Fiume Santerno e torrente Rovigo pieni di rifiuti tossici: è emergenza ambientale
I fiumi Rovigo e Santerno nell’Alto Mugello sono minacciati da rifiuti tossici. Per le associazioni e i cittadini è un’emergenza ambientale con un forte impatto sulla salute e sull’economia locale.

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Dal caso di Essere Animali al giornalista Carchidi, passando per il DDL sicurezza, oggi parliamo di SLAPP, repressione del dissenso e nuove norme che minacciano informazione, protesta e diritti civili.
Le associazioni e i cittadini dell’Alto Mugello hanno lanciato l’allarme ed espresso una forte preoccupazione per la situazione del torrente Rovigo e per quella del fiume Santerno, così come per le possibili ripercussioni sull’intero ecosistema, la salute dei cittadini e l’economia locale.
A seguito di forti piogge una frana ha infatti riportato alla luce una discarica risalente agli anni ‘70 che ha riversato tonnellate di rifiuti nel torrente Rovigo che sono poi confluiti nel fiume Santerno, il cui bacino idrografico, nel solo tratto appenninico, è di 423 km². Questi fiumi sono un sostegno per le attività economiche locali perché attirano ogni anno migliaia di turisti. Il danno quindi non è solo per la salute e l’ambiente, ma anche per l’economia locale.
Le associazioni e i cittadini si stanno mobilitando per la pulizia dei fiumi interessati, ma non basta. È necessaria una messa in sicurezza della frana sulla discarica per prevenire ulteriori smottamenti e sversamenti di rifiuti. Servirebbe pure attuare un contenimento dei rifiuti ancora presenti sul versante non franato, per evitare che vengano trascinati a valle, e rimuoverli dall’alveo del fiume per ripristinare la qualità delle acque e l’ecosistema fluviale.
Operazioni che non possono essere svolte solo dalle associazioni e dai cittadini, ma richiedono un intervento congiunto dei Comuni interessati, della Regione Toscana, Regione Emilia-Romagna e il Ministero dell’Ambiente e di tutti gli uffici competenti, per affrontare l’emergenza in modo efficace e tempestivo. I cittadini e le associazioni chiedono anche una comunicazione trasparente sull’evoluzione della situazione e sulle misure adottate e un monitoraggio costante della qualità delle acque, dell’impatto ambientale e della salute pubblica.
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