabile, giunge alla XVI edizione e approderà nuovamente in Ogliastra, nei paesi di Lanusei, Villagrande Strisaili, Arzana, dal 13 al 22 settembre 2024, per due weekend, dal venerdì alla domenica. Saranno sei giornate di festival, durante il quale sono previste 4 escursioni, due concerti, 2 laboratori, 3 conferenze, degustazioni di cibo locale, conoscenza degli abitanti e visite nei siti archeologici. Per chi non lo conoscesse, Itaca è Un evento che mette al centro il turismo responsabile e la valorizzazione del territorio, offrendo ai partecipanti l’opportunità di immergersi nelle bellezze naturali e nelle tradizioni tradotte in accoglienza per chi arriva per la prima volta e per chi ritorna. “Radici in movimento” sarà il filo conduttore che legherà tutti gli appuntamenti, un modo per riconoscere le origini di una terra l’Ogliastra che ha conosciuto fenomeni migratori importanti ma anche una interessante tendenza al ritorno. Italia Che Cambia è tra i Main Media Partner dell’evento quindi ve lo raccontiamo con ancora più convinzione, ma come per ogni evento che vi suggeriamo in rassegna, anche questo è da non perdere. Trovate tutte le info sul sito www.festivalitaca.net 
  • In questo periodo siamo nel pieno anche di uno dei festival jazz più longevi della Sardegna: fino 21 settembre, Cagliari ospita la 27esima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, uno degli appuntamenti più consolidati e apprezzati, anche da critica e addetti ai lavori, nel panorama jazzistico sardo. Questo fine settimana si esibirà Carla Giulia Striano alla sella del diavolo, Stefano di Battista e Simona Molinari al Lazzaretto e anche un concerto nella metro (questo domenica mattina) in collaborazione con ARST. Potete consultare il programma completo sul sito www.formaepoesianeljazz.com 
  • Se questo fine settimana siete a Santa Teresa di Gallura allora non perdetevi il cinema sardo e internazionale di “Venti d’Essai”, la rassegna cinematografica organizzata dall’associazione “Dietro le Quinte” con la consueta direzione artistica di Alberto Pisu, dedicata ai film d’autore. Quindici i film in programma che saranno proiettati ogni sera alle 21:00 con ingresso libero al Cinema Arena Odeon, in via Capotesta 6, suddivisi nelle due parti: la sezione Sardegna e la sezione Film Internazionali. Per conoscere le varie proiezioni in programma visita la pagina Facebook dedicata, Venti d’Essai
  • Infine torniamo a Villanovaforru perché il 14 e 15 settembre ospiterà la 17^ edizione di Mestieri, saperi & sapori del passato, un evento che da anni celebra la ricca tradizione artigianale ed enogastronomica del territorio. Tra ceramisti, cestinai, scultori e ricamatrici, ma anche artigiani del ferro, legno, pietra, pelle, pittori e artisti locali, il festival offre uno spaccato autentico delle tradizioni locali. Non mancherà la riscoperta dei sapori antichi, con le degustazioni di piatti tipici della cucina villanovese, ma quest’anno in particolare l’evento darà risalto alla tradizione vitivinicola sarda con la dimostrazione “De sa bìngia a sa carrada”, che mostrerà i processi di lavorazione del mosto grazie all’esperienza dei produttori locali. Non perdetevelo

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