Parliamo di siccità perché il Ministero dell’Agricoltura respinge la richiesta della Regione per la dichiarazione di “eccezionali avversità atmosferiche” e nega il supporto economico. Parliamo poi di carcere e cpr, due realtà dalle quali continuano ad arrivarci notizie altamente problematiche, e dedichiamo anche uno spazio al tema della sanità, con innanzitutto una bella novità che riguarda l’impiego di una tecnica innovativa per il prelievo di organi, e poi news un po’ meno entusiasmanti, come il divario tra nord e sul dell’Isola. Insieme a Stefano Deliperi dell’associazione ecologista gruppo di intervento giuridico commentiamo la notizia sui 22 grifoni liberati nel Sud Sardegna, in un involo che, se osservato con la lente della minaccia di un’assalto al territorio di parchi eolici, può determinare un problema. Nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, con un contributo anche qua da parte dell’Assemblea Natzionale Sarda in merito al loro bellissimo festival Fàulas, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.
Il governo ha da poco approvato la manovra o legge di bilancio, ovvero la legge con cui anticipa come spenderà i soldi pubblici il prossimo anno. Una legge che è molto importante perché ci fa capire nei fatti e non nelle dichiarazioni come intende agire un governo, quali settori vuole avvantaggiare e quali penalizzare. Vediamola quindi. Parliamo anche dell’arrivo in Albania, fra le proteste della prima nave italiana con 16 migranti, frutto dell’accordo fra i due governi, di Mimmo Lucano condannato per danno erariale e del modo in cui alcuni giornali raccontano l’arrivo dell’influenza.
È partita, fra le polemiche, la prima nave carica di persone migranti diretta in Albania. Carica si fa per dire perché a bordo c’erano solo 16 migranti, su una imbarcazione che può portare oltre 200 persone. Ma questa nuova e discussa pratica potrebbe finire molto presto. parliamo anche del processo a un attivista di Ultima Generazione per cui la Procura ha chiesto la sorveglianza speciale, dell’assurda vicenda di un apicoltore multato per uno striscione contro il genocidio a Gaza, del picco del petrolio, della ribalta del nucleare. E ancora, dello stop anticipato alla caccia in Sicilia e infine della vincitrice del contest per le mille puntate di INMR.
Settima puntata di Io Non Mi Rassegno Sicilia. Oggi vi raccontiamo cosa è accaduto nella riserva naturale nella piana di Gela dove non è più possibile cacciare, parleremo dell’emergenza crack e della legge che la Regione Sicilia ha approvato che prevede l’adozione di misure ed iniziative contro la tossicodipendenza. Non può mancare, purtroppo, un aggiornamento sull’emergenza siccità, e poi ancora G7, agricoltura e finanziamenti che non sempre arrivano nelle mani giuste. In chiusura alcune delle notizie più importanti pubblicate su Sicilia che Cambia.
Mentre il Consiglio europeo dà il via libera alla nuova direttiva sulla qualità dell’aria, che mette regole molto più stringenti e permette ai cittadini di chiedere risarcimenti se si ammalano a causa dell’inquinamento, i negoziatori che stanno svolgendo il lavoro preliminare per COP29 di Baku hanno raggiunto un importante accordo sui cosiddetti mercati volontari del carbonio. Parliamo anche del ritorno delle tigri in Kazakistan e di una strage jihadista in Burkina Faso.
L’esercito israeliano ha ferito diversi soldati e operatori di pace delle Nazioni Unite in Libano, un fatto che sta ulteriormente isolando il Paese a livello internazionale, mentre continuano bombardamenti e uccisioni sia a Gaza che nel Libano del Sud. Venerdì è stato assegnato il premio Nobel per la pace a un’organizzazione di reduci dalle bombe atomica di Hiroshima e Nagasaki che da anni si batte per denuclearizzare il mondo, e come primo messaggio da premiati hanno mandato solidarietà ai bambini di Gaza. Parliamo anche dell’avvio del piano migranti italiano, che dovrebbe dirottare in Albania le persone che arrivano via mare verso le nostre coste, dell’evasione fiscale in Italia che continua a scendere e di Cristoforo Colombo che probabilmente era un ebreo spagnolo.
In occasione dei 1000 episodi di Io non mi rassegno ci prendiamo una pausa dall’attualità pressante per passare in rassegna le 5 notizie migliori di questi anni. Dall’approvazione del green deal alla liberazione di Assange, passando per La crescita record delle rinnovabili, i sempre più casi di cittadini che fanno causa a stati e aziende per il clima e l’approvazione della normativa Ue sul ripristino della natura.
Parliamo di lingua blu, un virus che nell’isola colpisce sempre più animali con numeri decisamente preoccupanti: in pochi mesi nell’Isola sono morte 20mila pecore. Parliamo anche dell’attacco della Lega contro il corso di Sassari sul corso “teoria di genere e queer”, e della richiesta alla ministra dell’Università Bernini di prendere provvedimenti; vedremo meglio questa notizia anche grazie al contributo di Alice Salimbeni, geografa transfemminista dell’Università di Cagliari e assegnista all’Università di Milano-Bicocca che utilizza nella sua ricerca approcci femministi per studiare le discriminazioni urbane e territoriali. Faremo poi il punto sull’energia con le novità in materia di transizione ecologica, dal piano di 50milioni approvato dalla regione alla denuncia che arriva da un apicoltore di Uta rispetto alle isole di calore provocate dai fotovoltaici. Infine, parleremo del fatto che quasi il 15% della Sardegna è a rischio alluvioni e inondazioni. Nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su sardegna che cambia, con un contributo anche qua da parte di Piero Loi di Indip in merito alla loro pubblicazione sul tema della questione energetica sarda, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.
C’è un legame profondo e sempre più esplicito fra guerra e combustibili fossili. C’è sempre stato, lo sappiamo, ma forse non abbiamo a mente come le fonti fossili giochino un ruolo non da poco anche nei conflitti di cui parliamo tutti quotidianamente, quello a gaza e in Libano e quello in Ucraina. Sempre a proposito di conflitti parliamo anche di orrori bellici così come di empatia e obiezione di coscienza. Ci spostiamo quindi in Italia per parlare di rimedi contro la siccità, dei nuovi Ashoka Fellow, del servizio civile agricolo e qualche altra cosa.
Torniamo ad occuparci della situazione in Libano e a Gaza, e dell’aggressione a una troupe del Tg3. parliamo anche dei salmoni che dopo un secolo hanno ripopolato un fiume dopo la dismissione di 4 gigantesche dighe, del Regno Unito che nonostante l’uscita dal carbone non correrà rischi di blackout questo inverno, dell’uragano Kirk che sta per arrivare in Europa – evento rarissimo – e infine delle elezioni in Liguria e di altre notizie dalla Liguria.
Elezioni regionali in vista: a fine mese si vota per il nuovo presidente e il nuovo consiglio regionale. Parliamo allora dei candidati, dei non programmi elettorali e delle polemiche intorno a queste elezioni. Mentre il procedimento legale di Toti va avanti, facciamo il punto anche sulle grandi opere da lui appoggiate e volute. Ma non solo: Genova e Savona sono tra le 15 città italiane “più naturali” d’Italia, parliamone e parliamo anche di un’iniziativa dell’università di Genova contro molestie, commenti inappropriati, discriminazioni di genere e non solo.
Sappiamo bene e da anni che l’utilizzo dei cosiddetti combustibili fossili è inconciliabile con la salute del clima degli ecosistemi e anche con la sopravvivenza di molte popolazioni indigene. Oggi vediamo due notizie in cui questo aspetto emerge molto chiaramente. Ci occupiamo poi di autoproduzione energetica nelle piccole isole, con una sperimentazione molto interessante, del report sulla salute dei fiumi e della crescita del mercato dei formaggi vegetali. Notizie che forse vi sembreranno distanti fra loro ma che, come scoprirete, sono tutte molto interconnesse.
In Burkina Faso, il leader della giunta golpista Ibrahim Traoré ha deciso di nazionalizzare le miniere, per far sì che la ricchezza derivante dallo sfruttamento delle risorse naturali restino nel paese. In Canada, la carbon tax è contestatissima dall’opposizione ma è un caso studio di successo come politica climatica. Infine negli Usa dopo il passaggio dell’uragano Helene le comunità si stanno organizzando in reti di vicinato e mutuo aiuto che stanno svolgendo un lavoro incredibile. Oggi è il 7 novembre, è passato un anno dagli attentati di Hamas che hanno scatenato la guerra odierna, ma oggi parliamo di altro.
Oggi parliamo di diritto allo studio universitario che nell’Isola continua ad essere minato, sia dai tagli da parte del governo (meno 6 milioni quest’anno agli atenei sardi) sia dai problemi legati alla crisi abitativa. Parleremo poi di sanità perché l’analisi compiuta dalla Corte dei Conti bacchetta sia l’ex presidente Solinas che le Asl, alle quali vengono imputate tutte le difficoltà del sistema sanitario sardo, e vedremo poi la manifestazione che si è tenuta in settimana a Cagliari per la consegna firme per la Pratobello 24.
Infine, parleremo dei dati che arrivano dal settore della cultura e della creatività in Sardegna, e dedicheremo inoltre un piccolo spazio alla lettura di un comunicato che riguarda il divieto che blocca la manifestazione in sostegno alla resistenza Palestinese che si sarebbe dovuta tenere a Sassari il 7 ottobre. Nella seconda parte della rassegna come sempre vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna Che Cambia e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.
Mercoledì c’è stato un piccolo guasto causato da un chiodo piantato in un posto sbagliato che ha mandato in tilt il traffico ferroviario nazionale per una intera giornata. Come è possibile? E cosa ci può insegnare questa storia? Parliamo anche della manifestazione pro Palestina di domani, vietata dalla questura di Roma, di cosmetica etica e sostenibile e di tagli alle università, in Sardegna
Il ceo di BlackRock ha incontrato a porte chiuse Giorgia Meloni per discutere di affari. In ballo c’è un piano di privatizzazioni in cui il fondo speculativo americano potrebbe giocare un ruolo centrale, ma c’entrano anche il Piano Mattei, il debito pubblico e i finanziamenti per la ricostruzione dell’Ucraina. Parliamo anche di una intervista della nostra Tiziana Barillà a Patrick Zaki e di come Vienna è una delle città più attrezzate contro le alluvioni grazie a un’opera degli anni Sessanta.
È iniziata da due giorni l’operazione di terra dell’esercito israeliano in territorio libanese, a cui per adesso ha risposto un lancio di missili dall’Iran. Cerchiamo di capire cosa può succedere. Parliamo anche del nuovo report di Legambiente sullo stato di salute dell’edilizia scolastica – spoiler, non è buono – e di cosa fare per migliorarlo, delle ultime uscite di papa Francesco sull’aborto e infine di come Louisville, citta americana, ha sconfitto il temuto effetto isola di calore piantando migliaia di alberi. Infine parliamo di guardie zoologiche e biblioteche degli oggetti.
Ricordate le attiviste che avevano buttato della zuppa su un dipinto di Van Gogh? Sono state condannate a due anni di carcere, e la sentenza ovviamente fa discutere. Parliamo anche di un nuovo studio che mostra come una percentuale bassissima delle politiche climatiche adottate dai governi risulti efficace (la cosa positiva è che adesso sappiamo quali), dell’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, della vittoria dell’estrema destra in Austria e infine di come possiamo relazionarci con i grossi animali selvatici.
La redazione di Repubblica ha scioperato per due giorni per via delle sempre maggiori ingerenze di Exor, la holding degli Agnelli / Elkan che controlla il giornale. Parliamone, e ne approfittiamo per parlare anche di giornalismo e libertà di stampa. Parliamo anche del nostro nuovo podcast per abbonati/e, “Soluscions”, della situazione maschile in Afghanistan, sì maschile avete capito bene, del nuovo governo francese che vuole tassare i ricchi, delle dimissioni dei vertici dei Verdi tedeschi e infine di una bella storia che arriva da Castellammare di Stabia.
Oggi parliamo di siccità perché sono state pubblicate le prime stime sull’entità dell’emergenza con 130 comuni colpiti per nove milioni di danni, e faremo poi il nostro solito punto sul tema dell’energia, focalizzandoci soprattutto sulla legge sulle aree idonee. Parleremo poi del fatto che in Sardegna girano le auto più vecchie e inquinanti d’Italia, anche se aumentano i veicoli ibridi ed elettrici, e dedicheremo uno spazio anche al tema scorie perché torna l’ombra dello stoccaggio scorie nucleari nell’Isola; lo faremo insieme a Marta Serra del comitato no scorie – Sarcidano per la sardegna. Nella seconda parte della rassegna vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia dove avremo inoltre un altro contributo, da parte qui dell’assemblea nazionale sarda sul festival Fàulas; in chiusura poi, gli eventi in arrivo per il weekend.