In Sud Sudan la pace è in bilico: arrestato il vicepresidente Machar
In Sud Sudan, a seguito dell’arresto del vicepresidente Machar, è in bilico l’accordo di pace del 2018 che aveva messo fine alla guerra civile che ha causato oltre 400.000 morti.

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Dagli Slapp al ddl Sicurezza: gli attacchi alle libertà di informare e protestare – 27/3/2025
Dal caso di Essere Animali al giornalista Carchidi, passando per il DDL sicurezza, oggi parliamo di SLAPP, repressione del dissenso e nuove norme che minacciano informazione, protesta e diritti civili.
Torna il caos nel Sud Sudan. Ieri, 26 marzo, è stato arrestato Riek Machar, vicepresidente del governo di coalizione nato all’indomani dell’accordo di pace del 2018, che aveva messo un punto alla guerra civile e stabilito una condivisione del potere assegnando la presidenza a Salva Kiir, storico rivale di Machar.
Con l’arresto si apre un nuovo capitolo della tormentata storia del Paese perché, come ha dichiarato l’opposizione, l’Accordo di Pace viene annullato. A dare notizia dell’arresto è lo stesso partito del vicepresidente, SPLM-IO, secondo cui il ministro della Difesa e il capo del Servizio di sicurezza nazionale (NSS) sarebbero entrati nella residenza di Machar a Juba con un convoglio di venti veicoli pesantemente armati.
Per la Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (Unmiss) l’arresto di Machar potrebbe avere delle conseguenze drammatiche per l’intera regione. Gli Stati Uniti sollecitano il mantenimento della pace, mentre la Norvegia ha chiuso l’ambasciata a Juba invitando i connazionali a lasciare il Paese.
Un clima di tensione si registra da diverse settimane a seguito di una serie di scontri tra l’esercito governativo e le milizie fedeli a Machar e alcuni arresti di alleati politici e militari vicini al vicepresidente. Kiir accusa Machar di essere coinvolto negli scontri che da metà febbraio si sono registrati a Nasir e in altre località dello stato nord-orientale dell’Upper Nile.
Il presidente Kiir sembra voler consolidare la propria posizione e probabilmente escludere Machar. È al potere dal 2011, anno di fondazione del paese, e le elezioni – finora mai indette – previste per dicembre 2024 sono state rinviate di due anni. Il timore è un’escalation che potrebbe far ricadere il Sud Sudan in un nuovo conflitto civile.
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