Ha senso continuare a organizzare conferenze sul clima? – Io non mi rassegno+ #3
Sabato 19 novembre, dopo una nottata e una giornata di interminabili trattative finali, si è conclusa Cop27, con risultati abbastanza poveri, come povere erano le aspettative. E allora dobbiamo chiedercelo: a trent’anni dal Summit della Terra di Rio, ha ancora senso – e quale – organizzare incontri come questo? E se le Cop non servono, o perlomeno non bastano, quali altri strumenti abbiamo in mano? Ne parliamo con Sergio Ferraris, giornalista ambientale e scientifico, e con i contributi di Cristiano Bottone, fondatore di Transition Italia, Luca Sardo, portavoce italiano di Fridays for Future e Michele Giuli, attivista di Ultima Generazione.
Per rispondere, almeno parzialmente, a questa domanda, ho contattato Sergio Ferraris, giornalista scientifico e ambientale fra i più preparati ed esperti che abbiamo in Italia, Direttore responsabile di QualEnergia e Caporedattore di Ecofuturo Magazine.


INDICE:
00:00:17 – La situazione climatica e degli accordi sul clima
00:06:28 – Un po’ di storia delle conferenze sul clima
00:12:23 – Lo sguardo di Fridays For Future su Cop27 (contributo di Luca Sardo)
00:19:00 – L’obiettivo di +1,5°C è corto con Cop27
00:37:49 – Le Cop hanno ancora un senso? Cos’altro possiamo fare? (Contributo di Cristiano Bottone)
00:43:43 – Lo storico accordo su loss & damage
00:53:40 – Un G Clima per il mondo?
01:00:36 – E noi cosa possiamo fare?
01:05:32 – Il ruolo della disobbedienza civile (con Michele Giuli)
01:08:50 – Il futuro? Le comunità energetiche
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