Un nuovo studio cinese sui cambiamenti climatici quantifica in 790mila miliardi di dollari le perdite per l’economia mondiale se non agiremo per contrastare i cambiamenti climatici. Ma ha senso quantificare economicamente i danni dei cambiamenti climatici? O fa parte della stessa mentalità che ha causato il problema? Un secondo studio, pubblicato su Science, mostra invece un nuovo, preoccupante, ciclo di retroazione positivo legato all’aumento delle piogge nelle fasce tropicali. Parliamo anche dell’ecobonus 2020 e del dibattito, che prosegue infuocato, sul nuovo documentario di Michael Moore.
I rapporti fra Stati Uniti e Cina tornano a inasprirsi, fra accuse reciproche e guerra commerciale. Intanto l’ultimo report di Eurostat sulle emissioni di CO2 legate all’energia nei paesi dell’Unione mostrano un calo complessivo del 4,5%. Un dato incoraggiante ma ancora ampiamente insufficiente. Parliamo anche del nuovo studio comparso su Science che mette in relazione la deforestazione con gli incendi in Australia e della storia di oggi di Italia che Cambia, che parla di scuola.
Un articolo del New York Times, tradotto da Internazionale, si chiede come mai ci siano tutte queste differenze nella diffusione del virus fra paesi molto vicini fra loro. Sembra che il motivo sia da imputare all’effetto congiunto di quattro diversi fattori. Intanto negli Usa Trump con un decreto obbliga le aziende che macellano carne a restare aperte nonostante siano ad oggi fra i principali focolai dell’epidemia. Da cosa viene l’ossessione di Trump per la carne? Cosa può comportare questa misura? E soprattutto, ha senso continuare ad alimentare un comparto insostenibile da molti punti dei vista? Parliamo anche, con il Guardian, di reddito di base universale.
L’Istat e l’Iss diffondono i dati relativi ai decessi in Italia nei mesi di febbraio e marzo. L’aumento è notevole, soprattutto nelle zone più colpite dal virus: cosa ci dicono questi numeri? Proviamo a commentarli assieme, allargando il discorso al concetto di salute. Parliamo anche di mobilità su bici: lo spauracchio della Cina, dove nel post lockdown l’utilizzo delle auto private è raddoppiato, ha spinto molte capitali e comuni di tutto il mondo a investire in piste ciclabili. Vediamo come.
Inizia oggi la tanto attesa fase due. Fra mille dubbi e incertezze, questa nuova fase sembra lo specchio del rapporto di sfiducia reciproco fra cittadini e istituzioni. Parliamo anche delle condizioni di salute di Kim Jong-un, riapparso in pubblico dopo 20 giorni di assenza, e di quelle di Julian Assange, richiuso in un carcere di massima sicurezza a Londra con vari casi di Covid-19. Infine, commentiamo l’ultimo report (straordinario) dell’International Energy Agency, che mostra un crollo della domanda di energia nel 2020, con un collasso delle fonti fossili e un calo delle emissioni dell’8%.
La Svezia non ha attuato grosse misure restrittive, eppure non si è verificata, almeno fin qui, l’ecatombe che in molti si aspettavano. Come mai? Cerchiamo di capire le peculiarità del caso svedese. Rettifichiamo anche la notizia di ieri sull’aumento dei casi in Germania. Parliamo dell’atteso crollo del pil Usa, e infine vediamo un caso concreto di mobilità su bici approvato a Milano.
In tutta Europa i paesi si stanno attrezzando per l’allentamento del lockdown, con strategie diverse. Nel frattempo Fitch declassa il debito italiano, mentre dal Fondo monetario internazionali arrivano ipotesi sulla cancellazione del debito di alcuni paesi. Parliamo anche della mobilità in bicicletta, che potrebbe ricevere una grossa spinta da questa situazione, della transizione energetica in Australia e delle critiche ricevute dal nuovo documentario di Michael Moore Planet of the Humans.
Il prezzo del petrolio sta crollando. I depositi delle compagnie petrolifere sono stracolmi e la domanda non accenna a risalire. La situazione potrebbe condurre al fallimento molte compagnie petrolifere e alla chiusura dei pozzi. Ma cosa succederà quando la domanda tornerà a salire? E quali conseguenze potrebbero esserci su comparti chiave come quello alimentare? Parliamo anche di microplastiche nel ghiaccio dell’Antartide e del calo delle emissioni di CO2 in Italia.
Mentre in Italia si avvicina la fase 2 – prontamente rinominata fase uno e mezzo – la Commissione europea approva il Recovery fund. Ma che cos’è, dove trova i soldi (e quanti) e come li redistribuisce agli stati membri? Continuano intanto gli studi sui rapporti fra inquinamento atmosferico e coronavirus e arrivano nuove conferme. Parliamo anche delle condizioni del leader coreano Kim Jong-un, di due nuovi studi sui cambiamenti climatici e dell’importanza di adottare il pensiero sistemico.
Qual è la situazione italiana sul distanziamento sociale? Alcune considerazioni dell’impatto dell’isolamento sulla salute della popolazione. È urgente aprire un confronto sulle strategie e sulle priorità terapeutiche.
Annalisa Jannone
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24 Aprile 2020
Oggi parliamo della morte. Un articolo dello storico israeliano Yuval N. Harari sul Guardian si chiede se la pandemia in corso ci aiuterà ad accettare la morte o se invece rafforzerà le nostre pretese di immortalità. Anche il nuovo documentario prodotto da Michael Moore, che affronta il tema del fallimento del movimento ecologista, si chiede se uno dei motivi di tale fallimento non sia la nostra incapacità come specie di accettare la morte. E se fosse proprio la morte l’elefante nella stanza? Se dovessimo per forza farci i conti per sperare di risolvere la crisi ecologica?
Un articolo di Science raccoglie le principali scoperte fatte fin qui dai team di ricercatori in tutto il mondo sul coronavirus, vediamo quali sono. Oggi, 22 aprile, ricorre anche il 50 compleanno dell’Earth day, organizzato per la prima volta nel 1970. Per celebrarlo facciamo una carrellata di belle notizie che arrivano dal pianeta Terra.
Immuni è l’app di “contact tracing” scelta dal governo per gestire la fase due. Cerchiamo di capire assieme se e quanto è sicura per la privacy e se può davvero essere uno strumento utile. Parliamo anche del crollo senza precedenti del prezzo del petrolio, che ha raggiunto nella notte valori negativi. Cosa succede adesso?
Mentre si discute della Fase II – e nel frattempo i cittadini possono tornare a coltivare i propri orti – in molti iniziano a interrogarsi sull’anomalia della Germania. Come mai nonostante abbiano attuato misure molto meno restrittive, nel paese ci sono meno contagi e soprattutto così pochi morti? Intanto continuano le proposte relative al debito: su Internazionale Joseph Stiglitz propone che venga ristrutturato il debito dei paesi più poveri mentre su le Monde (ne parla il Corriere) due economisti francesi fanno una proposta più ambiziosa: la Bce tagli il debito degli stati europei per finanziare una transizione verde!
La filiera alimentare tradizionale è in crisi profonda: manca mano d’opera nei campi, i trasporti sono rallentati, i supermercati sono spesso a corto di cibo, con file chilometriche e non consegnano a casa. E la crisi del settore petrolifero rischia di dare il colpo di grazia. L’agricoltura contadina può tornare a svolgere un ruolo centrale, se sarà in grado di riorganizzarsi. Parliamo anche della seconda drammatica invasione delle locuste in Africa, dello scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e della (possibile) svolta sostenibile di Giorgio Armani.
Ieri i paesi del G20 hanno deciso di sospendere per sei mesi il pagamento del debito da parte di 76 dei paesi più poveri, di cui 40 dell’Africa subsahariana. Che sia un primo passo verso un annullamento più sostanzioso? Approfondiamo anche la situazione in Vietnam e in un Iraq sull’orlo del collasso. Sul finire parliamo dell’avvistamento di quello che potrebbe essere animale più lungo mai avvistato.
Anche se le autorità ucraine rassicurano che l’incendio è sotto controllo, la situazione non è così chiara. E c’è chi teme che le fiamme possano arrivare alla centrale o ai centri di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Commentiamo anche alcuni dati relativi all’epidemia, la decisione di Trump di rompere con l’Oms e la situazione nelle carceri italiane. Sul finale qualche anticipazione sul nuovo format video di Daniel Tarozzi!
Mentre i paesi europei iniziano a interrogarsi, fra mille dubbi e con dati poco affidabili a disposizione, sulla fase due, inizia a farsi pressante il problema delle mascherine monouso e del loro smaltimento. In molti paesi dell’Asia iniziano ad abbondare sulle spiagge e nei mari, aggravando l’inquinamento da microplastiche, con danni ingenti alla fauna ittica e all’intero ecosistema. Parliamo anche dell’intervista a Cristiano Bottone di Transition Italia, dei tornadi negli Usa e dell’aumento della vendita di Sex toys in Danimarca.
Si discute di nuove strategie di controllo dell’infezione e delle diverse strategie adottate nelle diverse parti d’Italia. Nuovi studi scientifici permettono aggiustamenti nei protocolli ospedalieri. È urgente il dibattito sulla fase ll: l’isolamento è l’unica misura possibile? Quali sono i criteri dei valori con cui scegliere il prossimo futuro? Riflessioni anche sul potere che ognuna ha nella gestione della propria salute.
Annalisa Jannone
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10 Aprile 2020
Mentre negli Usa Trump accusa l’Oms di essere filo-cinese minacciando di sospendere i finanziamenti e Sanders si ritira dalle primarie, ad Amsterdam il sindaco annuncia che la città abbraccerà l’economia della ciambella, un modello economico basato sull’equilibrio con gli ecosistemi. Intanto allo zoo di Hong Kong, con il parco chiuso ai turisti, i panda giganti si accoppiano per la prima volta.