
Un gruppo di musica da camera che arriva da Asti riscopre l’arte del Tardo Barocco con partiture e strumenti precisamente fedeli a quelli del Diciottesimo secolo.
Un gruppo di musica da camera che arriva da Asti riscopre l’arte del Tardo Barocco con partiture e strumenti precisamente fedeli a quelli del Diciottesimo secolo.
Un edificio abbandonato e inutilizzato da anni è rinato diventando un luogo catalizzatore di socialità, cultura ed economia per la città di Asti. È FuoriLuogo, uno spazio aperto, inclusivo e indipendente nato da un bellissimo percorso di collaborazione fra terzo settore e istituzioni che ogni anno è attraversato e animato da migliaia di persone.
C’è un luogo immerso nel bosco in cui i bambini e le bambine possono crescere grazie agli insegnamenti della natura. È un piccolo universo in cui ogni fantasia può diventare realtà: parliamo di Mondobosco, un progetto educativo fondato nell’astigiano da Cristina Caneva e reso possibile grazie a un gruppo di genitori, insegnanti e abitanti che credono nell’importanza di scoprire il mondo a partire dalle cose più semplici.
Abbiamo seguito fin dal principio le vicende che hanno interessato il metodo Bimbisvegli e uno dei suoi ideatori, il maestro Giampiero Monaca. Purtroppo, le proteste iniziate dall’insegnante contro la dirigenza della scuola Primaria di Serravalle d’Asti hanno portato il maestro al licenziamento e a una condanna per interruzione di servizio. Lo abbiamo contattato per ascoltare il suo commento sui fatti.
Agricoltura organica rigenerativa. Tre parole che racchiudono un mondo, un’azione trasversale che va dalla cooperazione internazionale alla lotta alla cementificazione, passando ovviamente per l’agricoltura naturale. Tre parole che riassumono anche il lavoro che Deafal porta avanti da molti anni in Italia e nel resto del mondo per diffondere e attuare queste buone pratiche e ricongiungerci a livello spirituale e culturale con la terra.
Un gruppo di artisti e artiste ha cominciato a confrontarsi sul tema della percezione della performance e dell’accessibilità. Ne è nato un percorso sperimentale che, da Asti a Roma, vuole ridefinire il rapporto fra persone del pubblico – disabili e non – e performer, trasformando l’accessibilità da servizio a esperienza artistica. L’articolo fa parte di una serie di approfondimenti, realizzati in collaborazione con Hangar Piemonte, per raccontare la trasformazione culturale di persone, organizzazioni e comunità.
Siamo immersi nelle campagne dell’astigiano e più precisamente nel Monferrato, terra di vigne e antiche tradizioni. Qui sorge l’azienda vinicola Carussin: un piccolo mondo dove coltivazione, vendemmia, pigiatura e imbottigliamento diventano un rituale fuori dal tempo. Oggi vi parliamo della storia di una famiglia che ha fatto di questo luogo un’occasione di riscoperta della vita contadina e del mondo agreste.
Biodiversità, sovranità alimentare, consumo critico e scambio di saperi: praticare l’agricoltura può diventare una vera forma di resistenza e lotta verso l’agroindustria e la conseguente povertà agricola. A Monastero Bormida, in provincia di Asti, un gruppo di abitanti e contadini ha dato vita alla Casa delle Sementi, un’esperienza collettiva che rinasce in un mulino abbandonato, perchè… “non c’è buon cibo senza i contadini”.
Stefano Scavino è un giovane agricoltore che a Costigliole d’Asti sta riscoprendo le tradizioni del mondo contadino attraverso il recupero della coltura di antiche varietà di ortaggi autoctoni che rischiavano l’estinzione. Così ha dato vita alla sua azienda agricola Duipuvrun, che si impegna a salvaguardare le tipicità locali e creare una comunità di persone che crede nella rinascita della propria terra.
Dopo una vita passata in banca, Alessandra ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi a ciò che le appassiona e la diverte. Raccontandoci la sua storia, ci ha spiegato che la sua missione è diffondere la gioia, che può essere sempre presente con noi ed è qualcosa a cui possiamo accedere con il nostro respiro e la nostra consapevolezza, abbassando le barriere e ricevendo.
Nella provincia di Asti sorge l’azienda agricola Baldaiassa, che ha puntato tutto sulla nocciola e ha vinto la scommessa. Svariati sono i prodotti che potete trovare nell’azienda di Massimiliano e sua moglie, in primis un eccezionale olio di nocciola. Si tratta di un luogo pieno di passione e amore nei confronti di un Piemonte per molti poco conosciuto.
Storici, caratteristici, pieni di fascino. Sono i piccoli borghi piemontesi che nel corso degli anni hanno subito un lento e graduale spopolamento. Ma in che modo questi luoghi ricchi di storia possono rinascere, magari legandosi a progetti che ne promuovano arte, cultura e turismo? Ne abbiamo parlato con Angelo Tibaldero che nel Monferrato ha dato vita a La Grande Occasione, un progetto che coinvolge amministrazioni, cittadini e privati nella riattivazione dei territori marginali.
Esma è un cantautore torinese appassionato di agricoltura che “coltiva musica e canta per scrollarsi di dosso il superfluo”. Recentemente ha lasciato la città per trasferirsi sulle colline astigiane ed è entrato in contatto con una dimensione di vita nuova, appagante e genuina, distante dalla mondanità, dalla fretta e dalla plastica.
La prima storia della rubrica Moderne Persefone inizia a grandi pedalate con il racconto di Sabrina Negro, una ragazza piemontese che ha deciso di percorrere in bicicletta il tragitto da Torino a Tirana. Un viaggio di rinascita dopo le limitazioni della pandemia, ma soprattutto “la continuazione di un lungo viaggio cominciato tanto tempo fa da una crisi esistenziale”.
La Casa delle Sementi è un’esperienza collettiva di un gruppo di abitanti che in val Bormida, nell’astigiano, ha intrapreso un percorso di mutualismo per contrastare la perdita progressiva di varietà agricola causata da modelli agroindustriali e monocolturali. Così stanno recuperando un vecchio mulino e dando vita a questo progetto, per coltivare insieme la biodiversità.
Vi abbiamo raccontato negli scorsi mesi la vicenda di Giampiero Monaca, ideatore del metodo educativo Bimbisvegli, attuato nella scuola pubblica di Serravalle d’Asti del V Circolo didattico: i contrasti con la dirigenza stanno mettendo da tempo in dubbio la possibilità di proseguire con il metodo, selezionato tra le venticinque realtà educative più importanti in Italia al Festival dell’Innovazione Scolastica. Per cercare di salvaguardare Bimbisvegli, Monaca lascia la scuola: il metodo sarà portato avanti dal resto dell’equipe educativa. Abbiamo sentito il diretto interessato per farci spiegare i dettagli di questo triste epilogo.
Una cascina immersa nelle campagne del Monferrato, tra vigneti, panorami unici e percorsi enogastronomici. Pet and Breakfast è una casa aperta a tutti i viaggiatori e ai loro amici animali, che qui possono soggiornare alla scoperta della natura, dell’apicoltura e dei profumi delle piante che crescono lontane dallo smog cittadino.
Torniamo sulla vicenda Bimbisvegli, il metodo scolastico ideato e sperimentato in più dieci anni di insegnamento da Giampiero Monaca e Lina Prinzivalli e messo in pratica all’interno della scuola pubblica a Serravalle d’Asti. Monaca sta conducendo uno sciopero della fame da più di trenta giorni: sostiene di non essere più nelle condizioni di lavorare serenamente e chiede le sue ragioni vengano ascoltate direttamente dal Ministero dell’Istruzione. Perché Bimbisvegli deve continuare a Serravalle d’Asti e, se non sarà possibile, l’avventura finirà qua.
Realizzare un festival musicale nella pace delle campagne, dove le note possono incontrare l’agricoltura e fondersi con essa. Così il nostro “contadino jazz” Davide Abbruzzese, dopo tanti anni di lavoro in campo musicale, ha deciso di portare a tutti le sue più grandi passioni e sogna di realizzare un evento nella natura dove artisti e agricoltori possano raccontarsi e ispirare sempre più persone.
Conterranea è una rete di piccole imprese agricole che ha scommesso sul potere del “fare insieme” per prendersi cura del territorio, coltivando e trasformando prodotti tipici, sani e naturali. Attraverso un contratto di rete si è scelto di condividere terreni e attrezzature per garantire una filiera totalmente locale, basata sulla fiducia reciproca e sulla convinzione che il valore del lavoro condiviso dia maggiori risultati della somma delle sue singole parti.
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