Zambia: la siccità fa puntare sull’energia solare

Lo Zambia sta facendo importanti passi avanti nell’adozione dell’energia solare per migliorare la propria resilienza energetica di fronte ai cambiamenti climatici. Grazie alla sua posizione geografica e al clima soleggiato per gran parte dell’anno il Paese ha un enorme potenziale solare: per questo motivo negli ultimi anni governo e investitori privati hanno promosso diversi progetti di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza dall’idroelettrico, troppo vulnerabile ai cambiamenti climatici e alla siccità.

È stata proprio la grave siccità del 2024 ad aver avuto un impatto significativo sulla produzione di energia idroelettrica in Zambia, in particolare a causa del drastico abbassamento dei livelli d’acqua nel Lago Kariba, la più grande riserva artificiale del mondo. Questa situazione ha portato a interruzioni prolungate dell’elettricità, con blackout durati fino a 21 ore al giorno.

Per far fronte a questa crisi, il governo dello Zambia ha accelerato il processo di diversificazione energetica. Lo scorso febbraio la compagnia elettrica nazionale Zesco ha siglato un accordo con produttori indipendenti per integrare 500 MW di energia solare nella rete elettrica. L’entrata in funzione degli impianti è prevista per il 2026.

L’espansione dell’energia solare in Zambia mira a diversificare il mix energetico, ridurre i costi dell’energia e aumentare la resilienza alle crisi climatiche. In più, il settore delle energie rinnovabili può attirare nuovi investimenti, creando opportunità di lavoro e crescita economica nel Paese. Se il governo zambiano continuerà a creare un ambiente favorevole agli investimenti, il settore solare potrebbe diventare un motore di sviluppo economico sostenibile.