Una pianura coltivata con metodi di agroforestazione che combinano piante perenni e colture annuali, riducendo lavorazioni profonde del suolo e trattamenti chimici, incrementando la biodiversità e la protezione degli insetti impollinatori. Una montagna in cui i terreni sono coltivati e non solo lasciati a pascolo o abbandonati. Una collina che permette a boschi e a nuovi orti di intersecarsi alle vigne e ai noccioleti. Cittadini che collaborano, rompendo la divisione tra produttori e consumatori, dimostrando che l’agricoltura contadina produce cibo sano utilizzando le risorse in modo ottimale!
Nel 2020 abbiamo intrapreso un processo nella provincia di Cuneo con l’obiettivo di entrare sempre di più nei territori, creando occasioni di incontro e condivisione con chi in queste terre mantiene vivo il bisogno di sognare in grande. Per ripensare il futuro di questo territorio e lavorare insieme per perseguire obiettivi comuni, per poter essere veramente a servizio di quella parte di società che lavora ogni giorno per un Paese migliore. Lo abbiamo fatto con una serie di incontri con gli attori del territorio incontrati in questi anni e con nuove conoscenze.
Questo lavoro ci ha portato ad esplorare il cuneese individuando insieme quattro macro-aree: la zona di Cuneo e Alpi Marittime, Mondovì e il monregalese, Saluzzo e valli del Monviso, la zona di Langa e Alta Langa. Da questa fase del processo sono emersi i temi considerati fondamentali per cambiare il cuneese: agricoltura e alimentazione, ambiente e verde, comunità, e piccole attività artigianali.
Sul modello delle Visioni 2040, promosse a livello nazionale da Italia che Cambia nel 2015, abbiamo chiesto ai partecipanti di individuare alcuni “esperti” del territorio, persone che per esperienza e competenze potessero dare un contributo informato su ciascuno dei temi individuati. Abbiamo creato tre tavoli tematici, riservando al tema delle piccole realtà artigianali un lavoro propedeutico di costruzione di rete e mappatura.Grazie alla collaborazione con NEMO – Nuova Economia in Montagna, abbiamo creato tre tavoli tematici, spazi di discussione e confronto per gli esperti, supportati dal “cerchio” degli attivatori che hanno partecipato ai primi incontri. Ne sono usciti altrettanti documenti tematici che presentano la fotografia attuale del cuneese, una visione comune di come potrà essere il cuneese nel 2040 e delle proposte per arrivarci. Inoltre una serie di azioni concrete che ciascuno di noi può fare fin da oggi per contribuire a questo grande processo di cambiamento.