Incendi, brucia il New Jersey
Potrebbe essere uno dei peggiori incendi degli ultimi 20 anni quello che sta lambendo la contea di Ocean nel New Jersey. Non si conoscono ancora le cause.

Il 23 aprile scorso il New Jersey è stato colpito da un grande incendio. Circa 8.500 acri della Greenwood Forest Wildlife, l’equivalente di 34 chilometri quadrati, è stata lambita dalle fiamme costringendo 3.000 residenti a evacuare. Sono più di 1.300 le strutture minacciate dal fuoco. Momenti di paura e disagio per la popolazione: è stata interrotta la fornitura elettrica a circa 25.000 clienti della Jersey Central Power and Light Company e le scuole sono diventate rifugio per gli sfollati. Non si conosce ancora la causa che ha scatenato l’incendio. Le autorità hanno riferito che le fiamme sono state contenute al 50%, che non minacciano più le aree abitate e che sarà necessaria una pioggia abbondante per arginare del tutto il rogo. È stato proclamato lo stato di emergenza.
Gli Stati Uniti non sono nuovi a eventi del genere. A gennaio 2025 Los Angeles è stata devastata da incendi durati per giorni e in generale negli ultimi anni gli USA sono stati colpiti da incendi con una intensità crescente anche in aree che prima non sembravano essere a rischio. Non più zone rurali e forestali, ma anche quartieri residenziali.
Secondo gli esperti circa 115 milioni di americani, più di un terzo della popolazione, vive in luoghi che potrebbero essere colpiti da una catastrofe incendiaria. Un dato emerso grazie a ricerche recenti che mettono in luce gravi lacune nella comprensione del fenomeno e nella preparazione a fronteggiarlo. Inoltre, la crisi climatica, con l’aumento delle temperature estreme e periodi di siccità, sta alimentando una condizione che rende le fiamme più difficili da contenere e prevedere.
Nel frattempo, Donald Trump sembra ignorare volontariamente le cause e gli effetti del cambiamento climatico. Dall’inizio del suo secondo mandato le politiche ambientali e climatiche sono state azzerate, gli Stati Uniti non partecipano più agli Accordi di Parigi, sostengono una strategia a base di Oli e Gas Made in Usa, e tra i tagli al personale di varie agenzie federali c’è anche l’Environmental Protection Agency (EPA).
Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi