Nelle zone circostanti agli inceneritori livelli preoccupanti di sostanze tossiche
Una serie di studi della ToxicoWatch Foundation, sostenuti da Zero Waste Europe, ha rivelato livelli preoccupanti di contaminanti in tre siti analizzati. In tutti i casi, le diossine hanno superato i limiti UE. A Zubieta un campione di uova da cortile ha mostrato i livelli più alti degli ultimi 13 anni.

Recentemente è stato pubblicato uno studio condotto in Spagna, Francia e Paesi Bassi sulla salubrità delle aree vicine agli inceneritori. La ricerca della ToxicoWatch Foundation, con il sostegno di Zero Waste Europe, ha rilevato la presenza di diossine, PFAS e metalli pesanti in quantità preoccupanti nei suoli, nelle piante e negli organismi viventi.
Gli inceneritori rilasciano sostanze tossiche che si accumulano nell’ambiente circostante: in alcune aree prese in esame, i livelli di diossine nei terreni risultano fino a 10 volte superiori ai limiti considerati sicuri.
Diossine e PFAS sono composti persistenti e pericolosi per la salute, sia umana che animale. Anche metalli pesanti come arsenico, piombo e mercurio sono stati trovati in alte concentrazioni nei suoli e nelle piante, con un bioaccumulo significativo nella catena alimentare.
A Parigi, in alcune aree vicine a scuole e spazi pubblici nel quartiere di Ivry-sur-Seine, sono stati trovati muschi e campioni di suolo con livelli di diossina superiori ai limiti di sicurezza. Anche il Jardin des Plantes – un parco molto frequentato nel centro di Parigi, a 2,5 km da un inceneritore – è risultato contaminato.
Tutto questo si somma all’esposizione agli inquinanti presenti nelle città, che colpiscono soprattutto le persone più vulnerabili, come i bambini. L’agenzia sanitaria nazionale francese ha già dichiarato che le uova delle galline allevate all’aperto nella zona sono troppo contaminate da sostanze tossiche, quindi non sicure da mangiare.
Ci sono rischi sulla salute pubblica? Sì, sono stati rilevati possibili effetti sul sistema endocrino e immunitario delle popolazioni locali. Gli autori dello studio fanno un appello per una regolamentazione più severa, chiedendo misure più restrittive per limitare l’inquinamento da inceneritori.
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