Ponte sullo Stretto, al via le azioni legali di Greenpeace, WWF, Legambiente e Lipu
Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF annunciano azioni legali contro il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF hanno presentato ricorso al TAR, una diffida al CIPESS, Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, e un reclamo alla Commissione Europea per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. I motivi sono diversi. Secondo le tre associazioni, e non solo, sarebbero “innegabili e documentati” i danni prodotti dalla costruzione del Ponte, con impatti negativi sui siti della rete Natura 2000 ai due lati dello Stretto, una delle più importanti rotte migratorie degli uccelli tra Eurasia e Africa.
Ai motivi più cosiddetti ambientali, ce ne sono altri di natura socioeconomica. Come sottolineano le associazioni «non è mai stata dimostrata la necessità dell’opera rispetto agli obiettivi socioeconomici che si vorrebbero perseguire, né documentato se i benefici attesi siano tali da bilanciare il sacrificio imposto all’ambiente, alla vivibilità dei luoghi interessati e alla finanza pubblica».
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato proposto da diversi governi per essere poi definitivamente –si sperava – accantonato dal governo Monti per motivi tecnici, finanziari ed economici. A riesumarlo ci ha pensato il governo in carica che, con il decreto-legge 35/2023, ha imposto il riavvio dell’opera con un procedimento speciale contro il quale le associazioni hanno deciso di intraprendere una serie di azioni legali «per cercare di sopperire con il diritto al buon senso che sembra mancare su questa vicenda nelle decisioni dell’esecutivo».
Le associazioni hanno quindi presentato il ricorso al TAR per l’annullamento del parere n. 19/2024 della Commissione tecnica Via-Vas, favorevole con prescrizioni sulla Via al progetto del Ponte, la diffida al CIPESS e il reclamo alla Commissione Europea. Greenpeace Italia, Legambiente, Lipu e WWF Italia chiedono che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina venga fermato per il bene dell’ambiente e delle casse dello Stato. Le previsioni di spesa infatti al momento superano i 14 miliardi di euro.
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