Navi militari affondate: rilancio del turismo o rischio per l’ambiente? – INMR Liguria #15
Navi militari oramai dismesse, affondate per crearne siti turistici. Questa la proposta in fase di valutazione presentata al consiglio regionale ligure. Ma quali altri esempi abbiamo a livello internazionale e quali i principali vantaggi e svantaggi?
Ma parliamo anche del no della Regione al progetto del parco eolico nelle valli Impero, Arroscia e San Lorenzo, e di uno spettacolo insolito a cui abbiamo assistito qualche giorno fa: una migrazione di oltre 20 mila gru sui nostri cieli.

Avevamo dedicato un’intera rassegna per raccontarvi mesi fa della presentazione del progetto del parco eolico nelle valli Impero, Arroscia e San Lorenzo, presentato dalla società 18 Più Energia Srl di Riccardo Ducoli. La Regione Liguria ha bocciato il progetto portando come motivazione le “criticità significative in termini di biodiversità e paesaggio, con impatti negativi difficilmente mitigabili”.
Il progetto, che prevedeva 32 aerogeneratori alti 209 metri, è stato giudicato infatti incompatibile con l’area per l’elevata trasformazione del territorio, la sottrazione di aree naturali e il forte impatto visivo. Inoltre, la documentazione presentata è risultata insufficiente e priva di approfondimenti adeguati.
La direzione regionale ha definito le opere “fuori scala” rispetto al contesto, con conseguenze negative sul valore storico-culturale della zona.
Iter procedurale successivo alla bocciatura del progetto prevede diverse fasi, tra cui la comunicazione ufficiale al proponente la decisione negativa, specificando le motivazioni legate all’impatto ambientale e paesaggistico, il quale ha la possibilità di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 60 giorni dalla notifica, contestando le motivazioni della bocciatura.O in alternativa, il proponente può rivedere il progetto per rispondere alle criticità evidenziate, presentando una nuova istanza che tenga conto delle osservazioni ricevute.
Già in altri casi il TAR ha confermato decisioni di rigetto basate su valutazioni ambientali e paesaggistiche smilari al caso ligure, come avvenuto per un progetto eolico tra Lazio e Abruzzo.
Vedremo cosa accadrà, nel frattempo se non l’avete ancora fatto vi consiglio di ascoltare l’ultima puntata del podcast “Io non mi rassegno +” dove il collega Andrea Degl’Innocenti ha affrontato proprio il tema complesso del rapporto tra la diffusione di impianti di energie rinnovabili e l’impatto ambientale e paesaggistico che spesso hanno, ma anche di aspetti spesso oggetto di critiche, tra cui la scarsa ricaduta economica che questi grandi impianti hanno per le comunità, per capire se esiste e sia possibile trovare un equilibrio e come raggiungerlo.
Mercoledì 26 febbraio un evento unico in Liguria, più precisamente a Genova e nella parte occidentale della nostra regione: non tanto per il fatto in se, quando per la moltitudine e lo spettacolo che questo ha comportato.
Chi era in giro infatti ha potuto assistere ad uno spettacolo incredibile: una migrazione straordinaria di gru. In meno di cinque ore è stato calcolato che siano passate tra le 19.500 e le 22.000 gru sono state osservate, un numero senza precedenti in Italia.
A facilitare questo transito sono state le condizioni meteorologiche e venti favorevoli dopo che per diversi giorni vi era stato un tempo inadatto alla migrazione. Ma da dove arrivavo?
E dove sono andate?
Su La Mia Liguria è uscita un’intervista ad Antonio Aluigi, Responsabile Area Biodiversità del Parco Beigua, che spiega l’evento. Leggo dall’intervista: “La Gru è un trampoliere, come la cicogna e l’airone. È di grossa taglia, ha un’apertura alare che supera i due metri, con zampe e collo lunghi, testa e becco piccoli, coda corta. Ama i grandi gruppi.
Le gru arrivano dalla Spagna centrale, sorvolano il Beigua dai primi di febbraio. Ma non si fermano da noi, sono dirette nell’area del Baltico.Non si fermano qui, né a mangiare né a riposarsi. Solo a volte, solo se incontrano brutto tempo. Ci passano semplicemente sopra. Sono migranti. Volano in formazioni di centinaia di esemplari, come delle grandi V che attraversano il cielo”. La media di avvistamenti giornalieri di questo transito è di circa 7-8.000 gru, per cui il numero considerevole di quest’anno è stato di particolare rilievo.
L’articolo continua con ulteriori dettagli, e con le informazioni per chi volesse partecipare ad eventi organizzati dal parco per avvistamenti di questo e di tanti altri animali, perché amare è anche conoscere, esplorare, comprendere… e quale occasione migliore di questa?
Ecco le notizie del mese di Liguria che Cambia, presentate da Valentina D’Amora
#NaviAffondate
GreenReport – La Regione Liguria punta all’affondamento controllato per i relitti della Marina Militare
Genova Quotidiana – Vince Liguria vuole un cimitero di navi militari dismesse in mare. Avs: «Contro il buon senso, contro l’ambiente e contro la legge»
Regione Liguria – I lavori del Consiglio regionale di martedì 18 febbraio – completo
Researchg Gate – “I punti di forza e di debolezza” dei relitti affondati quali promotori della vita marina
#NoEolico
La voce di Imperia – Stop al parco eolico, la Regione boccia il progetto per impatto ambientale
La Stampa – Invasione delle pale eoliche: in Liguria avviati 19 progetti, 17 sono in provincia di Savona
Italia che Cambia – Rinnovabili e territori. Conflitto inevitabile o dialogo possibile? – Io non mi rassegno + #26
#Gru
Genova24 – Il cielo di Genova si riempie di gru: la migrazione stagionale di migliaia di esemplari che annuncia la primavera
GreenMe – Spettacolo nei cieli della Liguria, è iniziata la migrazione delle gru
MediaGold – Migrazione record di gru in Liguria: oltre 20.000 esemplari avvistati in un giorno
La mia Liguria – La meraviglia degli uccelli migratori al Parco Beigua
#LiguriaCheCambia
Italia che Cambia – Non solo mugugni e pasta al pomodoro: arriva la guida per mangiare vegan in Liguria
Italia che Cambia – L’educazione affettiva affidata alle parrocchie: per le associazioni è un “insulto alla laicità”
Segnala una notizia
Segnalaci una notizia interessante per Io non mi rassegno.
Valuteremo il suo inserimento all'interno di un prossimo episodio.
Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi