La sentenza del Consiglio di Stato blocca il parco eolico sul Monte Amiata
La nuova sentenza del Consiglio di Stato contro la costruzione di un parco eolico in Toscana riaccende gli animi di chi si impegna nella tutela dei territori nonostante la necessità di una transizione energetica.

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Con la sentenza n.1872 del Consiglio di Stato è stata annullata l’autorizzazione che la Regione Toscana aveva dato in favore della costruzione di un parco eolico nel Comune di Roccalbegna, sul Monte Amiata. Energie rinnovabili e impatto ambientale sono da sempre motivo di scontro e dibattiti accesi tra chi sottolinea l’urgenza di una transizione energetica e chi è impegnato nella tutela dei territori e li vive quotidianamente.
Nel caso specifico, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di primo grado del 2022 e annullato tutti gli atti autorizzativi della Regione Toscana accogliendo due ricorsi presentati dall’associazione Italia Nostra e cinque residenti del luogo, e dall’amministrazione locale che da subito si erano mostrati contrari alla costruzione del parco per il forte impatto ambientale e paesaggistico. Per Italia Nostra siamo di fronte a «una sentenza storica» per «una serie di principi che sono destinati a fare giurisprudenza».
Nella sentenza si legge infatti che «l’impatto visivo è uno degli impatti considerati più rilevanti fra quelli derivanti dalla realizzazione di un campo eolico» e che «il paesaggio, quale bene potenzialmente pregiudicato dalla realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale, si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella riveniente dalla sua semplice perimetrazione fisica consentita dalle indicazioni contenute nel decreto di vincolo».
Inoltre, secondo il Consiglio di Stato chi propone il progetto deve compiere un’analisi dettagliata del territorio che tenga conto degli elementi che caratterizzano il paesaggio, quindi non solo è necessario «definire l’area di visibilità dell’impianto, ma anche il modo in cui l’impianto viene percepito all’interno del bacino visivo». Detto in parole più semplici, la normativa in favore delle energie rinnovabili, secondo i giudici, non può non tener conto della tutela del paesaggio e dell’ambiente, entrambi protetti dalla Costituzione.
Si tratta di una sentenza che fa tremare il cosiddetto business dell’eolico che in Toscana ma anche in altre regioni come il Molise o la Sardegna ha riacceso gli animi di chi si scaglia contro quella che viene percepita come una vera e propria aggressione del territorio.
Se volete approfondire l’argomento vi invitiamo ad ascoltare la puntata speciale di Io Non Mi Rassegno + in cui si dà spazio a diverse prospettive utili a capire se è possibile trovare un equilibrio tra sviluppo delle rinnovabili e tutela del territorio.
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