Osilo dice No alle terre rare – INMR Sardegna #75
Parliamo di terre rare e di ciò che accade in merito a Osilo, con Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento Giuridico. Poi il trend che vede a Cagliari 300 nuove case vacanza all’anno, la prima Finanziaria della giunta Todde, e l’investimento sulla salute mentale studentesca con 1.800.000 euro.

Fonti
#terrerare
Corsa alle terre rare e ai metalli preziosi, cacciatori di tesori puntano sulla provincia di Sassari
Osilo dice no alle miniere di Terre Rare!
Terre rare in Sardegna: la loro estrazione produce scarti tossici e minaccia la biodiversità
#affittibrevi
“Ogni anno aprono 300 b&b” di Mauro Madeddu, L’Unione Sarda, cartaceo del 22 aprile 2025, pagina 21
#finanziaria
Sardegna: varata la prima Finanziaria della giunta Todde
Varata la Finanziaria da dieci miliardi: come saranno spesi
#salutementale
“Va bene non stare bene” diventa legge: la Sardegna investe sulla salute mentale studentesca
#SACC
Cosa mi manca di Enrico Berlinguer, oggi più che mai
25 Aprile tutti i giorni: antifascismo, politica nel margine e voci resistenti
Il tema delle terre rare ritorna forte nell’isola perché come riporta La Nuova Sardegna, c’è stato un nuovo tentativo, a quattro anni di distanza dalla prima domanda del 2021, di richiesta di un’autorizzazione per ricerche minerarie nel territorio di Osilo. La superficie interessata, questa volta, è di 3.135 ettari, e comprende, oltre a larga parte del territorio di Osilo, una porzione di quelli di Ploaghe e Cargeghe, mentre i minerali che la società Valmisa srl intenderebbe ricercare sono – attenzione perché l’elenco è lungo – piombo, zinco, rame, nichel, cobalto, stagno, antimonio, oro, argento, zirconio, titanio e terre rare. Sulla richiesta originaria del 2021, si erano allora espressi l’assessorato degli Enti locali della Regione e la direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio della Soprintendenza, evidenziando i numerosi vincoli che gravano sull’area indicata per la ricerca. Il tutto, a iniziare dal vincolo imposto dal decreto ministeriale 13 febbraio 1968, che stabilisce che “l’intero territorio di Osilo ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge del 29 giugno 1939, n. 1497”, una storica legge sulla protezione delle bellezze naturali e paesaggistiche, considerata una delle prime norme organiche sulla tutela del paesaggio nel nostro ordinamento. L’assessorato agli Enti locali ricordava quelli che sono i vincoli sui territori confinanti ai laghi, per una fascia di 300 metri, quelli a fiumi, torrenti, corsi d’acqua, per 150 metri, e i territori coperti da foreste e da boschi, mentre la Soprintendenza ha evidenziato quelle che sono le zone di interesse, indicando nel dettaglio quanto compreso nell’area oggetto della ricerca. Come scrive Mario Bonu, nel frattempo c’è da dire che è intervenuta la legge 115/2024, sulle “materie prime critiche di interesse strategico”, che accelera le procedure sulla materia, ma c’è da dire che quest’ultima legge è stata impugnata dalla Regione davanti alla Corte costituzionale, in quanto ritenuta lesiva dello Statuto sardo, delle competenze esclusive e in quanto minerebbe la possibilità di tutelare ambiente e paesaggistica. Ritorniamo però ai giorni nostri perché come racconta S’Indipendente, al municipio di Osilo qualche giorno fa si è riunita una affollata e partecipata assemblea pubblica alla presenza del Consiglio comunale e del rappresentante della società Valmisa srl. Il gruppo di minoranza come riporta Ninni Tedesco Calvi ha espresso la sua ferma contrarietà al progetto mentre più concilianti sono apparse le posizioni del sindaco che ha rifiutato di porre in votazione la proposta, dicendo di voler sentir prima il parere della cittadinanza. Parere che ha espresso, dopo numerosi e qualificati interventi, un forte e deciso NO al progetto. Vi riporto alcune delle dichiarazioni che arrivano dall’assemblea, testimoniate da S’Indipendente, apro le virgolette: “Cosa rimane al territorio dei miliardi che guadagnerà la società oltre alle circa 800.000 tonnellate di materiali smossi e delle infiltrazioni di sostanze tossiche nelle falde acquifere?” chiede Lorenzo Scanu del Comitadu pro sa Nurra, mentre Giusi Massidda dello stesso comitato aggiunge: “Ecco cosa ci lascia: rischio elevato di incendi, inquinamento da polveri radioattive, aggravio della crisi idrica a causa della consistente necessità di approvvigionamento per l’utilizzo dei macchinari”. A queste considerazioni si sommano gli argomenti esposti dal professor Gavino Sanna della Facoltà di Chimica, che sottolinea come nella relazione presentata non si parli “di polveri di particolato tossiche e delle conseguenze gravissime per la salute delle persone in quanto l’inquinamento da metalli pesanti conseguente alle lavorazioni non si smaltisce mai”. Nel frattempo, anche l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato il 21 aprile uno specifico atto di intervento nella procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale relativa al progetto.
Ogni anno a Cagliari aprono 300 tra b&b, case vacanza e affitta camere. Un trend che riguarda gli ultimi 6 anni e che come riporta Unione Sarda è però anche tra gli effetti dell’iperturismo sullo spopolamento della città. Nel capoluogo infatti crescono le strutture, cresce la qualità dell’offerta, ma il risultato è anche che i quartieri storici, dove le strutture extralberghiere pullulano, sono diventati inaccessibili per chi non vuole attraversare la città come turista, ma abitarla e viverla. Quel che infatti sottolinea Giuseppe Farris, consigliere comunale di cagliari, è che “le strutture extralberghiere stanno allontanando i cagliaritani dal centro e cancellando l’identità locale dei quartieri storici. Cagliari perde mille abitanti ogni anno – aggiunge – soprattutto giovani, e la città invecchia sempre di più”. Con la mozione presentata da Farris il consiglio comunle ha detto sì alla creazione di un fondo affinché i proprietari di casa che scelgono la locazione tradizionale possano essere esentati dal pagamento dell’Imu, ma si tratta di un primo, piccolo passo. Non sarà sufficiente da solo, ma apre la strada a una nuova consapevolezza: quella di una città che vuole accogliere i visitatori senza perdere sé stessa. L’obiettivo ora è trasformare questo primo passo in una strategia più ampia, capace di mantenere attrattività turistica senza però mettere da parte il diritto all’abitare.
La prima manovra Finanziaria della maggioranza di campo largo in Sardegna è legge. La finanziaria regionale è una legge che ogni Regione approva annualmente per programmare e autorizzare le spese e le entrate dell’anno successivo, nell’ambito di una programmazione triennale che include anche previsioni per i due anni successivi, ed è importante perché stabilisce come la Regione userà le risorse pubbliche e quali politiche intende attuare. Come riporta Cagliari Today, si tratta di un’iniezione di risorse pronte per potere essere spese per le necessità del sistema Sardegna: stiamo parlando di circa 10 miliardi di euro che hanno avuto il via libera. Come però sottolinea Ansa si tratta anche di un bilancio con una scarsa massa manovrabile per investimenti immediati, circa 300 milioni, che si porta dietro la scia di critiche e gli attacchi della minoranza di centrodestra, prima di tutto per il ritardo con cui è arrivato all’attenzione del Consiglio, e poi per il “poco coraggio” e diverse scelte considerate sbagliate. “Una legge finanziaria politica e non tecnica”, è il commento della presidente Alessandra Todde, mentre l’assessore del Bilancio e vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni “È una manovra che affronta le sfide coraggiosamente, con trasparenza e competenza, per costruire le basi di una ripresa solida”. Vi leggo ora quelli che sono gli stanziamenti principali, partendo dal fatto che nel dettaglio dei capitoli e degli interventi principali, la Sanità porta via quasi la metà dell’intero bilancio, circa 4,2 miliardi. In questo capitolo, tra le altre misure da segnalare si aggiungono 12 milioni per l’accordo integrativo dei medici di medicina generale e lo stanziamento di 5 milioni per un programma di abbattimento delle liste d’attesa. Consistenti anche i capitoli Enti locali , con tra le misure principali l’incremento del Fondo unico degli enti locali, e i Trasporti: 195 milioni sono destinati alla continuità territoriale aerea e marittima, 30 milioni alla partecipazione nella rete degli aeroporti e 58 mln (2025-2027) per aiuti sociali sul trasporto aereo. Tra gli emendamenti approvati, figurano anche risorse per il contrasto alla Blue Tongue e indennizzi agli agricoltori, oltre a 17 milioni per compensare i tagli alle università di Cagliari e Sassari voluti dal governo italiano. In sintesi, si tratta quindi di una manovra che traccia le prime linee politiche della nuova Giunta, indicando le priorità dell’esecutivo Todde: dalla sanità agli enti locali, dai trasporti alla formazione universitaria, passando per agricoltura e tutela del territorio. Una legge che, pur tra le critiche, rappresenta il primo vero banco di prova per la maggioranza di campo largo al governo della Sardegna.
Notizia strettamente legata alla finanziaria regionale, il fatto che ora trova spazio una misura attesa da tempo, soprattutto dal mondo studentesco. Dopo due anni di mobilitazione, è finalmente legge l’emendamento che stanzia 1 milione e 800 mila euro in tre anni per potenziare il servizio di counseling psicologico nelle Università di Cagliari e Sassari. Un risultato storico, frutto del lavoro portato avanti da UniCaralis, Udu Sassari e l’Unione degli Universitari, che hanno promosso una proposta nata dal basso, nelle aule e nelle assemblee, per garantire un supporto psicologico accessibile, strutturato e gratuito a tuttɜ. Con i 600 mila euro all’anno previsti, gli atenei potranno rafforzare le equipe, attivare più percorsi individuali e proporre iniziative di prevenzione e benessere mentale. «È una vittoria per tutte e tutti – dichiarano da UniCaralis e Udu Sassari- Questo traguardo è il risultato di un lavoro collettivo, fatto di incontri, confronti e determinazione. Non ci siamo mai arresɜ all’idea che la salute mentale potesse essere un privilegio». Una vittoria concreta per la salute mentale studentesca, che, come dicono dall’Udu, non può più essere un lusso né un tabù. E adesso, l’obiettivo è chiaro: fare della Sardegna un modello da seguire. «Quello che abbiamo ottenuto in Sardegna deve diventare un modello da estendere a livello nazionale. Continueremo a lottare perché nessuno si senta più solo, perché ogni università diventi un luogo sicuro anche per la mente».
Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme
La nostra settimana di pubblicazioni è iniziata martedì con un articolo a firma di Michela Calledda della libreria La Giraffa, che ci parla di Berlinguer. Il 25 aprile si avvicina e la voglia di porre al centro temi importanti come quello della resistenza e dell’antifascismo, si fa sentire. Attraverso il ricordo, personale, intimo e profondo, di Enrico Berlinguer, a oltre quarant’anni dalla sua scomparsa Michela Calledda ci ricorda come il suo esempio continua a vivere, anche nel cuore di Cagliari, dove una mostra nella Passeggiata Coperta del Bastione di Saint Remy ripercorre la sua storia attraverso immagini, documenti e ricordi. È un viaggio nel tempo, un attraversamento di emozioni e di pensieri che ci invita a riflettere sul presente e su ciò che ancora possiamo ritrovare nel suo modo di fare politica. Berlinguer non si racconta, si sente, si riconosce. Un uomo che ha saputo parlare a tutti, lasciando un’impronta indelebile in un’Isola. La sua memoria non è però solo un ricordo, ma una guida per il presente e per il futuro. Trovate l’articolo su www.sardegnachecambia.org
Mercoledì spazio invece alla seconda puntata del nostro talk su YouTube. Questo mese parliamo di antifascismo e resistenza con la nostra caporedattrice Lisa Ferreli intervista Michela Calledda della libreria la Giraffa e Gisella Trincas, presidente di Asarp, l’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica. Due figure che incarnano la resistenza, e che ci invitano a riflettere su temi fondamentali che riguardano la nostra terra e il nostro futuro: attraverso un dialogo intenso e radicato nelle esperienze di comunità parliamo di salute mentale, della marginalizzazione nei territori di provincia e del valore sempre attuale dell’antifascismo come pratica di resistenza quotidiana. Due testimonianze che richiamano all’importanza di una politica vicina alle persone, che riconosca il diritto di ogni individuo di vivere la propria vita senza discriminazioni o marginalizzazioni, e che combatta ogni forma di segregazione come un atto di antifascismo concreto. Una puntata da non perdere, la trovate sia su www.sardegnachecambia.org col link diretto all’interno dell’articolo in cui annunciamo la seconda puntata, sia sul canale YouTube di Sardegna Che Cambia che ovviamente nel link in bio collegato ai nostri social
E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:
- Siamo media partner di sa Die de sa sardigna quindi anche questa settimana vi raccontiamo quelli che sono gli appuntamenti che animano l’Isola in occasione della nostra festa. Anche per questa settimana abbiamo però la voce di Riccardo Pisu Maxia, presidente di ANS, a raccontarci cosa Assemblea Natzionale Sarda ha in programma per le prossime giornate:
- Domani pomeriggio poi a partire dalle 17 ci vediamo a Siliqua per “nella notte ci guidano le stelle” evento organizzato dalla libreria la giraffa in piazza Martiri, a Siliqua, in occasione del 25 aprile. Ci saranno letture, poesie, canti, musiche e parole provenienti da voci, esperienze e storie differenti, accomunate tutte da un’unica intenzione: quella di parlare di resistenza, di antifascismo, e di liberazione. Un evento che vi consigliamo di non perdere, soprattutto per la sua natura popolare, esattamente come popolari furono i movimenti di resistenza antifascista.
- A qualche km di distanza da Siliqua, il cuore del centro storico di Iglesias invece questo weekend si trasforma in un grande laboratorio culturale con la Decima Edizione della Fiera del Libro di Iglesias, evento di riferimento per la promozione della lettura e del libro in Sardegna. Il tema di quest’anno, “Chiavi di Volta”, esplora i concetti e le opere fondamentali che sorreggono il sapere e la cultura, con incontri, dibattiti e laboratori dedicati. Un invito quindi a riflettere sui punti di svolta e sugli elementi essenziali che modellano la nostra conoscenza e il nostro mondo. Ma anche un invito a considerare il libro come elemento cruciale – portante come una chiave di volta – per il benessere e la crescita di una società. Anche questo, un evento da non perdere
- Ultimo evento che vi consigliamo, e che si terrà fino al 28 aprile, è a Ghilarza l’ottava edizione della Settimana Gramsciana, un appuntamento culturale che unisce memoria, attualità e partecipazione. Organizzato dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza in collaborazione con Propagazioni Festival e numerosi partner culturali, l’evento propone un ricco calendario di attività per riflettere sull’eredità del pensatore sardo e il suo contributo al pensiero contemporaneo. Domenica 27 ad esempio sarà dedicata alla memoria: al cimitero si terrà l’omaggio alla madre di Gramsci e, a seguire, la visita guidata al nuovo Museo. La giornata proseguirà con incontri su Costituzione, degustazioni e lo spettacolo “Gramsci Gay” con la regia di Matteo Gatta. Gli appuntamenti sono tantissimi e riempiono tutte le giornate, noi vi consigliamo di conoscere le varie tappe della settimana attraverso il programma sul sito www.settimanagramsciana.it
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