Una delle tribù più isolate al mondo rischia di scomparire: l’India vuole trasformare la loro isola in una “nuova Hong Kong”
Il governo indiano sta pianificando un hub economico su Great Nicobar, mettendo a rischio la sopravvivenza di una tribù indigena isolata.

Il governo indiano ha annunciato un grande progetto infrastrutturale per l’isola di Great Nicobar, che minaccia l’esistenza degli Shompen, una delle tribù più isolate al mondo. Il piano prevede la costruzione di un porto, un aeroporto, una centrale elettrica e una nuova città, con l’obiettivo di trasformare l’isola in un nuovo hub economico e strategico.
Questo sviluppo però comporterebbe la distruzione dell’habitat naturale della tribù degli Shompen, mettendo a rischio la loro sopravvivenza e violando i loro diritti fondamentali. Survival International e altre organizzazioni per i diritti umani hanno lanciato l’allarme, chiedendo al governo indiano di fermare il progetto e rispettare le leggi che tutelano le popolazioni indigene.
Gli Shompen sono una delle tribù più isolate al mondo, con una popolazione stimata di circa 300 persone. Vivono da millenni nelle foreste pluviali dell’isola di Great Nicobar, nell’Oceano Indiano, conducendo una vita nomade basata sulla caccia e la raccolta. La loro cultura è profondamente legata all’ambiente naturale e hanno mantenuto un’esistenza in gran parte priva di contatti con l’esterno.
Ora il futuro del progetto di sviluppo rimane incerto e controverso. Nonostante le forti critiche da parte di esperti, ambientalisti e organizzazioni per i diritti umani, il governo indiano sembra determinato a proseguire perché sostiene che il progetto sia fondamentale per lo sviluppo economico e la sicurezza strategica della regione. Ha assicurato che non ci sarà alcuno sfollamento delle popolazioni indigene e che saranno adottate misure per minimizzare l’impatto ambientale.
Tuttavia numerosi esperti e organizzazioni continuano a esprimere profonde preoccupazioni. In primis per le popolazioni indigene: gli Shompen potrebbero affrontare l’estinzione a causa della perdita del loro habitat e dell’esposizione alle malattie. Il progetto comporterebbe la deforestazione di vasti tratti di foresta pluviale, minacciando quindi la biodiversità unica dell’isola. In più il progetto è stato criticato anche per la mancanza di consultazione con le comunità locali e per la potenziale violazione delle leggi che proteggono i diritti delle popolazioni indigene.
Il progetto ha ricevuto l’approvazione ambientale nel novembre 2022 e potrebbe avanzare ulteriormente nei prossimi mesi. Le pressioni internazionali e le azioni legali potrebbero influenzare il corso degli eventi. Organizzazioni come Survival International ora si stanno mobilitando per fermare il progetto e salvaguardare le popolazioni indigene di Great Nicobar.
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