“Non funzionerà mai!” è la frase che molti dei nostri intervistati e intervistate si sono sentiti ripetere quando hanno avviato i propri progetti di cambiamento. Li abbiamo richiamati a 10 anni di distanza, per scoprire come stanno andando i loro progetti in questo nuovo podcast condotto, a puntate alterne, da Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti. “Non funzionerà mai” va in onda ogni martedì sulle principali piattaforme di podcasting.
Daniel Tarozzi è direttore responsabile e co-fondatore di Italia che Cambia. Nel 2012 ha girato l’Italia in camper alla scoperta di storie di cambiamento positivo. Ne ha incontrate centinaia, e da allora non si è più fermato.
Andrea Degl’Innocenti è co-fondatore di Italia che Cambia e cura diversi podcast fra cui la rassegna stampa quotidiana commentata “Io non mi rassegno”.
Il trailer della prima stagione di “Non funzionerà mai!”, il primo podcast per scoprire se il cambiamento sociale positivo resiste alla prova del tempo. Realizzato da: Paolo Cignini
Chi abbandona il posto fisso per seguire le sue passioni, o tornare a stili di vita più naturali, dura nel tempo? È possibile continuare a perseguire questa scelta negli anni oppure, finito lo slancio iniziale, si torna indietro, a rifugiarsi nelle sicurezze di prima? Lo abbiamo chiesto a Devis Bonanni, alias Pecoranera (dal nome del suo blog e libro), che oltre 10 anni fa, in piena crisi economica, abbandonò un lavoro sicuro da tecnico informatico per tornare alla terra e fare il contadino.
Maurizio Spinello è un panettiere siciliano che nel lontano 2009 ha deciso di aprire il suo forno in un paese… disabitato. Un’idea imprenditoriale geniale, penserete voi. Eppure… Il motivo di questa scelta è che Maurizio in quel paese, che si chiama Borgo Santa Rita, ci era nato e cresciuto e non si rassegnava all’idea di doverlo abbandonare. Anzi, sognava di ripopolarlo, un giorno. Le domande più generali a cui proviamo a rispondere in questa puntata sono: ha senso inseguire sogni e passioni che sembrano quasi irrealizzabili? Quali sono gli ingredienti per realizzarli? E una volta realizzati, durano nel tempo?
Abbiamo conosciuto Barbara Pierro dieci anni fa e abbiamo parlato delle visionarie iniziative in cui è coinvolta: Chi rom... e chi no, Chikù, La Kumpania. Progetti diversi ma con lo stesso obiettivo, ancor più visionario: integrare la comunità rom a Scampia. A sentirne parlare chiunque avrebbe detto di questo progetto "non funzionerà mai". Ma come sarà andata a finire?
La scuola è una di quelle istituzioni gigantesche, solide e inamovibili. Eppure, dieci anni fa, o anche più, incontrammo un ragazzo che si era messo in testa di cambiare la scuola italiana. Sì, anche quella pubblica. Armato solo di una visionaria testardaggine come lancia e un sarcasmo salace come scudo (per difendersi un minimo dai fendenti della realtà), iniziava a battere suon di colpi su una delle istituzioni più criticate e al tempo stesso idealizzate del nostro paese.
La storia di Addiopizzo forse più di ogni altra ci ha dato l’idea per questo format. Un gruppo di ragazzi e ragazze palermitane molto giovani che se ne escono dicendo: noi vogliamo sconfiggere il sistema del racket, vogliamo che le persone non paghino più il pizzo alla mafia. Storie come questa ci aiutano non solo a capire se si può sconfiggere la mafia, ma a rispondere a una domanda più generale: cosa possiamo fare di fronte a problemi che sono oggettivamente molto più grandi di noi? Ha senso provare ad affrontarli o è tempo perso?
La protagonista di questo episodio si chiama Luciana Delle Donne ed è stata per molti anni una delle top manager italiane, una delle prime top manager donna, peraltro. Poi, con un cambio repentino e radicale, ha abbandonato il suo lavoro per dedicarsi alle donne che vivono in carcere e hanno bisogno di una seconda possibilità. Così come di una seconda possibilità hanno bisogno i milioni di tonnellate di tessuti che ogni giorno vengono buttate, vittima della fast fashion. E allora Luciana, 15 anni fa, ha fatto 1+1 e ha creato dei laboratori sartoriali per donne carcerate in cui producono capi d’abbigliamento a partire da tessuti di scarto.
Quella di Daniela Ducato è una delle storie più emblematiche che abbiamo raccontato su Italia che Cambia. La donna che trasforma le eccedenze in nuove materie prime, intessendo relazioni, creando imprese, ristrutturando filiere, è stata una innovatrice praticamente in qualsiasi cosa abbia fatto. Quando ha iniziato la sua attività, oltre dieci anni fa, di economia circolare quasi non si parlava. Cosa farà oggi? Le sue iniziative avranno funzionato?