Giornata della Terra: l’Italia è sulla buona strada?
Oggi è la Giornata della Terra: come se la cava l’Italia con l’ambiente? Dai dati più recenti emergono luci e ombre.

Oggi, 22 aprile 2025, è la Giornata della Terra, un’occasione per riflettere sulla salute del nostro pianeta e sulle azioni necessarie per proteggerlo. In occasione di questa ricorrenza ne approfittiamo per fare il punto sull’Italia. La situazione ambientale del nostro Paese presenta sia segnali positivi che sfide ancora da affrontare: un momento di valutazione dello stato ambientale. Nel 2024, il Paese ha ottenuto risultati positivi in alcuni ambiti, mentre in altri ha mostrato carenze significative. Non si può parlare di un fallimento completo, ma sono necessari interventi correttivi.
Secondo il rapporto 10 key trend sul clima di Italy for Climate, nel 2023 l’Italia ha registrato una riduzione del 6,5% delle emissioni di gas serra rispetto all’anno precedente, pari a 27 milioni di tonnellate in meno. Un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, che ha raggiunto quasi il 44% del totale, e la diminuzione dell’uso di combustibili fossili sono i fattori che hanno contribuito a questo risultato. In particolare, l’eolico e il fotovoltaico stanno rappresentando il 20% della produzione nazionale di energia elettrica.
I trasporti restano però il settore più difficile da decarbonizzare in Italia. Anche nel 2024, le emissioni di gas serra legate a questo comparto sono aumentate di oltre il 2% rispetto all’anno precedente, superando quota 110 milioni di tonnellate. È l’unico settore che, a oggi, registra emissioni superiori a quelle del 1990, la cosiddetta baseline europea. Dopo un’analisi per settori, arriva anche una valutazione generale. Secondo Italy for Climate, gli ultimi tre anni di crescita delle rinnovabili stanno dando risultati concreti ed è questa la direzione da seguire per raggiungere l’autonomia energetica.
Analizzando invece la situazione del verde pubblico, secondo i dati più recenti dell’ISTAT, aggiornati al 2022, la situazione in Italia mostra una crescita lenta ma costante. Nei comuni capoluogo, il verde urbano copre in media il 2,9% del territorio comunale, pari a circa 573 km². La disponibilità di viali alberati, aree verdi, parchi è di 32,8 metri quadrati per abitante, con un incremento di 1,5 m² rispetto al 2012. Ci sono però disparità territoriali: nel nord-Est l’incidenza è di 62,3 m² per abitante; nel centro di 27,5 m² per abitante, a sud 27,2 m² per abitante e sulle isole 20,5 m² per abitante.
Alcuni capoluoghi poi non raggiungono nemmeno lo standard minimo di 9 m² per abitante, tra cui Imperia, Savona, Chieti, Andria, Barletta, Trani, Crotone, Trapani, Messina e Siracusa. Pur con progressi nella disponibilità di verde urbano, persistono significative disparità territoriali e la necessità di migliorare la loro accessibilità e distribuzione nelle città italiane.
Passando ad altre sfide ancora in atto, in Campania la recente sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani ha stabilito che l’Italia ha violato il diritto alla vita dei residenti nella zona a nord di Napoli, a causa della gestione inadeguata dei rifiuti tossici illegali. Il governo ora è tenuto a implementare una strategia per monitorare e affrontare la contaminazione per proteggere adeguatamente i residenti.
L’Italia mostra quindi segnali incoraggianti nella lotta al cambiamento climatico, ma resta fondamentale un impegno costante tra cittadini, istituzioni e imprese per affrontare le sfide ambientali ancora in atto. Per sensibilizzare sull’importanza della sostenibilità oggi ci sono diverse iniziative sparse lungo il territorio italiano utili a consapevolizzare la cittadinanza di tutte le età. Ad esempio a Cefalù, in Sicilia, si terrà un evento che si svolgerà da oggi sino al 27 aprile, promosso dal Comune con il patrocinio di Earth Day Italia, con un ricco programma di attività culturali e artistiche.
Il WWF poi promuove Give an Hour for Earth, l’iniziativa che invita le persone a dedicare un’ora del proprio tempo a favore del pianeta, attraverso azioni concrete come la riduzione del consumo energetico o la partecipazione a eventi locali.
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