I reati ambientali in Liguria sono alle stelle, quali e quanti sono? Parliamo anche di rifiuti, delle città sul podio e di quelle che hanno ancora molta strada da fare. Ma torniamo a parlare anche della nave rigassificatrice di Vado Ligure e di un evento che unisce divertimento, sana follia e ambiente.
Emanuela Sabidussi
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11 Dicembre 2024
Quinta puntata di Io non mi Rassegno Sicilia. Oggi torniamo a parlare di siccità che, con le temperature bollenti degli ultimi giorni e le soluzioni tampone poco efficaci messe in campo dalla politica, non accenna a migliorare. Parleremo anche di malasanità, a un giovane della provincia di Messina è stata ingessata una gamba con del cartone e non per ragioni ecologiche, ovviamente! Non mancherà un aggiornamento sulla questione rifiuti a Palermo e infine una notizia, prima della pausa estiva, per andare in vacanza sognando un po’. Nella seconda parte della rassegna vi racconteremo come sempre gli articoli del mese pubblicati su Sicilia che Cambia.
A Roma si parla da un po’ di un nuovo inceneritore che dovrebbe sorgere a Santa Palomba, ma sul suo impatto e utilità ci sono pareri discordanti e un bel po’ di proteste in corso. Parliamo anche della mappa dei luoghi idonei per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari pubblicata dal governo e delle novità su due contestati accordi per la gestione dei flussi migratori, quello fra Italia e Albania e quello fra Regno unito e Ruanda.
L’Europa si conferma all’avanguardia sul tema dei rifiuti e dell’economia circolare. la commissione ambiente del parlamento europeo ha presentato un regolamento davvero rivoluzionario, in cui si promuovono soluzioni di riuso e si proibiscono un sacco di confezioni e imballaggi usa e getta, a prescindere dal materiale con cui sono realizzati. Resisterà agli attacchi dei governi? Parliamo anche della situazione a Gaza e dintorni, e dell’uragano che ha colpito e quasi raso al suolo Acapulco, in Messico. Prima però, vi faccio ascoltare una piccola anticipazione, una sorpresa.
È uscito un nuovo report di Zero waste Europe che mostra come gli inceneritori in Europa siano in buona parte sottoutilizzati e che quindi propone una moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori. Intanto la Lego annuncia che non proverà più a fare mattoncini in plastica riciclata perché sarebbe controproducente dal punto di vista ambientale. Parliamo anche della nuova puntata della nostra inchiesta mensile sul rigassificatore di Vado Ligure, dell’assurdo referendum sui migranti in Polonia e della probabile chiusura della rivista MicroMega.
A sorpresa le Nazioni Unite adottano una risoluzione proposta dalla Turchia in cui si impegnano a promuovere la strategia Rifiuti Zero nel mondo. Intanto lo scandalo del Qatargate si allarga e inizia a lambire un’altra istituzione europea, la Commissione, mentre il Qatar dal canto suo minaccia di chiudere i rubinetti del gas. Parliamo anche della parabola discendente della giovane democrazia tunisina, che forse segna anche la conclusione del sogno iniziato con la primavera araba e degli studenti russi e ucraini da poco arrivati alla Rondine, Cittadella della pace.
La Commissione europea ha reso noto il nuovo regolamento che riguarda gli imballaggi nella sua probabile versione definitiva. Vediamo cosa prevede. Parliamo anche del nuovo discusso inceneritore a Roma e di un’indagine sulla condizione dei polli negli allevamenti Lidl.
L’Europa vuole approvare un nuovo regolamento, vincolante, su riduzione degli imballaggi e vuoto a rendere, ma il nostro Paese (leggi Confindustria, Conai, Federtrasporti con l’appoggio del governo) ha subito fatto una levata di scudi. Solo che… nessuno fra coloro che lo critica sembra aver capito cosa dice, questo regolamento. Sempre dall’Europa è in arrivo una normativa interessante che obbligherà le aziende a rendicontare il proprio impatto ambientale e sociale. Infine parliamo della decisione di Jeff Bezos di donare buona parte del suo capitale in beneficienza.
La situazione a Gaza e nelle città miste israeliane continua a essere preoccupante, e i tentativi di mediazione non hanno dato fin qui molti frutti. Intanto in varie città del mondo si moltiplicano le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese. Un nuovo studio mostra che le emissioni di CO2 starebbero assottigliando la stratosfera, il secondo dei cinque strati in cui è convenzionalmente suddivisa l’atmosfera terrestre. Le ripercussioni potrebbero svariate, sia nel settore delle telecomunicazioni che sull’equilibrio degli ecosistemi. La Spagna approva, fra le critiche, la sua nuova legge sul clima, mentre Greenpeace denuncia un traffico di rifiuti che dal Regno unito vengono smaltiti illegalmente in Turchia. Infine, la Cina sbarca per la prima volta con un rover su Marte, e inizia l’esplorazione del Pianeta rosso: è il secondo paese dopo gli Usa a riuscirci.
Elisa Nicoli e Chiara Spadaro sono le autrici del volume “Plastica addio. Fare a meno della plastica: istruzioni per un mondo e una vita “zero waste”, uscito per Altreconomia. Hanno studiato e approfondito il fenomeno della plastica, cercando di portare a galla il perché della sua diffusione e le amare conseguenze che questo comporta in termini di gestione dei rifiuti e di inquinamento ambientale. L’imperativo che emerge è che dobbiamo assolutamente farne a meno. La notizia incoraggiante è che possiamo cominciare dal nostro quotidiano a ridurre l’utilizzo della plastica, perché il riciclo non è affatto la soluzione ideale nel lungo periodo. Insieme, nella terza puntata di “A tu per tu”, proveremo a capire come fare,con un occhio all’attualità che vede un pericoloso ritorno dell’usa e getta nel nostro quotidiano.
Paolo Cignini
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28 Maggio 2020