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7 Febbraio 2025
Podcast / Io non mi rassegno

La sanità sarda non gode di buona salute – INMR Sardegna #64

Oggi parliamo di sanità con il contributo di Teresa Concu, lavoratrice del settore sanitario e membro di Potere al Popolo in merito allo stato del diritto alla salute in Sardegna. Parliamo poi dei lavoratori della Portovesme perché ci sono alcune novità che non convincono però i sindacati, e vedremo anche quello viene definito come l’allarme demografico sardo: l’isola infatti ha perso 64mila giovani in dieci anni. Infine, parleremo anche della catena di attentati incendiari che, da mesi, sta colpendo Siniscola con Luca Solinas, siniscolese membro dei movimenti Sardegna chiama Sardegna e GISS. Nella seconda parte della rassegna invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.

Autore: Redazione Sardegna che Cambia
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sanità salute
L'articolo si trova in:

Iniziamo parlando di sanità, un tema che continua ad essere centrale nelle cronache isolane. Per quanto riguarda la Riorganizzazione della rete sanitaria sarda, il testo dovrebbe essere in Consiglio entro febbraio, ma nel frattempo disservizi e conseguenti proteste hanno continuato a caratterizzare anche quest’ultima settimana. La situazione delle liste d’attesa, in generale, è drammatica. Il quadro è nero – come spiegano fonti del Cup – per le Asl di Sassari, Gallura, Ogliastra, Nuoro, ma anche nella Asl 8 di Cagliari: prenotare è impossibile, e i pazienti non sanno a chi rivolgersi. Come riporta L’Unione Sarda, il riferimento non è però a liste d’attesa di molti mesi per visite ed esami, a cui purtroppo ci si è dovuti abituare nell’Isola, ma proprio alla mancanza di posti per moltissime prestazioni senza priorità. La mammografia ad esempio è garantita soltanto alle pazienti oncologiche, per prevenzione niente da fare. Nel frattempo continuano a chiudere i reparti: dal 30 gennaio al 3 febbraio ha chiuso Emodinamica all’ospedale Sirai di Carbonia. Come riporta Sardegna Live, la mancanza di infermieri ha portato alla sospensione del servizio salvavita, costringendo i pazienti a trasferimenti d’urgenza a Cagliari e aggravando la situazione degli ospedali del capoluogo. Abbiamo chiesto in merito un commento a Teresa Concu, lavoratrice sanitaria e attivista, a partire dalla domanda: cosa manca in Sardegna dal punto di vista della garanzia d’accesso al diritto alla salute?

Ci sarebbe un possibile investitore interessato a rilevare il polo industriale di Portovesme, “uno spiraglio di luce per i 1200 lavoratori a rischio” ha dichiarato l’assessora del lavoro desire manca, anche se i sindacati non mostrano altrettanto entusiasmo. Andiamo per ordine, innanzitutto ad annunciare il possibile investitore è stato il ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso durante il tavolo di confronto al Mimit. Quello che accade nel Sulcis è che – molto brevemente – la Glencore ha annunciato la fermata dell’impianto zinco di Portovesme, annuncio al quale è seguita la mobilitazione immediata con i sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale. “Puntiamo a una soluzione industriale – ha dichiarato il ministro, aggiungendo che – se Glencore deciderà di continuare a produrre zinco rivedendo i suoi progetti, saremo ben lieti di supportarla. In caso contrario, non vi è strada alternativa all’individuazione di un nuovo investitore che intenda mantenere l’unità del sito produttivo”. Come riporta Cagliaripad il deputato Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) plaude al lavoro: “La notizia che un nuovo operatore del settore siderurgico, in partnership con altro straniero, abbia già effettuato un sopralluogo nello stabilimento Glencore di Portovesme con l’intenzione di rilevarlo è l’esempio lampante di come il Governo Meloni faccia sempre conseguire alle parole i fatti“. Ma decisamente meno entusiasta è invece la Cgil, che parla di incontro interlocutorio che non ha portato passi avanti. Il segretario Fausto durante ha infatti dichiarato che si è trattato di “Un incontro interlocutorio, nel quale è emerso un quadro in evoluzione dai contorni poco chiari. Al di là delle parole e degli intendimenti dichiarati non c’è concretezza e non c’è chiarezza nemmeno nei passaggi tecnici che dovranno accompagnare il percorso. Va da sé che la riunione non ha portato sostanziali passi avanti e l’auspicio è che in tempi stretti si concretizzino le promesse del governo, si riavviino le produzioni di piombo e zinco e si trovi una soluzione per abbattere i costi dell’energia”. Continueremo a seguire la vicenda e ad essere al fianco di un territorio come il Sulcis che da troppo tempo paga caro il costo di politiche poco lungimiranti e attente alla tutela dell’ambiente e delle comunità che lo abitano.

Negli ultimi dieci anni, la Sardegna ha registrato una delle peggiori contrazioni della popolazione giovanile in Italia. Il numero di giovani tra i 15 e i 34 anni è diminuito del 18,4%, con una perdita complessiva di 64.645 unità. L’ha riportato in settimana La Nuova Sardegna mettendo in ordine i dati dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, secondo cui il crollo della popolazione giovanile in Sardegna è uno dei più accentuati. Il fenomeno è legato a un forte calo delle nascite e alla continua emigrazione verso il Nord Italia e l’estero, dove le opportunità lavorative sono maggiori. La riduzione della popolazione giovanile porta con sé conseguenze gravi per l’economia locale. Le imprese faticano a trovare personale qualificato, il settore artigianale e agricolo subisce una crisi di ricambio generazionale e l’abbandono scolastico continua a rappresentare un problema significativo, soprattutto nelle aree interne. Inoltre, la fuga di giovani laureati e specializzati verso altre regioni o paesi rischia di depauperare il tessuto economico e sociale dell’isola. Resta forte quindi la necessità di investire in istruzione, formazione professionale e opportunità lavorative per i giovani. In definitiva, l’emergenza demografica che la Sardegna sta vivendo impone una riflessione urgente su politiche capaci di invertire la tendenza e garantire un futuro sostenibile e soprattutto possibile per le nuove generazioni.

Una catena di attentati incendiari sta colpendo Siniscola ormai da mesi. Si tratta di una scia di azioni che va avanti senza sosta, che solo nel 2025 ha già fatto registrare sei attentati incendiari ai danni di auto, mentre nel 2024 sono stati più di 30 i mezzi distrutti dalle fiamme. Una situazione che non può non determinare paura, un’insicurezza che si estende ormai a tutto il territorio ma anche una voglia di riprendere voce, spazio e serenità, secondo uno spirito collettivo che guarda alla forza della comunità come risorsa per affrontare una situazione decisamente non gradita a tanti. In merito le parole del siniscolese Luca Solinas, sono un richiamo potente alla resilienza collettiva, una risposta decisa e comunitaria di chi non è disposto a piegarsi a questo tipo di violenza, ma anzi, intende riaffermare il valore della solidarietà e della sicurezza per tutti.

Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, ma anche questa settimana abbiamo una pubblicazione ridotta. Ritorniamo operativi con le nostre quattro pubblicazioni settimanali a partire da lunedì 10

Abbiamo inaugurato la settimana corta di Sardegna Che Cambia con un articolo della nostra lisa ferreli in merito al tema della legge elettorale, a partire dalla chiamata lanciata dal movimento Sardegna Chiama Sardegna: è tempo di riformare la legge elettorale sarda. La richiesta, e il conseguente lavoro collettivo e partecipato che va avanti da mesi, è di una riforma proporzionale che garantisca rappresentanza e partecipazione democratica per tutti e tutte. In merito abbiamo anche intervistato 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞, attivista transfemminista che ha risposto alla chiamata di Sardegna Chiama Sardegna. Nell’articolo è lei a sottolineare quanto sia urgente affrontare la questione della legge elettorale: «Le leggi elettorali servono al potere e chi vince detiene il potere». Le sue parole ci invitano a riflettere su un sistema che è diventato un ostacolo alla vera democrazia. Vi invitiamo a leggerlo, lo trovate come sempre nella nostra home

Mercoledì invece spazio alla nostra Marta “Jana Sa Koga” Serra, strega, antropologa, studiosa di pratiche ancestrali dell’isola e curatrice della rubrica sull’esoterismo in Sardegna. Il titolo del suo articolo già chiarisce il tema: 𝐌𝐞𝐱𝐢𝐧𝐚, 𝐛𝐫𝐞𝐛𝐮𝐬 𝐞 𝐚𝐦𝐮𝐥𝐞𝐭𝐢, quando 𝐭𝐫𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐮𝐥𝐚 𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐞. Nel contesto attuale, moderno e globalizzato, le antiche pratiche spirituali sarde si trovano a un bivio: da custodi di saggezza a merce di consumo. Quello che ci siamo chiesti è: cosa resta di autentico nella tradizione? L’articolo esploria insieme il fascino e il rischio del sincretismo tra spiritualità e capitalismo. Dalle Janas alle Accabadoras, il modernismo ha trasformato l’esoterismo in una moda, svuotandolo del suo significato profondo. È tempo di riflettere: il mercato può davvero restituire ciò che è stato sacrificato sull’altare del profitto? Leggetelo, non ve ne pentirete

E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:

  • Fino al 19 marzo 2025, il Padiglione Tavolara di Sassari ospiterà la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, un evento dedicato alla memoria e all’eredità politica del leader del Partito Comunista Italiano. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Enrico Berlinguer della Sardegna si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il quarantennale dalla sua scomparsa. Attraverso documenti originali, audiovisivi e una selezione di fotografie, i visitatori potranno ripercorrere le tappe fondamentali della vita e dell’impegno politico di Berlinguer, un uomo che ha segnato la storia della seconda metà del Novecento.
  • Che cos’hanno in comune Ulisse, Cenerentola, Cancioffali e il Ghiandabosco? Sono i protagonisti della seconda edizione de ‘Il Teatro dei Bambini’, una rassegna che trasformerà ogni domenica in un viaggio unico tra fiabe, leggende e avventure, a partire da questo fine settimana. In piazza Maria carta a Capoterra al Piccolo Teatro dei Ciliegi domenica 9 andrà in scena “Odissea”, uno spettacolo di narrazione per bambini e bambine a partire dai 6 anni. La Nonna racconta ai bambini la storia di Ulisse, interagendo con loro e coinvolgendoli in alcuni punti chiave della narrazione, soprattutto in quei momenti in cui sono necessari chiarimenti o ulteriori approfondimenti. La narrazione è accompagnata dalle musiche dal vivo eseguite dal Maestro alla chitarra, un evento da non perdere.
  • A Luogosanto sempre domenica 9 febbraio ci sarà il primo appuntamento di Doggy Trek in Gallura, un nuovo progetto mensile dedicato agli amanti della natura e dei cani organizzata da Marta Satta – Educatrice Cinofila e da Francesca Spanu, Guida Turistica e Guida Ambientale Escursionistica. Doggy Trek in Gallura nasce con l’obiettivo di proporre escursioni di gruppo dove i cani siano i veri protagonisti, con un approccio che unisce il piacere di camminare immersi nella natura alla consapevolezza di costruire un rapporto sano e sereno con il proprio amico a quattro zampe. Trovate maggiori informazioni sul sito www.liami-experience.it
  • L’ultimo evento che vi consigliamo è a tema carnevale sardo e si terrà domani sabato 8 febbraio a Oliena, con la prima uscita collettiva delle Maschere tradizionali della Sardegna. La sfilata parte dalle 15 e si snoda tra le vie principali di Oliena, e si articola in vari punti in cui i gruppo partecipanti si esibiranno con riti e danze tradizionali. Un evento incredibile, da vivere perché ricco di storia, di identità e della cultura che ci forgia. Non perdetevelo 

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