Per due attiviste e un attivista di Ultima Generazione è arrivata la condanna per l’azione compiuta lo scorso agosto ai musei vaticani. Ma anche l’Agenzia Europea dell’Ambiente lancia un allarme: stanno aumentando le morti causate da eventi climatici estremi. Ma parliamo anche del nuovo portale territoriale di Italia che Cambia – Napoli che Cambia – e chiudiamo con un commento sulla morte di Silvio Berlusconi.
Oggi puntata con tanti argomenti. Parliamo dell’avanzata delle destre negazioniste climatiche in Europa, del Senegal infiammato dalle proteste, di un tragico incidente ferroviario in India del trattato globale sulla plastica, del piano climatico italiano che sembrerebbe in arrivo e infine dell’overshoot day.
In Romagna le persone iniziano lentamente a tornare nelle abitazioni mentre si fanno le prime timide stime dei danni e ci si confronta con l’eredità dell’alluvione, che in alcuni casi ha cambiato persino la geografia. Nel vicino Piemonte, invece, a fronte di pochi danni le piogge di questi giorni sembrano aver dato una boccata d’aria – o d’acqua – agli agricoltori. parliamo anche dell’emergenza siccità in altre zone del mondo, della oceanica manifestazione filoeuropeista in Moldavia, ma anche del probabile boicottaggio di un’elezione locale vinta da una candidata filo Putin, e infine delle novità inquietanti che stanno emergendo dal processo sulla tragedia del Ponte Morandi.
Continuiamo a parlare del nubifragio in Emilia Romagna, con un focus più su cosa possiamo fare per aiutare le popolazioni colpite. parliamo anche delle nuove alluvioni in Somalia, con 250mila sfollati, degli Usa sull’orlo del default, della settimana corta che viene sperimentata in Brasile e infine del caos politico in Ecuador, con il presidente Lasso messo sotto impeachment che ha improvvisamente sciolto il parlamento.
Continuano le piogge estreme sull’Emilia Romagna (e in misura minore sulle Marche) e si aggiorna il tragico bollettino dei morti, dei danni, degli sfollati. Ma si poteva fare qualcosa di diverso? Parliamo anche del nuovo report Onu secondo il quale nei prossimi 5 anni sforeremo gli 1,5°C di riscaldamento globale, della Spagna che approva un piano senza precedenti per contrastare la siccità, del nuovo blitz di Ultima generazione e della chiusura di un giornale indipendente in Guatemala.
Due grandi associazioni ambientaliste, Greenpeace Italia e ReCommon, assieme a dodici persone hanno fatto causa ad Eni per i danni presenti e futuri legati alla crisi climatica. Intanto arrivano novità sul caso dell’orsa JJ4, con una nuova perizia che dimostrerebbe che l’aggressione ai danni di Andrea Papi, il giovane uomo ucciso mentre correva in un bosco, è ad opera di un orso maschio. Parliamo anche delle proteste degli universitari contro il caro affitti, di Trump condannato per molestie sessuali e di quanto inquina la macchina bellica italiana.
Ha piovuto per 48 ore ininterrotte su buona parte dell’Italia e le conseguenze di questo evento climatico sono state numerose e gravi. La domanda è: è stata una lezione utile? E cosa ha che fare la pioggia con lo sgombero di un edificio occupato a Bologna? Ma parliamo anche della situazione in medio-oriente, di alcuni provvedimenti interessanti che riguardano gli animali in Corea del Sud e in Nuova Zelanda e degli ultimi sviluppi sulla vicenda dell’orsa JJ4.
Si intensifica la repressione dei movimenti per la giustizia climatica, da Extinction Rebellion a Ultima Generazione. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo grazie al contributo di Maria Letizia Ruello, ricercatrice e attivista di Ultima Generazione. Parliamo anche del caso di Alfredo Cospito che ha interrotto lo sciopero della fame e del Parlamento europeo che ha approvato cinque nuove leggi per ridurre le emissioni in accordo con la strategia fit for 55.
I fenomeni “estremi” sono ormai sempre più frequenti, in Italia e nel resto del mondo. Mentre il cambiamento climatico sembra essere ormai inesorabile, occorre intervenire sia per mitigarlo che per adattarci al nuovo mondo che – ahinoi – abbiamo creato. Per farlo occorre smettere di parlare di maltempo e cominciare a lavorare sulla “nuova normalità”. Come? Informandoci e stando Attenti al Meteo! Daniel Tarozzi si confronta sul tema con Filippo Thiery, meterologo di Geo, e Cristiano Bottone, divulgatore e promotore di soluzioni.
Redazione
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28 Marzo 2023
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È uscito il rapporto di sintesi dell’ultimo assessment report dell’IPCC sui cambiamenti climatici ed è una sorta di appello finale ai paesi del mondo. Vediamo cosa contiene, più nello specifico. Parliamo anche di diverse notizie interessanti dal punto di vista della transizione ecologica e chiudiamo con la visita di Xi Jinping a Putin e il salvataggio di Credit Suisse.
Oggi è il 3 marzo la giornata in cui migliaia di persone si mobilitano per il clima in Italia e nel mondo. Vediamo quali sono i temi, le richieste e le proposte sul piatto. Ma oggi è un giorno importante anche per Taranto, perché in giornata è atteso il voto alla camera sul cosiddetto decreto “salva-Ilva”. Sempre da Taranto arriva un’interessante proposta che parla di comunità parrocchiali e comunità energetiche. E ancora, analizziamo un report che valuta l’impegno delle aziende nella transizione ecologica e torniamo a parlare di Covid, in relazione a un’indagine della Procura di Bergamo.
Non se ne sente parlare quasi per niente, al punto che potremmo pensare che quest’anno non sarà un problema. Sto parlando della siccità e dell’emergenza idrica. Non è così, anzi, la situazione al momento sembra persino peggio dello scorso anno, solo che ancora non sono scattati gli allarmi. E allora parliamone, osservando la situazione dei principali fiumi italiani, ma dando uno sguardo anche al Kenya che al momento è colpito da una siccità drammatica. Parliamo anche di un enorme iceberg che si è staccato dall’Antartide, della legge dell’amministrazione Biden per proteggere la foresta di Tongass, delle proteste in Iran che sembrano essersi spente, della situazione in Perù e dell’udienza della cassazione sul caso Cospito.
Oltre diecimila persone hanno invaso il paesino tedesco di Lützerath, che il governo vuole radere al suolo per ampliare una miniera di carbone. Fra queste anche Greta Thunberg, che è stata portata via con la forza dalla polizia assieme a migliaia di altri manifestanti. Parliamo anche del decreto carburanti (che serve a poco) voluto dal governo, dei documenti riservati che stanno imbarazzando Joe Biden, degli uragani e alluvioni negli Usa, della nuova legge – voluta dallo stesso Biden – che elimina l’obbligo di testare i medicinali sugli animali e infine del Piano per la transizione ecologica approvato dalla Regione Lazio.
Ieri c’è stata un’udienza del processo a Simone Ficicchia di Ultima Generazione, che da mesi chiede giustizia climatica attraverso atti di disobbedienza civile nonviolenta. Vediamo com’è andata. Parliamo anche della strana storia di un paesino tedesco che rischia di essere raso al suolo per allargare una miniera di carbone e del buco dell’ozono che secondo le ultime ricerche delle nazioni Unite dovrebbe richiudersi entro il 2040.
Puntata con poco commento e tante notizie: una sorta di maxi riassunto di tutte le cose successe negli ultimi giorni, durante le feste. Parliamo di clima, migranti, Covid, Pd, Brasile, Iran e… tanto altro ancora.
Sabato 19 novembre, dopo una nottata e una giornata di interminabili trattative finali, si è conclusa Cop27, con risultati abbastanza poveri, come povere erano le aspettative. E allora dobbiamo chiedercelo: a trent’anni dal Summit della Terra di Rio, ha ancora senso – e quale – organizzare incontri come questo? E se le Cop non servono, o perlomeno non bastano, quali altri strumenti abbiamo in mano? Ne parliamo con Sergio Ferraris, giornalista ambientale e scientifico, e con i contributi di Cristiano Bottone, fondatore di Transition Italia, Luca Sardo, portavoce italiano di Fridays for Future e Michele Giuli, attivista di Ultima Generazione.
Per rispondere, almeno parzialmente, a questa domanda, ho contattato Sergio Ferraris, giornalista scientifico e ambientale fra i più preparati ed esperti che abbiamo in Italia, Direttore responsabile di QualEnergia e Caporedattore di Ecofuturo Magazine.
Redazione
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23 Novembre 2022
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Mentre in Egitto proseguono i lavori di COP27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, The Lancet pubblica uno studio sulla relazione fra clima e salute, dandoci un’ulteriore spunto di riflessione – qualora ce ne fosse bisogno – per comprendere l’urgenza di azioni per contrastare la crisi climatica. Sempre a questo tema sono collegate altre due notizie di cui parleremo oggi: la situazione critica dei ghiacciai e livello globale e un’iniziativa di mobilità sostenibile inedita per l’Italia che è stata avviata a Bologna. Ma ci sarà spazio anche per parlare di una grande e bellissima novità che arriva dalla rete di Italia Che Cambia.
Fa piuttosto fresco per essere a luglio. Ah è novembre? Sì, parliamo di caldo, di clima, di siccità e di tutto quello che ci aspetta nei prossimi mesi. Parliamo anche delle rinnovabili e del loro principale ostacolo, la burocrazia, degli interrogativi sull’utilizzo di forme più “violente” all’interno del mondo ambientalista e di una laguna che acquisisce personalità giuridica.
Nelle Marche, questa notte, in provincia di Ancona, sono caduti in due ore 420 mm di pioggia, la metà di quella che cade in un anno. Ci sono morti (almeno 7) e tanta devastazione. Intanto, mentre molti giornali titolano sui finanziamenti russi ai partiti di “nazioni estere” – Ma quali partiti, e quali nazioni? – si stringe il rapporto fra Russia e Cina grazie a un nuovo summit internazionale a Samarcanda, in Uzbekistan. News dalle aziende: il patron di Patagonia l’azienda leader nel vestiario per gli sport all’aperto, decide di donare la società alla Terra. Mentre qua da noi sta partendo una bella iniziativa per comprare collettivamente una foresta e sottrarla alla deforestazione.
Gli Usa creeranno una banca verde, una green bank nazionale per finanziare solo progetti legati alla transizione ecologica. Intanto il Segretario nazionale Onu Antonio Guterres ricorda ai capi di stato i loro dovere morale di fronte a una nazione vittima di un’ingiustizia climatica, il Pakistan, mentre il nuovo Ministro dell’energia britannico è qualcosa che si avvicina abbastanza… al male. Infine qualche aggiornamento sul nostro viaggio.