Striscia di Gaza: Israele rompe la tregua e bombarda uccidendo 365 persone

«Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti». Sono queste le parole del ministro della Difesa israeliano Israel Katz per “giustificare” la ripresa dei bombardamenti che ha scosso questa notte la Striscia di Gaza. Si tratta degli attacchi più intensi dall’inizio del cessate il fuoco del 19 gennaio.

Sarebbe di 365 morti il nuovo bilancio degli ultimi raid, molti di questi sono bambini. L’esercito israeliano conferma di aver condotto “attacchi estesi” contro infrastrutture del gruppo palestinese, specificando che le operazioni sono state approvate dalla leadership politica israeliana e che questi attacchi arriverebbero dopo l’identificazione da parte dell’Idf, le forze di difesa israeliana, di preparativi di Hamas per un nuovo assalto in Israele. 

Una campagna di bombardamenti a sorpresa che, come riportato dal Times of Israel, è stata denominata “Forza e Spada”, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione dei residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle zone confinanti con Israele. Sami Abu Zuhri, alto esponente di Hamas, sottolinea come l’amministrazione americana sia complice della nuova offensiva israeliana contro Gaza e come il gruppo militante palestinese abbia rispettato pienamente i termini dell’accordo di cessate il fuoco.

Un altro funzionario di Hamas ha affermato che il movimento «sta lavorando con i mediatori per frenare l’aggressione di Israele. Hamas ha aderito all’accordo di cessate il fuoco e lo ha implementato con precisione, ma l’occupazione israeliana ha rinnegato il suo impegno e lo ha annullato riprendendo l’aggressione e la guerra». Finora Hamas non ha risposto agli attacchi israeliani. Da più parti arrivano condanne per i bombardamenti civili sulla Striscia di Gaza e la preoccupazione di un’ulteriore escalation.