Eolico offshore in Gallura: un rischio per l’ecosistema marino? – INMR Sardegna #71
Caso decadenza della presidente Todde, con Pablo Sole di Indip. Sanità e emergenza liste d’attesa, offshore in Gallura e la prima scuola dei cani guida per persone cieche o ipovedenti.

Fonti
#decadenzaTodde
La decadenza di Todde, la decisione sul ricorso è attesa per il 22 maggio
Il documento inedito del collegio di garanzia: la decadenza elettorale di Todde “oggi non esiste” e gli avvocati hanno sbagliato citofono
#sanità
Liste d’attesa da incubo: 541 giorni per una risonanza, 278 per una visita oncologica
Gimbe, pochi infermieri in Sardegna, l’Isola è 13/a in Italia
#offshore
Due parchi eolici offshore nelle acque della Gallura, il progetto
Mega pale offshore, a rischio la costa e i canyon dei cetacei
Falco della Regina, Grifone e Tonno rosso: la speculazione energetica è un pericolo per la biodiversità della Sardegna
#caniguida
“La prima scuola dei cani guida per non vedenti” di Marcello Cocco, L’Unione Sarda, cartaceo del 26 marzo, pagina 7
In Sardegna una scuola per addestrare cani guida per non vedenti
#SACC
Donna e strega: la ribellione della subalternità
Niente rumore, patatine fritte o compromessi: l’utopia sostenibile e concreta di Ecoparco Neulè
Sandro Cappai: tra palcoscenico e reel, il rapporto tra social media e stand-up comedy
Viaggio sentimentale ad Alghero: perla nel Mediterraneo, sarda e catalana insieme
Trascrizione della puntata:
Per quanto riguarda il caso decadenza della presidente Alessandra Todde, si dovrà attendere il 22 maggio prossimo per capire il destino della legislatura. Si è infatti aperto in settimana in tribunale a Cagliari il processo in sede civile sulla decadenza della governatrice. C’è stata quindi una prima udienza del collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario presieduto da Gaetano Savona. Sono stati presentati i ricorsi e i contro ricorsi dei consiglieri regionali e dei due cittadini a supporto della tesi di decadenza ma in merito voglio lasciare la parola a Pablo Sole, giornalista fondatore di Indip, al quale abbiamo chiesto di farci un po’ un quadro della situazione, alla luce anche del prezioso lavoro di inchiesta e approfondimento portato avanti (anche) in merito da Indip. “Il 22 maggio prossimo si terrà la seconda udienza sul ricorso presentato dai legali della presidente Todde. Il Collegio elettorale ha contestato la mancata nomina di un mandatario elettorale e l’inesistenza di un conto corrente dedicato ai contributi raccolti durante la campagna elettorale. Il collegio elettorale ha precisato innanzitutto che ad oggi non esiste decadenza perché è il consiglio regionale a dover deliberare”.
Spazio al tema della sanità perché in materia, l’ennesimo bollettino nero lo troviamo su “Sardegna Salute”, il potale della Regione su cui è stato pubblicato l’ultimo aggiornamento del monitoraggio delle liste d’attesa. Come riassume come l’Unione Sarda, sotto la lente dell’ultimo aggiornamento ci sono, le prestazioni ambulatoriali che i medici di famiglia indicano sulle impegnative con la lettera D, cioè le visite o gli esami programmati «da eseguire entro 120 giorni». Il dato più angosciante riguarda l’Oncologia: nella settimana tra il 20 e il 24 gennaio 2025, quella scelta dalla Regione per la rilevazione, l’attesa era di 278 giorni contro i 41 registrati a ottobre. Il peggioramento è stato del 578%. Un altro esempio allarmante è l’appuntamento per una risonanza magnetica all’addome inferiore e allo scavo pelvico, dato dopo 541 giorni. Una situazione che come detto poco fa rende la salute non un diritto ma un privilegio per poche persone, e che alimenta proteste, lamentele che arrivano da ogni angolo dell’Isola ma anche tentativi di risposta comunitaria dal basso. Una di queste è quella di Ortija – spazio di cura autogestita, un collettivo nato a Cagliari che sta portando avanti una serie di iniziative volte innanzitutto a mettere in discussione il concetto di salute come un qualcosa di completamente delegato allo stato, ma che guardano invece al diritto alle cure e alla salute come un qualcosa di comunitario, che parte dai territori, dalle persone che li abitano e da un concetto di salute autogestita. L’intenzione, è anche quella di aprire presto un primo ambulatorio popolare in città. Vi consigliamo di dare un’occhiata a questa realtà ma anche di seguire i nostri canali perché domani, sabato 29, uscirà un’anticipazione video di un’ampia intervista che abbiamo fatto a Ortija, e che sarà fruibile a partire da lunedì su Sardegna Che Cambia. Il consiglio è di non perdervela
Parliamo ora di impianti off-shore da fonti rinnovabili che per chi non lo sapesse, brevemente, sono impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che vengono localizzati al di fuori della terra ferma, sia in acque territoriali che al di fuori. Ne parliamo perché il tema è sempre più forte in Gallura, dove i progetti di Nurax Wind Power Srl e Poseidon Wind Energy Srl, che prevedono la costruzione di parchi eolici di grandi dimensioni in mare, come riporta Galluraoggi.it sarebbero destinati a riscrivere il volto della regione. Il tutto a partire dalla zona tra Caprera e Olbia, dove sarà realizzato il parco della Nurax, e dal tratto di mare vicino alla Costa Smeralda, dove si concentrerà l’impianto della Poseidon. Nello specifico, Nurax Wind Power prevede l’installazione di 33 aerogeneratori per una potenza complessiva di 462 megawatt. A pochi chilometri di distanza invece la Poseidon Wind Energy ha avviato la procedura di valutazione di impatto ambientale per un parco composto da 72 aerogeneratori e avrà una potenza nominale complessiva di 1008 megawatt. Come riporta unione Sarda, nella richiesta della Poseidon si parla dell’incidenza su aree come Capo Figari, Cala Sabina, Punta Cannigione e lsola Figarolo, zone di ampio interesse naturalistico. Quello che infatti il fronte delle proteste, con diversi sindaci in prima linea, sottolinea, è che ad esempio, il parco di Poseidon sarà situato a poco meno di 50 chilometri dalla costa di Olbia e interesserà aree di grande valore naturalistico. Quello che si evidenzia è anche che l’accumulo di entrambi i parchi eolici situato in prossimità delle località turistiche galluresi porterà alla creazione di una vasta area di pale eoliche, che andrà a collocarsi in uno degli ambienti marini più ricchi e biodiversi del mondo. Del tema ci siamo occupati anche qualche mese fa: di una transizione energetica che viene pianificata quasi a discapito dell’ambiente naturale se ne parla da tempo e per il Grig, l’associazione ecologista Gruppo di Intervento Giuridico, uno degli impatti ambientali più pesanti, è quello sull’avifauna selvatica, ma non solo: anche per quanto riguarda pesci e cetacei. Resta quindi acceso il dibattito tra la necessità di investire sulle rinnovabili e l’altrettanto forte necessità di tutela del paesaggio e della biodiversità, con realtà ambientaliste, amministrazioni locali, comitati e comunità che denunciano e temono un impatto irreversibile sull’ecosistema marino.
Anche nell’isola nasce la prima scuola di addestramento per cani guida destinati ad affiancare persone cieche o ipovedenti. Si trova a Maracalagonis e i primi cani, verranno donati tra la fine del 2025 e l’inizio dell’anno nuovo. Si tratta di un’iniziativa interessante anche perché come riporta L’Unione sarda, in Italia ci sono solo due centri che addestrano questi animali, a Limbiate (che fornisce il 95% dei cani guida in territorio italiano) e di Firenze. Quello che però racconta Salvatore Puliti, fondatore, è che si tratta di una prima goccia in un mare di necessità. “Sono oltre trenta le persone nell’Isola in lista d’attesa, a cui si aggiungono una decina che aspettano una sostituzione”, legata alla necessità di mandare in pensione come si suol dire i cani guida. Un centro dove verranno quindi addestrati i cani guida ma che servirà anche a superare l’eventuale paura che spesso alcune persone possono avere dei cani. L’iniziativa rappresenta quindi un passo importante per garantire anche maggiore autonomia alle persone cieche o ipovedenti in Sardegna, riducendo i tempi di attesa per ottenere un cane guida e puntando sulla sensibilizzazione per una vita indipendente.
Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme
Lunedì abbiamo inaugurato la settimana con una domanda: Esiste un legame profondo tra il ruolo della donna e la figura della strega in Sardegna? La nostra Marta “Jana Sa Koga” Serra ci ha invitato a riflettere su questo tema evidenziando come, entrambi questi termini, sono spesso intrappolati in una visione patriarcale limitante. Un articolo che parte dall’evidenziare come le parole “donna” e “strega”, siano stati storicamente usati come sinonimi dispregiativi, di una percezione subalterna.
Ma in questo contesto, si cela una potente ribellione, un desiderio di libertà e autodeterminazione. La ribellione delle donne emerge come una necessità profonda, un’urgenza di esprimere la propria essenza oltre le etichette. E le figure di Jana e Koga, simboli di forza e saggezza, ci ricordano che l’oscurità non è un male, ma un luogo di creazione e rinnovamento. Un articolo da leggere, lo trovate su www.sardegnachecambia.org
Martedì la nostra Sara Brughitta vi ha invece raccontato l’Ecoparco Neulè. Situato nel cuore della costa centro-orientale, a Dorgali, si tratta di un luogo dove natura e rispetto per l’ambiente si fondono in un’armonia perfetta. L’Ecoparco Neulè non è solo un semplice agriturismo, ma un modello di turismo consapevole e multifunzionale, dove ogni dettaglio è pensato per mantenere intatta la bellezza del territorio. Giampiero Gisellu, il fondatore, ha creato infatti un’oasi di tranquillità per chi cerca un contatto autentico con la natura, lontano dai rumori e dai compromessi del turismo di massa. Qui, gli animali vivono liberi, le acque sono purificate naturalmente e ogni attività proposto è in linea con i principi di sostenibilità.
Trovate un reel con qualche immagine che abbiamo girato all’ecoparco sui nostri canali Facebook e Instagram, l’articolo completo sul nostro portale
Mercoledì spazio invece all’intervista allo stand up comedian Sandro Cappai, comico sardo tra i professionisti più amati del settore, co-fondatore del progetto Stand-up Comedy Sardegna e fa parte della redazione di Lercio. A dialogare con lui la nostra Claudia Piras per la sua rubrica dedicata al rapporto tra realtà e social, con un focus in questo caso su come i social abbiano influenzato la sua carriera, sull’equilibrio tra visibilità online e autenticità artistica e su come la stand-up comedy resti, prima di tutto, un’arte che vive sul palco. Un’intervista molto interessante anche perché Cappai è ormai da tempo abbastanza noto nel panorama italiano e conoscere i retroscena che riguardano la stesura dei suoi monologhi e poi il lavoro sui social, è frutto di non poche riflessioni. Lo trovate sempre su www.sardegnachecambia.org
Giovedì abbiamo concluso la nostra settimana di pubblicazioni con la rubrica Letti da Alessandra Ghiani, dedicata stavolta a un reportage su Alghero, attraverso le parole di due scrittori: Enrico Costa e Gaston Vuillier. Conquistata dagli Aragonesi nel 1353, venne ripopolata da coloni catalani, lasciando un’eredità linguistica e culturale ancora oggi visibile. Alghero è descritta come un luogo unico, dalla forte impronta spagnola, con un fascino che ricorda la Catalogna. Vuillier, in particolare, nel suo viaggio del 1890, racconta di aver avuto l’illusione di trovarsi in Spagna per via dell’architettura, dei volti e della lingua degli abitanti. Il reportage passa anche per il panorama Capo Caccia e della Grotta di Nettuno, elogiandone la bellezza ma denunciando il saccheggio delle formazioni rocciose nel tempo: già nell’Ottocento si raccontava di episodi vandalici, come l’uso di un cannone per abbattere stalattiti e stalagmiti da portare via come trofei. L’invito che vi facciamo è di leggere questo articolo e poi, se vi va, anche questo stesso fine settimana, visitare questo luogo dall’unicità linguistica, storica e culturale, meravigliosa.
E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:
- Iniziamo col dirvi che sabato dalle 16.30, all’emporio Mesa Noa, la food cooperativa di via Crespellani 48 a Cagliari, ci sarà con la Giraffa a domicilio. Per chi non conoscesse la giraffa si tratta della libreria indipendente di siliqua di cui vi abbiamo parlato qualche mese fa. Giraffa a domicilio è quindi la libreria che da fisica diventa su richiesta itinerante, facendo stavolta tappa da Mesa Noa. Tra un consiglio di lettura e un altro è prevista anche una merenda/aperitivo a base di prodotti dell’emporio. Un appuntamento che consigliamo a chi ama i libri e vuole anche supportare la realtà delle food cooperative.
- Oggi e domani invece Ghilarza ospita la quarta edizione di “Once Upon A Place”, il festival che esplora il potere delle storie nel marketing territoriale, valorizzando comunità, tradizioni e paesaggi attraverso la narrazione e le strategie digitali. Un appuntamento di riferimento per chi lavora nella promozione turistica, dalla comunicazione al branding, dal turismo esperienziale all’innovazione tecnologica. Trenta relatori e relatrici da tutta Italia si confronteranno nel corso di due giornate focalizzate sull’importanza delle narrazioni nel valorizzare comunità e tradizioni, anche sotto il profilo turistico. Tra i relatori il giornalista Pablo Trincia sulla genesi della narrazione, Roberta Garibaldi, docente e consulente internazionale nel settore enogastronomico, tanti nomi e professionalità dai quali conoscere e imparare tanto. Non perdetevelo!
- Sabato a Tortolì ci sarà il IV Festival dell’organetto organizzato dall’Associazione Culturale Tradizioni Popolari Sant’Anna Tortoli con il Patrocinio del Comune di Tortoli. Una rassegna dedicata a uno strumento attestato in Sardegna dagli ultimi decenni dell’Ottocento, perfetta anche per chi vuole conoscere meglio l’organetto e i suonatori e suonatrici che animano l’isola.
- • Per chi ama le sagre invece, vi segnaliamo che tra le varie, questo fine settimana c’è quella dedicata agli asparagi a Villanova Truschedu. L’appuntamento è per domenica 30 marzo, e nel programma c’è un po’ di tutto: mostre, visite ai siti più interessanti del territorio come il nuraghe Santa Barbara, il Novenario di San Gemiliano e il punto panoramico di S’Urachi. E poi musica, laboratori, balli in piazza, animazione e degustazioni di piatti a base di asparagi. Il centro storico del piccolissimo paese del Barigadu per l’occasione si trasformerà in un ristorante a cielo aperto, con anche l’esibizione delle maschere tradizionali di Samugheo, Neoneli, Paulilatino e Ottana. Insomma, anche questo un evento da non perdere
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